venerdì 25 novembre 2011

25 Novembre: Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Questo è più che altro un promemoria: oggi è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Ricordiamo un crimine indcente che rende indecente la nostra società: ed in particolare intendo ricordare le vittime di questo crimine indecente. Tutte le vittime: quelle che denunciano e quelle che tacciono e che non dovrebbero essere costrette a tacere.

venerdì 18 novembre 2011

The new Italian Government. How many expectations. Maybe too many...

After years of governments composed of dwarfs, dancers, showgirls, servants and clowns, here is a new italian government composed of serious men and women. Maybe we are no longer used in Italy to see this kind of people above all setting in the highest political and administrative roles showing a rather normal  professional and technical expertise. Too obvious, but too strange in Italy where the wrong people occupy every critical knot in the politica landscape. This new government thus makes we wonder...


The governmental programme itself causes a sort of strange wondering being composed of words and concepts rather unusual in Italy in these recent times: investments in education, legality, law, respect of the rules...


It seems to be suddenly awaken from a dream (for some) or a nightmare (for others): after many days of worrying news from the media, now we are waiting for Mr Monti. "He surely will save us. This new government is the beginning of a new era, a resurrection..."


This new government is now therefore facing a great responsibility because accompanied by great expectations. Maybe too many and too great expectations. We have to see what Mr Monti will concretely do above all in terms of seriousness, reliability and rigour in the effective political action and course. A reconstruction of the idea of "public interest" in a very broad sense and implementation sphere, is, in my opinion, the mayor challenge this government has today to cope with. All the rest will follow consequently.


It is important in the same time to overcome the idea that Mr Monti will do the miracle. This messianic approach, rather shared among the italian public opinion, is worrying me above all when expressed by the politicians. Hey Sirs: where have you been? What have you done?


Unfortunately in Italy very easily people tend to look at the "Man of the Destiny" above all as a tool to hide its own irresponsibility. Italian history, from the barbarian invasions to the Fascism and Mr Berlusconi himself, is characterized by this sad feature: someone else will do it...


This peculiar political phase should represent an opportunity to re-think, outline, design and implement a new vision and a renewed course for the Italian society as a whole. Surely many measures from above will be necessary, but we can do a lot from "below". We cannot wait again for someone else who will make the "dirty job" instead of us. Our recent political history clearly shows how wrong this foolish idea can be...

"Mò ci pensa Monti". Quante aspettative. Forse troppe...

Dopo anni di governi fatti da ballerine, nani, servi, dipendenti, cialtroni, buffoni, arrivisti, incapaci, veline, guitti, e Trimalcioni ecco che spunta il governo dei "serissimi".  Quasi non eravamo più abituati a vedere occupare questi ruoli di alta gestione amministrativa da parte di figure che possono mostrare una certa normale profesionalità. Una cosa di per sè ovvia e banale, ma di questi tempi, dove le persone sbagliate occupano ed infestano tutto, suscita quasi un sentimento meraviglia.

Lo stesso programma di governo è sorprendentemente ovvio: si rimane magicamente attoniti di fronte a concetti e parole che non sentivamo più da anni...

Sembra di essersi svegliati da un sogno (per alcuni) o un incubo (per altri): i media ci hanno talmente bombardato di notizie allarmanti che un po' tutti abbiamo aspettato la nascita di questo governo come l'alba di un nuovo giorno, una resurrezione, l'avvento di un Messia che venga finalmente a salvarci e a tirarci fuori dai guai.

Insomma, il governo Monti viene alla luce con una responsabilità ed un fardello notevole: quello cioè generato da aspettative altissime da parte dell'opinione pubblica. Tante aspettative: forse anche troppe. Bisognerà vedere  cosa questo governo sarà capace di fare soprattutto in termini di serietà d'azione. Anche su questo versante non siamo più molto abitutati: abbiamo assistito a ministri ed ad un primo ministro che si davano molto da fare, ma non nell'interesse pubblico. Vedere il contrario fa molto strano...

Ricostruire il senso del "pubblico" o del "noi" questa è secondo me la nmaggiore sfida di questo Governo: il resto è tutto consequenziale.
Bisogna però guardarsi da un atteggiamento di tipo messianico che francamente mi ha sempre preoccupato e mi preoccupa tuttora. L'idea che "mò ci pensa Monti" mi lascia perplesso, soprattuto se a dirlo sono dei politici sia di maggioranza  che di opposizione. Ma signori miei! E fino adesso dove eravate? Cosa stavate facendo? Che forse tutto il casino che è scoppiato in Italia in questi mesi ci è piovuto addosso per caso come una meteorite?

L'Italia purtroppo è la terra dove molto facilmente la gente, a causa anche di un discreto deficit democratico, guarda agli uomini del destino cui spesso delegare la propria irresponsabilità. Perfino la Chiesa, agli albori della sua ascesa politica, guardava ai barbari pur di farsi liberare dai Romani e fare i propri affari in pace con degli ingenui. E poi abbiamo aspettato i francesi, gli spagnoli, gli austriaci: sempre degli "altri". E poi il fascismo.

In Italia non ci si rimbocca le maniche e non ci si dà da fare: ci deve sempre pensare qualcun altro. E questo governo Monti mi pare che non faccia eccezione: "mò ci pensa Monti". Vabbè, ma poi? Ci sarà un poi?

Visto il resettamento generale della situazione, bisogna che in Italia si ritorni una buona volta a darsi da fare.  E' vero che serviranno misure urgenti che pioveranno dall'alto per risanare ad esempio la spesa pubblica, ma vogliamo una volta tanto fare qualcosa anche dal basso e cominciare a pensare al futuro e magari iniziare a costruirlo? Vogliamo cominciare, approfittando di questa "pausa tecnica", a liberarci da tanti nodi e ricatti che legano tantissime persone ad una classe politica che ha dimostrato di essere solo becera, avida ed incapace?

Vogliamo cominciare a progettare finalmente una società decente per il prossimo futuro? O aspettiamo che arrivi magari un altro venditore di spazzole e lasciare che ci pensi ancora lui?


mercoledì 9 novembre 2011

Un futuro denso di incognite....

Dopo i fatti di ieri, si è aperta in Italia una strana condizione di crisi di governo. come sempre tutto questo avviene nella massima confusione in modo tale da gettare ancora più fumo e caos non solo negli occhi dei fantomatici investitori, ma di tutti i cittadini onesti che ancora si ostinano a tirare avanti la carretta di questo sfortunatissimo lembo di terra. 

L'irresponsabilità "pura" portata a forma di governo (e a grandi passi anche a forma di Stato) e stili di gestione criminale della cosa pubblica non solo ha generato la voragine del debito pubblico che oggi ci sta presentando un salatissimo conto (e che anche un imbecille avrebbe potuto prevedere), ma ha anche distrutto le possibilità di elaborare un progetto di uscita da questa crisi. Anni di politica criminale in primo luogo hanno portato alla gestione della cosa pubblica persone, nella migliore delle ipotesi, del tutto incapaci e incompetenti. La presenza di partiti politici più simili a comitati di affari riuniti intorno a dei veri e propri capibastone e, a scalare, capi corrente, ha allontanato dalla passione e dal dibattito politico quelle risorse umane ed intellettuali-intellettive di cui oggi avremmo urgentemente bisogno. Una mandria di asini e vacche incapaci, corrotti/e e voraci, ma accondiscendenti e fedeli, oggi sono chiamati a gestire una fase politica di cui non sono assolutamente all'altezza apparendo del tutto inadeguati alla necessità del momento storico in cui ci troviamo. 

Peggio del peggio, questa classe che pomposamente si fa chiamare dirigente e politica (ma che è interessata solo a dirigere i propri interessi a danno della collettività) ha coltivato un'opinione pubblica inerte, apatica, ignorante e spaventosamente egoistica capace solo di pensare ai propri affari più immediati. All'interno di un circolo perverso e rigorosamente orientato verso il basso-peggio, alimentato dalla distruzione sistematica e scientifica della scuola e di tutto ciò che può anche lontanamente puzzare di "servizio pubblico", questa opinione pubblica è vittima di questa congrega di criminali inetti in cui fondamentalmente si specchia e si riconosce.

Si parla di elezioni anticipate. Chi ha anche minimamente bazzicato un qualsiasi partito politico sa che al suo interno quelli che contano sono quelli che "preventivamente" portano voti. Si dice sempre che Tizio va candidato e messo "in alto" perchè porta un sacco di voti. Anche se è un mascalzone, anche se è uno che ha fatto loschi affari, magari invischiato con Cosa Nostra, pluri-indagato, un deficiente, un corrotto ecc... ecc.. va candidato perchè porta un sacco di voti. E' vero che le elezioni le vincono quelli che sono più votati, ma questa storia dei pacchetti preconfezionati di voti mi ha sempre lasciato perplesso. E questo perchè dietro questi  pacchetti ci sono delle persone che obbediscono ad ordini precisi: le dicono di votare tizio e lo votano senza discutere. E queste persone sono fra noi. Questo fa veramente paura delle elezioni nostrane. E questa è una zavorra pesantissima che impedisce la costruzione di un qualsiasi tipo di futuro.

E allora, stando così le cose, cosa ci dobbiamo aspettare per il prossimo futuro? Un governo di "larghe intese"? Un governo di salvezza nazionale? Elezioni anticipate? Con questa splendida legge elettorale poi? Dei tonni che si atteggiano a Delfini (come se le cariche pubbliche fossero ereditarie)? Una fiume di topi che corre da un partito all'altro nel tentativo di abbandonare la nave e di dire "io non c'entro"?

Tutto questo è solo chiacchiere e giochi di prestigio perchè senza un cambiamento profondo, un cambiamento "umano", ci ritroveremo solo a subire il blabla dei soliti "noti" ispirati all'idiozia, al dolo e all'incapacità di sempre. Ma per prima cosa dobbiamo cambiare noi: dobbiamo cominciare a pensare ad un "noi" i cui identificarci. Dobbiamo smetterla di pensare alla comunità come ad una somma di "io": dobbiamo smetterla di essere parte di un pacchetto di voti.

Dobbiamo riprenderci la "nostra" politica senza possibilmente delegarla a nessuno.

C'è sempre l'esempio di "Occupy Wall Street"...


lunedì 7 novembre 2011

The Banality of Stupidity

Just last week, a terrible flood invested the Liguria Region in northern Italy causing about 10 victims. At that time I wrote a post in this blog evidencing that the main causes of this catastrophe are to be found in the mis-management of the territory, the speculations, the incapability of local and national authorities and institutions in designing, planning and implementing adequate strategies for land and rivers management.

While writing that post, I received the news from the weather reports about hard rains for the next week. So I deliberately decided not to write anything in this blog, leaving in evidence that post: this was just an experiment.

As expected new floods have hit Liguria in particular Genoa: everything was quite predictable, but now we have to count  4 victims more.

That's the experiment's result: without writing anything, a post written one week before (and in theory out-to-date), has become automatically a timely comment (up-to-date). This is to say that Italy (I have renamed it "The Land of Chaos") is so easily predictable above all for the stupidity of its politicians and local adminsitrators. In theory I could leave this comment  as well till the end of this winter-the beginning of the next spring to always provide this blog with a timely comment about natural disasters. The banality of stupidity.

 To do this, it is not necessary to be a magician. Everyone in Italy perfectly knows that all the regions in the Land of Chaos are so devastated that just a little shower may provoke a disaster with a large number of potential victims.


The lack of any kind of territorial planning, the myopia in land managiement ,the anarchy in constructions and in building, leaving entire areas in the hands of speculators, unskilled and unable local and national administrators maybe created a small richness in the short run, but a catastrophe in the long run.


In TV nobody talks about the real causes of these disasters which cannot be ascribed only to Nature. The main responsibilities still remain in the criminal behaviours of politicians who have the duty to foster local and national well-being. But when, under their responsibility, rivers become sewers, woods and forests are cancelled, waste are disposed without controls, everyone feels the liberty to build everywhere and in any way he/she likes without permissions and controls, in brief when everything is done with no rules, all this is just a time bomb under the bottom of the people living in that area. It's just a matter of chance and time.

We have also terrible problems about earthquakes prevention and the case of the areas near the Vesuvius where at least 400.000 people live... Another examples of the banality of stupidity.


La banalità dell'idiozia

Sono perfettamente consapevole del fatto che questo blog ha pochi lettori. Tuttavia mi rivolgo ora a quei pochi: non so se avete notato ma per circa una settimana non ho scritto alcun post. In pratica ho lasciato per alcuni giorni, come ultimo post e quindi in evidenza, alcuni miei commenti sulla catastrofe delle pioggie verificatesi in Liguria. Tutto questo l'ho fatto deliberatamente perchè mentre scrivevo quel post, i meteorologi stavano annunciando che di lì ad una settimana avrebbe ripiovuto e di conseguenza ci sarebbe stata una nuova allerta meteo sulla Liguria in particolare su Genova. 

Puntualmente si è verificato quanto previsto da una settimana: forti piogge, esondazioni, fiumi di fango... 

In pratica senza bisogno di scrivere nulla, un post vecchio di una settimana è diventato automaticamente di attualità. Questo per dire che la Terra del Caos è talmente prevedibile, per la stupidità dei suoi politici ed amministratori, che a questo punto basta scrivere un commento sulle inondazioni e sulle piogge all'inizio di ottobre per essere sempre puntuali praticamente per tutto l'inverno. 

Questo evidenzia la banalità dell'idiozia (non solo la mia quindi) che connota la nostra quotidianità. E' vero che ci sono state delle piogge eccezionali, ma anche un bambino sa perfettamente che tutti i territori della Terra del Caos sono stati talmente martoriati, saccheggiati e devastati che basta un po' di vento, due gocce di pioggia, una bella grandinata per provocare allagamenti, frane, smottamenti e chi più ne ha più ne metta. Il problema è che alla fine dobbiamo contare anche le vittime... 

Con la furbizia non si va molto lontano: la mancanza di qualsiasi forma di pianificazione territoriale, la miopia più assoluta con cui si è gestito e si gestisce il territorio, i condoni, l'aver lasciato intere regioni nelle mani degli speculatori, dei palazzinari e degli uffici tecnici locali incompetenti e corrotti hanno creato una ricchezza illusoria nel brevissimo periodo, ma la catastrofe per il futuro. 

Nessuno si chiede perchè la pioggia ha causato tutto questo: qualche sprovveduto continua a sostenere che dipenda dall'acutizzatrsi dei fenomeni naturali. Ma le responsabilità maggiori sono sempre nell'incapacità e nel dolo di chi amministra il territorio. Il disboscamento dei monti e delle colline (anticipato sempre dal diradamento cretino), l'aver trasformato i torrenti in fogne a cielo aperto, la speculazione edilizia, le discariche e l'interramento dei rifiuti, tutto questo è una miccia accesa sotto il sedere di chi vive in quelle aree. E' solo questione di tempo. 

Per non parlare poi della prevenzione dei terremoti o la catastrofica condizione delle aree prossime al Vesuvio. Tutto questo è veramente banale, pericolosamente banale...