martedì 13 giugno 2023

Banalità patologica

 L'ignoranza e l'apatia come fenomeni patologici e diffusi e status sociali da sbandierare senza vergogna hanno creato delle situazioni decisamente particolari, tali da connotare in modo sensibile questi anni così umanamente scadenti. L'incapacità diffusa di saper riconoscere le qualità intrinseche di qualsiasi cosa, con la conseguente capacità di soffermarsi solo sugli aspetti più superficiali, ha fatto sì che le persone, soprattutto sul versante culturale ma non solo, mediamente non siano più in grado di comprendere e valutare i contentuti ma solo le modalità di presentazione di qualsiasi tipo di contenuto.

Questo comporta una banalizzazione del bisogno ad esempio di conoscenza, di crescita personale, fino alla banalizzazione dell'idea stessa di equilibrio personale e di "felicità" personale tale da trasformare tutto questo in un puro e semplice bisogno di divertimento

A questo punto, visto che si cerca di soddisfare solo il bisogno di divertimento, non interessa più il "cosa" ma il "come" attravero un processo che sia il meno possibile impegnativo da un punto di visto cognitivo perchè altrimenti si potrebbe comporomettere il divertimento. Per questo dilaga musica scadente di musicisti scadenti, libri scadenti di scrittori scadenti, film scadenti di attori e registi scadenti. 

Tutto viene banalizzato, semplificato fino alla stupidità, e più l'offerta è banale, banalizzata e banalizzante più viene apprezzata a scapito di un'offerta qualitativamente migliore ma ritenuta troppo impegnativa e quindi noiosa e poco o per nulla divertente.

C'è da chiedersi fin dove arriverà un processo come questo?