lunedì 16 maggio 2016

10 anni di Gomorra

L'Italia è da sempre un paese fondato sull'ipocrisia come forma di Governo e strumento di sopravvivenza individuale e collettiva. Del resto è e rimane un paese cattolico.

Negli anni del berlusconismo l'ipocrisia generale era continuamente sbattuta in faccia a tutti: era legittimata ad apparire fra noi, era uno status symbol, era avanspettacolo. 

In questi anni invece le cose sono diventate più sofisticate: paradossalmente l'ipocrisia è diventata ancora più ipocrita. mentre prima eravamo dei buffoni e ci vantavamo di esserlo, adesso siamo dei buffoni, ma non si può dire: dobbiamo fare le persone serie, impregnate di decisionismo, "avanti tutta"!

La critica e la denuncia sono diventate "disfattismo" in stile pseudo fascistoide 2.0. L'importante è non parlarne per non vedere come sono realmente le cose.

Questo scivolamento continuo verso una "rappresentazione teatrale", verso la "fiction" della realtà italiana vista attraverso il prisma dell'ipocrisia è la caratteristica principale di questo angosciante periodo storico che siamo costretti a vivere. Prima almeno c'erano le veline, Drive In, i quiz e i premi: adesso nemmeno la TV ti può consolare.

Sembra che veramente non ci sia proprio più nulla da fare: sembra che non ci sia più nulla di salvabile da salvare. Le istituzioni sono diventate "parodia" a causa del bassissimo profilo della politica nazionale e della classe dirigente che essa esprime. I politici appaiono sempre più come dei pessimi attori, dei guitti che hanno oltretutto imparato molto male il copione da recitare.  Ma quanto costa questa scadentissima commedia! 

Questa condizione e la predisposizione culturale verso il servilismo sono i presupposti per la costruzione di questa "Gomorra" ormai diventata un fenomeno strutturale nazionale. Oggi ricorrono 10 anni dalla pubblicazione dell'arcinoto libro di Saviano e la stanchezza generale che si appoggia su una debolezza cronica dell'intelaiatura sociale nazionale sono tutti elementi che dovrebbero farci riflettere.

Corruzione, collusioni continue fra politici e criminali, imprenditori disonesti, amministratori pubblici incapaci e disonesti, la ricerca di "scorciatoie" e relazioni convenienti, babbi e compagni, favoritismi... Difficile convivere in questa palude senza sporcarsi di fango e, nonostante la denuncia decennale di Gomorra, nessuno sembra farci più caso...

Una resa? Penso che è da molto tempo che la società italiana si è arresa. Siamo solo in attesa di una smobilitazione generale, un "tutti a casa" collettivo: solo che non abbiamo più una casa dove andare. Solo ruderi e macerie...

Bisognerà prima o poi ricostruire questa benedetta casa...

lunedì 9 maggio 2016

La "presa per il culo"

Essere presi per il culo in continuazione a lungo andare stanca. In Italia questa è un'attività intesa, continua, defatigante, organizzata in modo industriale che a lungo andare ti spegne, ti erode l'esistenza, ti rende indifferente a tutto, ti aliena... 

Questo fenomeno così peculiare è ormai pervasivo e forse troppo poco studiato dalle scienze sociali. Ormai in Italia siamo ben oltre il semplicistico concetto di inganno come forma di governo, di truffa, ben oltre l'illusione, ben oltre le figure retoriche di qualsivoglia espressione pirandelliana. 

Qui non si tratta di essere fregati come in un mercatino o dal classico venditore di auto usate. Siamo in una condizione per cui la finzione e la menzogna sono diventate la realtà più reale e vera. Altro che "perdita di senso"... Siamo talmente abituati ad essere rpresi per il culo, che nessuno ci fa più caso, nessuno può farci più caso perchè tanto è una presa per il culo.

In Italia è' tutta una presa per il culo. Ma non c'è nulla di ironico o istrionesco. Non è una pulcinellata. E' un orrore, uno stile di vita con cui, scientemente o incoscientemente, dobbiamo fare i conti anche quando dormiamo perchè anche i sogni finiscono con il diventare una gigantesca presa per il culo.

Dal primo momento che ti svegli sei sempre preso per il culo. La TV o la radio ti prendono per il culo. I notiziari sono un monumento alla presa per il culo. I giornali già quando li vedi da lontano capisci che stanno lì solo per prenderti per il culo. 

La pubblicità è una presa per il culo applicata scientificamente nella dimensione commerciale.

La politica è diventata la rappresentazione operativa maxima della presa per il culo in modo totalizzante. Quando li senti parlare, di qualunque schieramento siano, senti in gola quel sentore dolciastro della presa per il culo. Anche a livello locale, nel piccolo delle nsotre cittadine di provincia da due soldi, sai che il gioco della politica si fonda sull'intrallazzo sistematico come uso politico della presa per il culo: degli avversari, dei compagni di partito, della comunità che ti ha votato. Persone così diventano esse stesse delle "prese per il culo"...
 
Sempre più persone rinunciano a votare perchè sanno che è una presa per il culo. Anche il capo del governo ha detto di non andare a votare il referendum, perchè i referendum sono una presa per il culo. Bisognerà ricordarsene in futuro, per i prossimi referendum.

In questo modo anche "l'autorità" diventa una presa per il culo. "Tu chi sei? Il direttore di questo o di quello, il dirigente di sopra o di sotto, il capo di qui o di là? Mannnò: tutti sappiamo come ci sei arrivati fin lì! Tu sei solo una presa per il culo!"

Vai a lavorare e sei preso per il culo dall'intero sistema. Vai a fare la spesa e sei preso per il culo dall'industria alimentare. Tutte quelle cazzatelle tecnologiche - a cominciare dagli smartphones che ti fanno cambiare ogni 6 mesi - sono una colossale presa per il culo.

Tante persone si separano e divorziano anche perchè i rapporti umani vengono considerati una presa per il culo. Quelle sceneggiate in chiesa e poi al ristorante sono solo una costosa presa per il culo.

Non ci troviamo di fronte una "società Liquida" come direbbe Baumann, ma una società fondata sulla presa per il culo. Quindi non esiste più il concetto di lealtà, di responsabilità: non esiste verso sè stessi, figuriamoci verso gli altri.

AHO'!!! CHE CI VOLETE FARE? ABBIAMO SCHERZATO! ERA SOLO UNA PRESA PER IL CULO!

Questa frase dovrebbe anche sostituire la dicitura che appare nei tribunali "La legge è uguale per tutti" (anche se pure questa frase sembra una bella presa per il culo..)

I ragazzi e le ragazze vanno a scuola e sono presi sistematicamente per il culo. Anzi la scuola è una palestra della presa per il culo ed è il luogo dove i piccoli italiani ed italiane si confrontano con la scienza della presa per il culo: gli edifici scolastici stessi sono una presa per il culo. Non sono delle scuole, sono delle parodie di scuole, quindi una presa per il culo. 

Tacciamo poi dell'università che è l'accademia della presa per il culo. Il corpo docente è già di per sè un'umanizzazione della presa per il culo. 

Banche e assicurazioni sono una presa per il culo.
Il precario viene sistematicamente preso per il culo. 
Scrittori, attori, registi, cantanti e ballerine, vip e tronisti della TV: sono spesso persone inadeguate ovvero una presa per il culo. 
La cultura in Italia è da decenni una grandiosa presa per il culo.
Lo sport, con il calcio in testa, è una presa per il culo spaventosa....

Il problema è che di questo sistema siamo non solo le vittime, ma anche i carnefici. Anche noi prendiamo per il culo gli altri. E' inevitabile. Dobbiamo in qualche modo sopravvivere. E dobbiamo ingannare gli altri e bluffare a più non posso per continuare a giocare al tavolo della presa per il culo. 

Esiste poi l'aspetto rassicurante della presa per il culo: quando nulla è serio, nulla è reale, tutto è irrilevante, allora possiamo stare tranquilli. Non succede niente: tutto fila liscio come sempre.

Tutto quindi è una presa per il culo, che alla fine ci rende incapaci di reagire, di indignarci di opporci, di protestare perchè siamo convinti che anche queste siano espressioni della presa per il culo globale. anche la protesta in Italia dà sempre l'impressione di essere una sceneggiata, una presa per il culo.

La presa per il culo è dentro di noi, nel nostro DNA: ha fatto veramente presa. Per questo si chiama così. E all'estero nessuno ci prende sul serio perchè lo sanno che abbiamo questa malattia genetica.


 PS
Quando era un ragazzetto ingenuo, mia padre mi diceva che se studiavo e mi davo da fare avrei trovato un posto dignitoso in questa società. Oggi non sono in grado di dire le stesse cose a mio figlio perchè qui ormai è tutta una presa per il culo. Ed io non me la sento di prendere per il culo anche mio figlio... L'unica cosa che posso dirgli è: "Stai in guardia, resta sempre sveglio e consapevole di quello che fai, giusto per non farti prendere per il culo..."