martedì 30 giugno 2009

Goletta Verde dei Laghi del Lazio

Segnalo la seguente importante ed interessante iniziativa di Legambiente.
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L'iniziativa Goletta Verde dei Laghi del Lazio il prossimo giovedi 2 luglio farà tappa a Bolsena (prov. di Viterbo).

L'iniziativa si propone, come da programma, di effettuare analisi in alcuni punti del Lago per realizzare un monitoraggio che, seppure estemporaneo e limitato, possa fornire utili indicazioni per la stagione estiva che è appena iniziata e contribuire a sviluppare una plausibile condivisione, tra i vari soggetti privati ed istituzionali, delle problematiche e delle prospettive di valorizzazione e sviluppo del compensorio vulsino.

Per Legambiente Viterbo
Pieranna Falasca

Informazioni: Piter Benedettucci 340.9610764.

lunedì 29 giugno 2009

A researcher's story: Rita Clementi's farewell to Italy

Rita Clementi is a fixed term scientist at the university of Pavia. Her research activity culminated some years ago with the identification of the genetic origins of some expressions of malignant lymphoma. As many other fixed term (temporary) researchers, Rita Clementi has been suffering for years an intolerable climate of blackmails and subjection by academic mafia within the italian university system because not adequately protected by a powerful "patron". Research quality unfortunately is not enough to grant a scientific carrer in Italy.

After many years of oppression and obstacles at work, she has decided to leave Italy, as any other scientists and research so far; she is about to continue her research activites within an important medical center in Boston (USA). Before leaving Italy on next July, she has written a letter to the Italian President, Giorgio Napolitano, denouncing the intolerable climate in which the italian system has collapsed.

A prompt reply and (possibily) an intervention to stop this miserable decline would be appreciated (what an illusion...).



L'addio all'Italia di una ricercatrice: Rita Clementi

Riporto di seguito il testo della lettera, in­dirizzata al presidente della Re­pubblica Napolitano, della Prof.ssa Rita Clementi la ricercatrice che ha scoperto l’origi­ne genetica di alcune forme di lin­foma maligno. La Prof.ssa Clementi è, a suo malgrado, in procinto di lasciare l'Italia, come tanti altri ricercatori prima di lei, perchè impossibilitata a proseguire in modo decente il suo lavoro di scienziata.

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Caro presidente Napolitano, chi le scrive è una non più giovane ricercatrice precaria che ha deciso di andarsene dal suo Paese portando con sé tre figli nella speranza che un’altra nazione possa garantire loro una vita migliore di quanto lo Stato italiano abbia garantito al­la loro madre. Vado via con rab­bia, con la sensazione che la mia abnegazione e la mia dedi­zione non siano servite a nulla. Vado via con l’intento di chie­dere la cittadinanza dello Stato che vorrà ospitarmi, rinuncian­do ad essere italiana.

Signor presidente, la ricerca in questo Paese è ammalata. La cronaca parla chiaro, ma oltre alla cronaca ci sono tantissime realtà che non vengono denun­ciate per paura di ritorsione perché, spesso, chi fa ricerca da precario, se denuncia è auto­maticamente espulso dal «siste­ma» indipendentemente dai ri­sultati ottenuti. Chi fa ricerca da precario non può «solo» contare sui risultati che ottie­ne, poiché in Italia la benevo­lenza dei propri referenti è una variabile indipendente dalla qualità del lavoro. Chi fa ricer­ca da precario deve fare i conti con il rinnovo della borsa o del contratto che gli consentirà di mantenersi senza pesare sulla propria famiglia. Non può per­mettersi ricorsi costosi e che molto spesso finiscono nel nul­la. E poi, perché dovrebbe adi­re le vie legali se docenti dichia­rati colpevoli sino all’ultimo grado di giudizio per aver con­dotto concorsi universitari vio­lando le norme non sono mai stati rimossi e hanno continua­to a essere eletti (dai loro colle­ghi!) commissari in nuovi con­corsi?

Io, laureata nel 1990 in Medi­cina e Chirurgia all’Università di Pavia, con due specialità, in Pediatria e in Genetica medica, conseguite nella medesima Uni­versità, nel 2004 ho avuto l’onore di pubblicare con pri­mo nome un articolo sul New England Journal of Medicine i risultati della mia scoperta e cioè che alcune forme di linfo­ma maligno possono avere un’origine genetica e che è dun­que possibile ereditare dai geni­tori la predisposizione a svilup­pare questa forma tumorale. Ta­le scoperta è stata fatta oggetto di brevetto poi lasciato decade­re non essendo stato ritenuto abbastanza interessante dalle istituzioni presso cui lavoravo. Di contro, illustri gruppi di ri­cerca stranieri hanno conferma­to la mia tesi che è diventata ora parte integrante dei loro progetti: ma, si sa, nemo profe­ta in Patria.

Ottenere questi risultati mi è costato impegno e sacrifici: mettevo i bambini a dormire e di notte tornavo in laboratorio, non c’erano sabati o domeni­che...

Lavoravo, come tutti i precari, senza versamenti pen­sionistici, ferie, malattia. Ho avuto contratti di tutti i tipi: borse di studio, co-co-co, con­tratti di consulenza... Come ul­timo un contratto a progetto presso l’Istituto di Genetica me­dica dell’Università di Pavia, fi­nanziato dal Policlinico San Matteo di Pavia.

Sia chiaro: nessuno mi impo­neva questi orari. Ero spinta dal mio senso del dovere e dal­la forte motivazione di aiutare chi era ammalato. Nel febbraio 2005 mi sono vista costretta a interrompere la ricerca: mi era stato detto che non avrei avuto un futuro. Ho interrotto una ri­cerca che molti hanno giudica­to promettente, e che avrebbe potuto aggiungere una tessera al puzzle che in tutto il mondo si sta cercando di completare e che potrebbe aiutarci a sconfig­gere il cancro.

Desidero evidenziare pro­prio questo: il sistema antimeri­tocratico danneggia non solo il singolo ricercatore precario, ma soprattutto le persone che vivono in questa Nazione. Una «buona ricerca» può solo aiuta­re a crescere; per questo moti­vo numerosi Stati europei ed extraeuropei, pur in periodo di profonda crisi economica, han­no ritenuto di aumentare i fi­nanziamenti per la ricerca.

È sufficiente, anche in Italia, incrementare gli stanziamenti? Purtroppo no. Se il malcostu­me non verrà interrotto, se chi è colpevole non sarà rimosso, se non si faranno emergere i migliori, gli onesti, dare più soldi avrebbe come unica con­seguenza quella di potenziare le lobby che usano le Universi­tà e gli enti di ricerca come feu­do privato e che così facendo distruggono la ricerca.
Con molta amarezza, signor presidente, la saluto.

Rita Clementi
29 giugno 2009

giovedì 25 giugno 2009

Mind the scandals...

The continuing news about scandals involving italian politicians are removing public opinion's attention from the real nature and size of the problem our society is presently facing. This is maybe a strategy to make more and more fluid the border between politics and variety shows: it is more and more difficult to clearly understand if we are attending a reality show or a TV show with coloured lights, girls and soubrettes or "political" facts in a stricter sense. Is this fiction? Is it real or unreal? Is it a TV show? This is the level where italian politics are ending...

In the meantime economics, and its implications in terms of concrete interventions to support jobs and development, energy, innovation and scientific research, health system, education, etc. have less and less space in the general debate: often these issues are relegated in few TV programs with scarce audience because considered "too boring" by the large public when compared to the exciting gossip generated by these scandals.

Environmental issues (about which no politician really care after any kind of election) totally diseppeared. No information about wastes in Naples and in Palermo. No information about organized crime. No information about construction abuses or the legalized land devastations affecting our territories. No news about culture...

This climate of collective numbing in particular is shouting one of the worse real italian problem: corruption. Just to go down to earth I evidence here the Transparency International website devoted enterely to these topics. I suggest to examine the (continuing worsening) italian situation also to remeber what is really hidden under the tip of the iceberg of these scandals.

Other documents:
2009 Global Corruption Barometer
2008 CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
Transparency Italia

Occhio agli scandali...

Scandali, scandalini e scandalucci stanno funzionando come un pesante diversivo per distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dalla reale natura e consistenza dei problemi che ci circondano. Il tutto rientra nella solita strategia di rendere sempre più fluido il confine fra politica e spettacolo; non si capisce più se stiamo assistendo ad un reality show, ad uno spettacolo televisivo con le ballerine e tutto il resto o a fatti di politica e di cronaca reali. Non si capisce più nemmeno la consistenza "politica" di questi fatti.

E' tutto finto o è tutto vero? E' una fiction? E' una candid camera? E' un cinepanettone o un cinecocomero? A questo livello è finita la politica italiana da cui sarà molto faticoso in futuro potersi riprendere...

Non è un caso che il mezzo con il quale si esprimono le opinioni ufficiali dei personaggi coinvolti da questi scandali siano riviste e trasmissioni TV di gossip...

Nel frattempo la politica economica, con le sue implicazioni in termini di interventi a tutela e supporto dei posti di lavoro o di sviluppo, la politica energetica, la politica rivolta all'innovazione e alla ricerca scientifica, la sanità, la scuola, il precariato ecc... hanno sempre meno spazio: sono temi che rimangono confinati in pochissime trasmissioni televisive spesso snobbate dal grande pubblico perchè "noiose" al confronto con il gossip creato dagli scandali.

Del tutto scomparse dallo scenario comunicativo sono le tematiche ambientali di cui (passate le elezioni di qualsiasi tipo si tratti) non importa fondamentalmente a nessun politico di professione. Scomparsa è la monnezza di Napoli che riaffiora a Palermo e che sparisce di nuovo. Scomparsa è la criminalità organizzata. Scomparso è l'abusivismo edilizio e lo scempio legalizzato del territorio che non conoscono soste.

Tutto questo clima di inebetimento collettivo in particolare mette sotto silenzio uno dei mali principali del nostro Paese: la corruzione. Tanto per riportarci un po' con i piedi per terra segnalo il sito di Transparency International dedicato interamente a questo tema.

Ovviamente consiglio di esaminare la posizione italiana nelle classifiche internazionali sulla diffusione della corruzione (in continuo cale detto per inciso) tanto per non dimenticare cosa si nasconde, più o meno furtivamente, sotto la punta dell'iceberg degli scandali di questi giorni.

Documenti interessanti:
2009 Global Corruption Barometer
2008 CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
Transparency Italia

giovedì 18 giugno 2009

The Leopard's Rule

OECD has recently released its Survey on the Italian Economic Status. The final conclusion is rather severe linked mainly to the incapability and unwillingness of italian politicians to seriuosly deal with the critical problems and challenges the rather fluid international context (in economic and social terms) is today delineating. Once again the message is clear: Italy is unable to change. A capability and a willingness to manage change do not exist at all.

This condition is essentially manifested, as the survey highlights, by the complete decline of school, university, training and education systems as well as in the total underevaluation and misconsideration of the role of Scientific Research as critical tool to support the evolution and progress of a society as a whole.

As the recent scandals have clearly demonstrated, in Italy social and ethical involution and decline today are a preferable option, in political terms, than evolution and progress.

In this perspective, I have found many interesting topics in a paper recently released on "Energy Bullettin" titled "Maintaining Our Prosperity" by Lionel Orford.

This article mainly emphasizes the enormity of the problems we are facing today highlighting, in this way, the need for competent, honest and aware politicians capable to manage (and possibly solve) them. At the end it sadly emerges the enoumous gap between the severity of these topics and the quality of our politicians...

La Regola del Gattopardo

L'OECD ha recentemente pubblicato il suo report sullo stato dell'economia italiana. Il giudizio finale è piuttosto severo legato principalmente all'incapacità e non volontà della classe dirigente italiana di mettere mano seriamente ai notevoli problemi e alle consistenti sfide che il contesto economico-politico e sociale internazionale estremamente fluido ci sta ponendo davanti. Ancora una volta il messaggio è chiaro: questo Paese non è in grado di cambiare sè stesso. Non esiste una capacità e volontà di gestire il cambiamento.

Il tutto si riflette principalmente, come anche afferma il rapporto OECD, sulla deriva completa del sistema scolastisco, universitario e formativo in generale nonchè sulla sottovalutazione totale dell'importanza strategica del sistema Ricerca per l'evoluzione del Paese.

Come del resto emerge continuamente dalle notizie di cronaca, l'involuzione ed il regresso "pagano" in termini politici molto di più dell'evoluzione e del progresso.

A tale proposito ho trovato interessanti spunti di riflessione in un articolo (in inglese) recentemente apparso su "Energy Bullettin" dal titolo "Maintaining Our Prosperity" di Lionel Orford.

Il testo andrebbe letto integralmente, ma voglio mettere in evidenza alcuni concetti.

In primo luogo l'azione perversa dell'inerzia che, in una condizione di crisi multipla come quella attuale (energetica, finanziaria, ambientale) si traduce nell'adozione di misure politiche che alla fine sono completamente scollegate con la realtà. Ciò si manifesta primariamente:

  • nel tentativo di riportare tutto "sempre come prima" come se nulla fosse, nonostante la sempre crescente penuria di energia da combustibili fossili, l'inaffidabilità completa del sistema bancario e finanziario fondato sulla speculazione pura, il riscaldamento globale e le emissioni di CO2 fuori controllo
  • nel tentativo di perpetuare l'attuale sistema economico ed energetico con le sue logiche ed i suoi principi fondati sulla crescita indefinita

Ci troviamo di fronte ad un chiaro fenomeno di "negazione" che può essere spiegato da:

  • il disperato tentativo da parte della politica di perpetuare questo sistema in cui questi stessi politici evidentemente credono ciecamente (ignoranza della realtà)
  • il disperato tentativo da parte della politica di nascondere la realtà che, comportando cambiamenti molto profondi e radicali, potrebbe mettere a rischio la sopravvivenza di un sistema economico e sociale di cui questi politici sono espressione (non bisogna deludere l'elettorato)
  • un mix di entrambe queste spiegazioni
Il documento è ricco di spunti che non posso trattare interamente in quesa sede. Per questo invito alla sua lettura in modo "critico" con la consapevolezza dell'enormità delle questioni che in esso vengono affrontate.

mercoledì 17 giugno 2009

With State Aircraft, the State flies away

Rome prosecutors have ended an investigation against Italian prime minister Silvio Berlusconi over allegations that he used state aircraft to fly guests to his private villa in Sardinia. Prosecutors said there was no case against Berlusconi as there had been a person on board each of the flights who was authorised to be there.

More informations about these facts:
note 1
note 2

In my opinion, the core problem of the entire issue is not related to "legal" aspects also because in Italy there is a consolidated praxis to modify or delete any norm or regulation can hamper politicians in their absolute privileges' exploitation

The problem is not to evaluate if a law has been eluded or not but rather to evaluate the absolute decline of the "Res Publica", the moral degradation of an entire political class (similar episodes happened also during the previous left-wing government) and the general indecent atmosphere polluting our everyday life.

In a period of critical crisis and economic recession when everyday politicians declare that there are no funds to support those have lost their jobs, who is about to lose his job in the short run, those temporary workers with scarce o no rights, those retired people surviving with just few Euros, for decrepit schools, trains and hospitals, and so on, these episodes are offending public decency.

These episodes hence highlight a problem of "decency" rather than mere "legal" questions.

It is indecent that there are no funds for public goods when millions Euros are spent for state flights for personal purposes.

It is indecent that "Res Publica" has become a "Res Privata" for exclusive advantage of few beneficiaries.

It is indecent that in Italy there are First Rate citizens, Second Rate citizens and citizens in a perpetual condition of relegation. It is indecent that in order to become a First Rate citizen, one is forced or disposed to do anything...

It is indecent that all this happens in a general indifference, becoming something "normal" because no law has been violated.

The real time bomb on which all of us are stupidly sitting (which should be quickly defused rather than everyday fomented) thus consists of blatant injustice and inequality as a form of government: how much (economic, social and politica) injustice and inequality will this society still tolerate?

Voli di Stato e lo Stato vola via


La procura di Roma ha chiesto l'archiviazione circa il reato di abuso d'ufficio, attribuito a Silvio Berlusconi, relativo alla vicenda sui voli di Stato. La motivazione della richiesta di archiviazione sarebbe legata al fatto che in materia "non vi e' alcuna disposizione di legge o di regolamento ma solo direttive della presidenza del consiglio dei ministri che ne disciplinano l'utilizzo".

La procura si era interessata di cinque voli di Stato effettuati tra l'aeroporto di Roma e quello di Olbia relativamente ai quali i magistrati hanno affermato inoltre che "non sono emersi casi di soggetti estranei che hanno viaggiato in assenza del presidente". Secondo una sentenza della Suprema Corte del 2007, non si e' in presenza nemmeno di un "danno o di un vantaggio patrimoniale apprezzabile" perchè quando Berlusconi ha offerto un passaggio sui voli di Stato a "manifesti passeggeri" non avrebbe provocato alcun danno patrimoniale.

Era stato in particolare il Codacons a sollevare la questione e, a tale proposito, rinvio alle relative note stampa e comunicati

nota Codacons 1
nota Codacons 2
documento della Guardia di Finanza 1
documento della Guardia di Finanza 2

Non voglio entrare nel merito "legale" della questione anche perchè in questo sfortunato Paese ormai è consolidata la prassi di modificare od eliminare tutte quelle leggi e quelle norme che possono infastidire i politici nel godimento assoluto dei loro privilegi.

Il problema quindi non è valutare se è stata violata una legge o meno quanto constatare il declino assoluto della "Res Publica", il degrado morale di un'intera classe politica (ricordiamo gli episodi simili verificatisi nel precedente Governo) e l'indecenza generale che ormai ammorba la nostra quotidianità.

In un periodo di grave crisi e recessione economica in cui ogni giorno ci dicono che non ci sono i soldi per tutelare le migliaia di persone che hanno perso il posto di lavoro o rischiano di perderlo a breve, le migliaia di precari che fanno i conti ogni giorno con la dura legge della giungla in condizioni indecenti, i tantissimi pensionati che sopravvivono con pochi spiccioli di pensione, per le scuole e gli ospedali che cascano a pezzi, per i treni in condizioni pietose, e chi più ne ha più ne metta, questi episodi sono un'offesa alla decenza pubblica.

Questi episodi quindi non evidenziano un problema "legale" quanto un problema di "decenza".

E' indecente che non ci siano mai i soldi per il "bene pubblico" ma si spendano milioni di euro per far "volare" i politici ed i loro amici.

E' indecente che la "Res Publica" sia di fatto una "Res Privata" ad esclusivo vantaggio di una ristretta cerchia di beneficiari.

E' indecente che esistano cittadini di serie A, di serie B e quelli in uno stato di retrocessione permanente. E' indecente che pur di diventare cittadini di serie A ormai si sia disposti o costretti a fare qualsiasi cosa...

E' indecente che tutto ciò avvenga nell'indifferenza generale, che possa alla fine apparire come una cosa normale e che non ci sia niente di male perchè non si sarebbe violata alcuna legge...

La vera bomba ad orologeria sulla quale siamo tutti stupidamente seduti (e che dovrebbe essere immediatamente disinnescata e non continuamente alimentata) consiste pertanto nell'ingiustizia sfacciata e nell'ineguaglianza come forma di Governo: quanta ingiustizia ed ineguaglianza (politica, economica, sociale) questa società potrà ancora tollerare?

martedì 16 giugno 2009

Meritocrazia

Riporto di seguito questo articolo pubblicato sul newsletter "Il Foglietto" dell'Usi Rdb Ricerca
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La finta meritocrazia saccheggerà i salari

di Rocco Tritto

Quello che si sta per abbattere sul Pubblico impiego è un vero tornado, generato da un governo che non perde occasione per disprezzare una categoria di lavoratori al servizio della collettività. Il decreto legislativo, attuativo della legge delega n. 25, ormai prossima alla stampa, è destinato non solo a ridurre ancor più drasticamente quel poco che resta dei diritti sindacali, ma - fatto ancor più grave - saccheggerà la busta paga di circa 875 mila lavoratori, vale a dire di quel 25% di tutti gli addetti alla pubblica amministrazione (in totale, circa 3,5 milioni di unità) al quale verrà negato, per legge, una quota consistente di salario accessorio. Un governo nostalgico, in nome di una asserita e mai definita «meritocrazia», si appresta a introdurre il tanto vituperato sistema della premialità che da tempo immemorabile è figlio illegittimo del clientelismo. Quello che accadrà nella stragrande maggioranza delle strutture pubbliche, da nord a sud, è fin troppo facile immaginarlo. L’aria sui posti di lavoro diventerà sempre più irrespirabile, la guerra tra poveri sarà quotidiana. Si tornerà indietro di quasi vent’anni. A rimetterci, ancora una volta, sarà il buon andamento della Pubblica amministrazione che rappresenta, sempre meno, quel pilastro che nella Carta fondamentale è contrassegnato dall’articolo 97.

Eppure, per evitare una falcidie per legge del salario di centinaia di migliaia di lavoratori sarebbe stato sufficiente introdurre il sistema del demerito, da contestare con provvedimenti motivati in maniera chiara, univoca e adeguata. In tal modo, però, Brunetta non avrebbe più potuto raccontare la fortunata favola del lavoratori pubblici tutti «fannulloni».

lunedì 15 giugno 2009

Radioactive Wood Pellets

It's creating a wave of fears and anxiety in Italy the news about the impounding of 10000 tons of wood pellets, compressed wood fuel used as source of heat in specific stoves, contaminated by Cesium 137, a radioactive chemical element resulting by the detonation of nuclear weapons and nuclear reactors. The impunding has interested wood pellets imported from Lithuania last autumn.

It has been declared that the contaminated wood pellets are not dangerous when inert, but fumes and ashes may be dangerous for human health.

More info (in English) and La Nuova Ecologia (in Italian)

Pellet Radioattivo

Sta facendo il giro d'Italia la notizia del sequestro, sabato scorso, di diecimila tonnellate di pellet, combustibile utilizzato per il riscaldamento in apposite stufe, contamianto da Cesio137, una sostanza radioattiva prodotta dalla detonazione di armi nucleari e dai reattori delle centrali nucleari. Il pellet sequestrato fa parte di una partita importata dalla Lituania sin dallo scorso autunno.

E' stato dichiarato che il pellet contaminato non è pericoloso se inerte, ma sono pericolosi i fumi prodotti dalla combustione e le ceneri.

La Coldiretti ha stimato in circa 700mila le stufe alimentate a pellet presenti in Italia che hanno determinato un aumento dei consumi nazionali del 400% con un impiego di almeno un milione di tonnellate di pellet, per la grande maggioranza di provenienza nazionale, ma con una crescente quota di prodotto importato dell'Est europeo.

Maggiori info da La Nuova Ecologia

venerdì 12 giugno 2009

Science and Political Interferences

It is well-known that scientific results can be manipulated, abused, eliminated or distorted for political purposes. Scientific research in this way can be used as a tool to induce panics and anxiety at societal level, direct public opinion, support or hamper the development of given economic sectors. One can cite many examples: contrasting news on global warming (it is real or not?), epidemic diseases (are they real menaces or not?), acceptability of toxic substances assumption (they can vary according to unclear circumstances), etc.

In several occasions we have to cope with an asymmetrical and unbalanced information relation as well as an information overload or an excess of information which finally confuse public opinion making extremely difficult (or impossible) to have a clear, critical and aware idea about these topics.

The Union of Concerned Scientists has created a A to Z Guide to Political Interference in Science: this is an extremely long list of cases where political interferences have been reported and documented. This list is so long that it has been necessary to develop a Periodic Table to resume these cases and offer an overview of the issue.

Surely there is a lot to think about above all our vulnerability and weakness towards those controlling media...

Scienza ed Interferenze Politiche

Che i risultati scientifici possano essere manipolati, abusati, cancellati o distorti per fini politici è un fatto arcinoto. La ricerca scientifica in questo modo finisce con il diventare uno strumento critico per indurre panico ed ansia a livello sociale, indirizzare l'opinione pubblica, sostenere o affondare settori economici. Gli esempi sono numerosi: le notizie contrastanti sul Global Warming, le varie pandemie, accettabilità dei livelli di assunzione di sostanze tossiche, ecc...

Il più delle volte ci troviamo di fronte ad un rapporto asimmetrico di informazioni ed ad un "information overload" ovvero un eccesso di informazioni che di fatto confonde l'opinione pubblica e rende difficile, se non impossibile, poter avere una visione critica e consapevole su questi fenomeni.

L'Union of Concerned Scientists ha creato una Guida alle Interferenze Politiche nella Scienza (in inglese): si tratta di un elenco lunghissimo di casi dove è stata accertata la manipolazione politica nella ricerca e nei risultati scientifici. La casistica è talmente lunga che è stata elaborata una sorta di "Tavola Periodica" per fornire una visione d'insieme del problema.

Certamente vi è molto materiale per riflettere soprattutto circa la nostra vulnerabilità e debolezza nei confronti di chi ha il controllo dei media...

mercoledì 10 giugno 2009

The Virtual Museum of Iraq

The National Research Council of Italy (CNR) has realized an interesting multimedia initiative directed to the reconstruction of the National Museum of Iraq in a virtual perspective thus completely available in Internet

The website has been developed in Italian, Arabic and English in the CNR's laboratories thanks to the cooperation among scientists of ancient history and IT experts.

I think that this is a very fascinating initiative for a wide audience (in particular young people and kids): I think also that this is an useful contribution to finally talk about Iraq in cultural rather than only military terms.


The Virtual Museum of Iraq: www.virtualmuseumiraq.cnr.it

Il Museo Virtuale dell'Iraq

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha realizzato un'interessante opera multimediale finalizzata alla ricostruzione del Museo Nazionale dell'Iraq, non reale, ma "virtuale", ossia fruibile dai navigatori di tutto il mondo attraverso Internet.

Il sito, realizzato in lingua italiana, araba ed inglese, è stato realizzato nei laboratori del CNR grazie alla collaborazione di studiosi del mondo antico e tecnici informatici.

Si tratta di un'iniziativa molto suggestiva indicata ad un pubblico molto vasto (soprattutto i giovani) che ritengo molto utile anche per parlare finalmente di "Iraq" in termini di cultura e non solo militari...

Il Museo Virtuale dell'Iraq: www.virtualmuseumiraq.cnr.it
Comunicato Stampa

martedì 9 giugno 2009

The Military Business

There is something wrong in the italian political economy. There are no funds for schools and education, no funds for justice, scientific research, public health, for disable people, for children and elderly persons. There are no funds for alternative energies and for sustainable development, for culture and tourism; but for politicians' wages and for the military business funds are always available.

Since too long time in Italy military sector has been considered as a driving force for national economy: military missions abroad, along the same lines as American policies, are a big business translated into orders to sector industries, (military and non-military) jobs and wide political consensus.

Just to have an idea about this economic deformity, I suggest the reading of this interesting
article (in italian) released in the italian site "Altraeconomia" which provides data, facts and figures on this issue from the SIPRI 2009 Report.

Maybe this is the time to think on this heavy economic distortion and provide alternative and more rational paths to economic development.

Il Business Militare

C'è qualcosa che non va nella politica economica italiana. I finanziamenti per la scuola non ci sono, come non ci sono per l'edilizia pubblica, per la giustizia, per la ricerca scientifica, per l'assistenza sanitaria, per i disabili, per l'infanzia e per gli anziani. Non ci sono per l'energie alternative e per lo sviluppo sostenibile, per la cultura e per il turismo, ma per gli stipendi dei politici e per il business militare i soldi si trovano sempre.

Da molto, troppo tempo si è considerato il settore militare come un elemento trainante dell'economia nazionale: le missioni militari all'estero, sulla falsa riga della politica americana a riguardo, sono un business che si traduce in commesse alle industrie del settore, posti di lavoro (nelle caserme e fuori) ed ampio consenso politico.

Tanto per farsi un'idea delle dimensioni di questa stortura segnalo questo interessante articolo pubblicato sul sito "Altraeconomia" che fornisce dei dati sull'argomento dedotti dal Rapporto SIPRI 2009.

Sarebbe forse ora che si riflettesse su questa pesante distorsione economica: come si può ancora pensare di sostenere lo sviluppo alimentando le spese militari?

lunedì 8 giugno 2009

Speculating on Fear: the Disease Mongering

European Elections are over and Europe, after a brief moment of timid and wan limelight, falls rapidly and sadly again into a general oblivion of the italian political interest and debate.

Nonetheless, there is something we soon should ask to the new European Parliament: to protect European citizens against big companies' and multinationals' pressures. These big companies operates in all sectors (energy, agriculture, food, chemicals, etc.) but in one sector these companies are particularly aggressive: Big Pharma or Pharmaceutical Industry.

The main lever adopted to make business when talking about health is fear and feeling of risk often resulting by an information asymmetry: in brief people know very little and thus they are vulnerable to the quantity and quality of information provided.

One of the main expression of this mechanism is the "Disease Mongering" based on fear and anxiety induction amplifying simple troubles transforming them into serious disorders or diseases, inventing inexistent diseases or creating no-use prevention campaigns. The process is concluded by the definition of specific medical and pharmaceutical treatments (with the related business).

This topic has been the focus of a meeting "Giornata Internazionale della Ricerca Clinica (International Meeting on Clinic Reserach)" held in Milan last may 20th organized by the Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri (Institute of Pharmaceutical Research). During the meeting new tools to help patients to have correct and adequate information about health campaigns have been presented which have been included in the activities of "Partecipasalute" (Health Participation).

More info about Disease Mongering can be found here

Speculare sulla Paura: il "Disease Mongering"

Le elezioni europee sono finite e l'Europa, dopo un brevissimo attimo di timida e smorta ribalta, torna rapidamente e tristemente nel dimenticatoio dell'interesse e del dibattito politico nazionale da cui era provenuta.

Eppure c'è qualche cosa che bisognerebbe chiedere subito ai nuovi eletti al Parlamento Europeo: che tutelino i cittadini dalle grandi multinazionali. Queste grandi compagnie operano in tutti i settori (energia, agricoltura, industria chimica, ecc...), ma c'è un settore in particolare dove le multinazionali possiedono degli artigli molto affilati: Big Pharma ovvero l'industria farmaceutica.

La leva principale sulla quale si agisce per fare affari quando si parla di salute è la paura ed il senso del rischio che spesso sono alimentati da una asimmetria delle informazioni: in sostanza i cittadini sanno poco o nulla e sono quindi vulnerabili alla quantità e qualità di informazioni che vengono fornite loro.

La maggiore espressione di questo meccanismo è il "Disease Mongering" ovvero il "commercio delle malattie": si tratta di creare paura diffusa amplificando dei disturbi che diventano vere e proprie malattie, inventando di sana pianta delle malattie inesistenti, creando campagne inutili di prevenzione, ecc... Il tutto si conclude con un trattamento medico e farmacologico che alimenta un notevole business.

Questo argomento è stato inoltre al centro della "Giornata Internazionale della Ricerca Clinica" tenutosi a Milano il 20 maggio scorso, organizzato dall'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano. Durante il convegno è stato presentato anche il "Misuracampagne" che dà ai pazienti la possibilità di orientarsi meglio tra le miriadi di campagne pubblicitarie - dichiarate o mascherate - sui temi della salute.

Questo strumento si aggiunge alle altre attività del servizio "Partecipasalute" finalizzato a compensarie l'asimmetria informativa nel settore medico e farmaceutico e a rendere i cittadini più consapevoli e più informati. In breve meno vulnerabili.

Che cosa è in dettaglio il "Disease Mongering"? Quali sono queste malattie amplificate o inventate?

Maggiori info possono essere reperite in questi link
Inf0 1
Info 2

giovedì 4 giugno 2009

European Elections and caves

European Elections are approaching and at the moment no political programmes are in sight in the italian political landascape. The main discussion is biased on disgusting personal affaires which however are the barometer of the contempt with which public institutions are used and managed in Italy.

This obscene low profile discussion is pushing us to completely forget "Europe" from which Italy appears extremely far. In Italy Europe often is seen only as a source of easy money to be distributed to political clients under the pretext of small or big projects. These projects are rarely focused on doing something concrete (infrastructures, services, new firms, jobs, development, etc.) but rather just on the project itself: surveys, researches, commissions, panel groups, coordination offices, seminars, meetings, workshps, "ghost" training courses, etc. Sometimes from all this can result the publication of depliants or no-use reports good just for printer. A clear example of this may be represented by the fate of the EU programs LEADER in Italy: low or no impact at all.

All this should make us think about the fact that Italy urgently needs Europe also considering the low qualitative profile of italian politicians: Italy is competitive in the agrofood sector, for Ferrari cars or for fashion industry but politically Italy is absolutely not competitive.

While politicians are chattering, associations are working hard trying to focus public attention on concrete relevant issues often not considered by media and not included in any political programme.

I do not want to join no-use polemics amplified just to divert us from reality: I prefer here on this blog to deal with real and concrete issues which should be the focus of effective politics. An interesting example of this is provided by the caves' and the mining sector in Italy which shows relevant environmental and business implications (about which we usually know very little...)

The recent report released by Legambiente (an Italian Environmental Association) identifies many topics which continue to be hidden by silence and excluded by any electoral programme: resources' waste, lack of controls, environmental devastation, speculations, etc...

What a difference with the political bla-bla today in Italy made of "daddy", divorces, parties, etc. For this reason I suggest the reading of this report also to go down to earth...

This report (in italian) can be found here


Elezioni Europee e cave

Si avvicinano le elezioni europee e dei programmi dei partiti politici e dei relativi candidati nemmeno l'ombra. Le maggiori discussioni politiche riguardano sgradevoli affari personali, che tuttavia sono il termometro del discredito generale con cui vengono utilizzate le istituzioni pubbliche.
Giustifica
Questo chiacchiericcio di questioni oscene di basso profilo ci fa dimenticare completamente l'Europa che dall'Italia appare lontanissima. L'Europa serve solo per attingere denaro da distribuire in modo clientelare per piccoli e grandi progetti il cui focus principale non è mai la realizzazione di "qualcosa" (infrastrutture, servizi, nuova imprenditorialità, occupazione, sviluppo, ecc...) ma la progettazione fine a sè stessa: studi, ricerche, commissioni, gruppi di coordinamento, tavoli programmatici, convegni, seminari, corsi di formazione fantasma, ecc... Al massimo ci può scappare qualche depliant o qualche rapportino di scarso valore ed utilità che fanno la fortuna di qualche tipografo e che finiscono puntualmente nei magazzini in attesa di andare al macero.

Un esempio su tutti i bei risultati conseguiti dai vari programmi Leader e dai GAL (Gruppi di Azione Locale) susseguitisi nel tempo: impatto finale poco o nulla.

Questo dovrebbe far riflettere che invece l'Italia ha urgentemente bisogno dell'Europa anche in considerazione del basso livello qualitativo della nostra classe politica: magari saremo competitivi nell'agroalimentare, con le Ferrari o nella moda, ma l'Italia politicamente non è affatto competitiva.

Mentre la politica chiacchiera, le associazioni si danno da fare sollevando problemi e cercando di portare all'attenzione di tutti noi questioni che ci riguardano da vicino e che nè i media nè tantomento la politica intendono prendere in considerazione.

Personalmente mi rifiuto di entrare nelle polemiche sterili ed inutili, che servono solo a distrarci dalla realtà: preferisco in questo blog affrontare questioni concrete e problemi reali che dovrebbero costituire il perno di qualsiasi politica degna di questo nome. Un esempio interessante è quello delle cave e del settore estrattivo minerario che ha notevoli impatti ambientali ed economici e di cui sappiamo sempre molto poco.

Il rapporto Legambiente sulle cave solleva tantissime questioni che continuano a passare sotto silenzio e che non costituiscono argomento di alcun programma politico: sprechi di risorse economiche, assenza di controlli, devastazioni ambientali, speculazioni.

C'è una bella differenza fra i temi sollevati da questo rapporto ed il gossip fatto di "papy", festicciole e divorzi. Ne consiglio quindi caldamente la lettura, anche per riportarci con i piedi per terra.

Il rapporto può essere visualizzato qui

mercoledì 3 giugno 2009

The Future of Organic Agriculture

I have written several time here on this blog about the critical role of organic agriculture both in terms of quality of agrofood products and in terms of limitation of greenhouse gas emissions, not to say its role to protect and improve public health, animals' and plants' health, to protect environment and to maintain soils in good conditions.

The Italian National Rural Network has recently released a document to describe the situation of organic agriculture in Italy also evidencing the national and EU normative framework, differences among italian regions, weakness and strength of this sector as well as a series of quantitative data and numbers.

This document (in italian) can be found at the following link.

Il Futuro dell'Agricoltura Biologica

Ho scritto tante volte su questo blog quanto sia critico il ruolo dell'agricoltura biologica sia sotto il profilo della qualità dei relativi prodotti alimentari sia in termini di contenimento delle emissioni di gas serra per non parlare poi del ruolo del biologico per tutelare la sanità pubblica, la salute delle piante e degli animali, l'ambiente, il benessere degli animali ed il mantenimento dei terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali.

Per fare il punto sulla situazione dell'agricoltura biologica in Italia, la Rete Rurale Nazionale ha messo a punto un documento dove viene anche delineato il contesto normativo di riferimento, la collocazione dell'agricoltura biologica nella normativa comunitaria, i diversi trend regionali nonchè una serie di dati quantitativi.

Il documento può essere visualizzato in questo link.

lunedì 1 giugno 2009

Suggestions for a Lower-Carbon Vacation


Every weekend, above all if it is a "long holiday weekend" it is always the same: a long queue of cars, SUVs, pickups and vans on highways and speedways.

In theory, we are all environmentalists and pro-Nature but when vacations and holidays are at stake there is nothing to do: relax and personal leisure come always first!


During these first summer weekends italian cities get empty and an enormous crowd of people drive to the seaside, the countryside or to the mountains: everywhere, just to have a break. What's the problem with the environment? Often a lot of people declare to devote their vaction time to Nature and environment but something is missing...

These weekends and summer vacations often hide heavy costs in environmental terms: I'm not talking about the devastating consequences of the passage of these vacation environmentalists (when I walk after these weekends in the woods here in the surrounding used as dumps I always fall in deep depression) but rather about the dramatic enviromental impact of these mass travels.

When we watch in TV these long queues in the highways, all this produces a heavy environmental impact and this crowd of cars and SUVs may become a real environmental bomb.

The Union of Concerned Scientists has released some guidelines and documents in order to provide some suggestions to make some real green vacations: it is not enough to travel to the countryside or eat a lot of organic food to make a green vacation because our respect for the environment begins from the modalities we choose to travel.

In the document Getting There Greener, the Union of Concerned Scientists has analyzed different modalities commonly adopted to travel during vacation evidencing low and high emission types and providing also 10 useful tips to make real green travels

I warmly suggest the reading of these documents also to be aware of the high environmental costs of our leisure vacations.

Vacation Traveler Quick Reference Chart
Getting There Greener Summary


Ponti delle vacanze "Verdi"


Arriva il ponte del 2 giugno ed ecco puntuale il fiume di macchine sulle strade e sulle autostrade.

A parole, siamo tutti ecologisti e dalla parte della Natura. Ma quando si tratta di andare in vacanza, non c'è niente da fare: il relax ed il piacere personale vengono prima di tutto.

Al primo ponte vacanziero, le città si svuotano e un fiume di persone si catapulta al mare, in montagna, in campagna: ovunque purchè si possa fare un meritato break. Ed in tutto questo l'ambiente che c'entra? Anzi molti si dedicano alle vacanza immersi nella natura, ma qualche particolare di tutta la faccenda alla fine sfugge.

I vari ponti e le vacanza (estive ed invernali che siano) presentano invece un conto piuttosto salato in termini ambientali: non parlo della scia di devastazione che i vacanzieri lasciano dietro di sè (quando vado a gironzolare nei nostri boschi trasformati in discariche dopo il passaggio di questi naturisti mi viene la depressione), quanto semmai del pesantissimo impatto ambientale di questi spostamenti di massa.

Quando in TV vediamo le lunghe file ai caselli autostradali, tutto questo ha un peso notevole in termini ambientali: questo mare di automobili che si riversano ovunque può rappresentare una vera e propria "bomba ambientale".

L' "Union of Concerned Scientists" ha messo a punto una serie di linee guida e di documenti (in inglese) per fare delle vere "Vacanze Verdi": non basta andare a trascorrere il ponte in un agriturismo o ingozzarsi di prodotti bio per fare una vacanza ispirata alla natura perchè il "verde" è determinato prima di tutto dalle modalità con le quali decidiamo di spostarci.

Nel documento Getting There Greener, l' Union of Concerned Scientists ha analizzato le varie forme di spostamento adottate per le vacanze evidenziando quelle a maggiore emissione e quelle a minore emissione e dieci utili consigli per andare in vacanza in modo più sostenibile.

Ne consiglio vivamente la lettura (anche se in inglese) anche per renderci conto di quanto costano in termini ambientali le nostre vacanze.

Breve Guida alle emissioni per tipo di viaggio
Guida Rapida al "Getting There Greener"