lunedì 16 marzo 2009

Margert Haburg e la nuova US-FDA


Mi sembra di particolare interesse, utile per una riflessione, la recente notizia circa la nomina di Margaret Hamburg a Presidente della US Food ad Drug Administration (FDA), l'organismo di controllo degli USA su alimenti e farmaci. La Nomina è stata accompagnata dalla dichiarazione del Presidente Barack Obama secondo il quale il sistema statunitense per la sicurezza alimentare, così come è organizaato attualmente, e' un "rischio per la salute pubblica" e deve essere profondamente modificato.

Il Presidente USA ha anche espresso la sua intenzione di creare un gruppo di lavoro specifico sulla sicurezza alimentare che avra' il compito di consigliarlo su come migliorare la legislazione in materia e coordinare l'azione del governo.

Il Presidente Obama ha inoltre dichiarato che "la sicurezza alimentare e' qualcosa che prendo molto seriamente, non solo come presidente, ma come genitore". "Nessun genitore dovrebbe preoccuparsi che i suoi figli possano ammalarsi per quello che mangiano, cosi' come nessuna famiglia dovrebbe temere che le medicine che acquista possano danneggiarla".

Gli spunti di riflessione circa questa notizia sono molteplici: innanzitutto il Presidente USA ha scelto una figura di spicco e, come al solito, giovane, donna ed estremamente competente che proviene dalla ricerca scientifica. Se volete sapere chi è Margaret Hamburg in questo link c'è un suo breve CV.

Anche in questo caso si dimostra che quando c'è in ballo il bene pubblico le affiliazioni politiche non devono contare nulla: conta la qualità professionale soprattutto in una materia delicata come la sicurezza alimentare e farmaceutica. Inutile proporre qualsivoglia parallelismo con la realtà di casa nostra dove le donne, la ricerca, la qualità professionale, la competenza sono sempre più umiliate e considerate inutili orpelli.


C'è poi da dire che, saranno anche dichiarazioni per la stampa, ma ciò dimostra quanto il problema della sicurezza e della qualità alimentare e farmaceutica venga considerato seriamente negli USA.
Si tratta di fatto di diritti che devono essere garantiti per tutti i cittadini soprattutto quelle delle fasce più economicamente deboli che hanno meno disponbilità economiche per accedere ad un'alimentazione più sana.


Al di là dei gravi problemi economici, salutari e sociali che un'alimentazione irrazionale e dis-qualitativa comporta (ad esempio l'obesità ed i gravi costi per fronteggiarla), quello che emerge è la volontà di far prevalere l'interesse generale sugli interessi delle grandi corporation. Il bene pubblico non può essere mediato e scaturire come effetto collaterale da un aggiustamento di interessi privati.

Come dimostra questa iniziativa del Presidente Obama, la politica deve prendersi le sue responsabilità e non lasciare ad altri questo compito troppo prezioso.





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