giovedì 23 aprile 2009

"Resistenza Zero" e Biutiful Cauntri

Ieri, forse in occasione dell'Earth Day 2009, è andato in onda su Sky iil film "Biutiful Cauntri". Il film descrive la situazione della malagestione dei rifiuti in Campania che è stata resa, grazie alle connessioni fra malavita organizzata, imprenditori senza scrupoli e politici criminali, un'unica grande discarica abusiva per tutta l'Italia.

Non voglio entrare nel merito del problema della gestione dei rifiuti anche se è sempre bene parlare della situazione in Campania: non se ne parla più, perchè? Perchè è tutto risolto? Ne dubito fortemente. Le emergenze in Italia sono emergenze mediatiche che appaiono e scompaiono, si accendono e si spengono secondo delle finalità ben precise: vedasi il caso dei cani randagi, gli sturpi, i rumeni, ecc...

La cosa che mi ha disturbato fortemente di questo film è quanto poco valga la nostra vita in termini politici: siamo diventati un Paese a "resistenza zero" in cui basta veramente poco per farci fare qualsiasi cosa: in cui è quindi possibile uccidere lentamente migliaia di persone di cancro nell'indifferenza e nel disinteresse generale.

Basta un piatto di lenticchie e via! Le vite di intere famiglie sono cancellate con un tratto di penna, con uno scambio di favori, con un passaggio di valigette...

Questo mi ha veramente disturbato e indignato nel vedere questo film: noi, gente comune, i senza potere, esistiamo solo per apporre una croce sul nome giusto durante le elezioni (magari una modella o una ballerina). Poi scompariamo completamente dall'orizzonte e, come in un Olocausto silenzioso e subdolo, veniamo fatti salire sui nostri carri bestiame dove rimpinzano i bambini di merendine, ci convincono a comprare cose di cui non abbiamo bisogno, ci ingannano con le luci colorate e le ballerine, ci avvelenano la vita in tutti i modi e ci vendono pure le medicine per guarire dagli stessi mali che ci siamo provocati da soli...

E poi scompariamo nel fumo nero di un comignolo di un forno che non si spegne mai alimentato da milioni di poveri illusi...

Come se non fossimo mai esistiti.

Questo ho visto in questo film...


3 commenti:

valeria ha detto...

Il film l'ho visto anch'io e sono rimasta veramente allibita, angosciata e spaventata ... purtroppo penso però che non ci sia più niente da fare!!!

Mauro Thuciàt ha detto...

Il film l'ho visto qualche tempo addietro, ma io ho il problema che molto spesso non riesco ad associare il titolo ad film. Solo ora che hai spiegato un po' l'oggetto di cui tratta me ne sono ricordato. Ebbene, la mia impressione ricavata nell'immediatezza della visione era molto simile a quello che tu ci hai reso: tutti noi siamo meno che niente rispetto all'avidità di chi, sopra le nostre teste, decide cosa, come, dove e chi. Il perché, poi, non deve nemmeno interessarci.
Alla faccia di Agenda 21 e altri strumenti partecipativi. Solo balle e fumo negli occhi...
Coraggio, il peggio non ha limite!

Carmelo Cannarella ha detto...

In questi casi mi viene sempre da pensare ad un famoso libro di Hannah Arendt "la Banalità del Male" ovvero come dietro tragedie, genocidi e grandi comportamenti criminali diffusi ci sia il lavoro paziente e scrupoloso di tanti piccoli ed insignificanti Eichmann. Si tratta di persone che di fatto non fanno del male a nessuno ma con il loro piccolo ed insignificante contributo, allineato ed organizzato all'interno di una lunga catena, riescono a mettere in piedi una macchina perversa di dimensioni gigantesche.
Il problema è spezzare questa catena di irresponsabilità collettiva; bisogna ricostruire un legame fra ciò che facciamo e le conseguenze dei nostri gesti quotidiani perchè finchè questi effetti si perdono in una lunghissima distanza fisica e psicologica i "Nimbys" (Not in my backyard - no nel cortile di casa mia) avranno sempre il sopravvento.
Il problema è che oggi la politica (di qualsiasi schieramento) sostiene solo i Nimbys... Gli altri sono soli e additati come dei guastafeste, dei romantici, dei buffoni...