mercoledì 29 aprile 2009

The tragedy of outsourcing in Italy

In this blog often I have rebuked italian politicians for their unwillingness and incapability to share those sacrifices many common people are suffering (not all actually...) as consequence of the current economic crisis and recession in terms of family budgets' reduction, unemployment, worsening in job conditions, poverty, etc...

To this phenomenon of unfair sacrifices' distribution - according to which someone pays the expansive bill for someone else who keeps on enjoying his luxury life as usual - the continuing enduring of the perverse use of outsourcing in Public Administration, Agencies and Insitutions in Italy has to be added.

The massive and unjustified use of external consultants' support should be considered as an indicator of inefficiency for the involved public organizations and a manifestation of the fact that a Public Institution is considered and managed as a private property.

In 2007 these often useless consultancies have costed to the italian state budget at least 2.5 bls € and no government (both right and left wings) has demonstrated a real intention to block this praxis.

Many inquiries have confirmed that these false external consultancies often hide subordinate jobs or a system to grant an exchange of favours. Just few italian politicians, often not supported by their respective parties, have tried to denounce these facts.

Despite the current difficult economic situation, there are no signs of law measures by the present government and virtuous behaviours in public adminstrations yet...



La tragedia delle "consulenze".

In questo blog ho spesso rimproverato alla classe politica nostrana , a tutti i livelli, di non condividere i sacrifici che molti nostri concittadini (non tutti per la verità...) stanno sopportando a seguito della recessione generale in termini di contrazione del potere d'acquisto, perdita del posto di lavoro, ulteriore precarizzazione, ricatti, miseria...

A questo fenomeno di ingiusta distrubuzione dei sacrifici secondo il quale alcuni pagano il conto salato per altri che continuano a festeggiare come se nulla fosse si deve aggiungere la perdurante sopravvivenza del fenomeno delle "consulenze" nella Pubblica Amministrazione.

Il ricorso eccessivo ed ingiustificato al supporto di consulenze esterne dovrebbe essere un indicatore di inefficienza dell'organizzazione che vi ricorre ed una manifestazione, quando ciò avviene senza freni ed impunità (nonostante i continui richiami e le sanzioni della Corte dei Conti) di come Enti ed Istituzioni Pubbliche siano gestiti come una proprietà privata dai propri vertici dirigenziali.

La questione delle consulenze si delinea come un universo multilivellare e sfaccettato che un puntuale editoriale di Rocco Tritto su "Il Foglietto" dell'USI RdB Ricerca ha saputo ben descrivere nelle sue implicazioni e che condivido di seguito con voi.
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"Si succedono i governi, cambiano i ministri della Funzione pubblica, ma l’andazzo è sempre lo stesso in materia di consulenze nella pubblica amministrazione. Il ricorso sfrenato agli incarichi esterni, dalle dubbie se non inconsistenti motivazioni, non trova freno, neppure dopo qualche esemplare sentenza emessa dalla Corte dei conti che ha condannato in via definitiva alcuni amministratori a rifondere ingenti somme all’erario. A farne le spese non è solo il contribuente,ma anche il lavoratore dipendente il quale si vede “sostituito” nelle sue funzioni o mansioni da un “esterno” che, a volte, ne sa molto meno di lui che deve anche subire l’onta di essere definito “fannullone”. Eppure, tutti sembrano essere d’accordo sul fatto che il ricorso alle “risorse” esterne deve essere un evento eccezionale e straordinario e, in quanto tale, da motivare congruamente. Nella realtà, se ne fa un uso sconsiderato. A volte, per simulare illecitamente veri e propri rapporti di lavoro subordinati, spesso anche per elargire favori, senza alcun ritorno per l’ente.Una consuetudine tutta italiana, ben recepita da tutte le forze politiche, contrastata quasi sempre a titolo personale da rarefatti politici fuori dal coro o, meglio, “fuori moda”, che si battono con grande coraggio e che, poi, sono quelli che effettuano le segnalazioni alla Corte dei conti per i provvedimenti di rito. Neppure il momento di grande crisi, come è quello che il Paese sta vivendo, ha spinto il governo a mettere un freno a una deplorevole moda che nel 2007 è costata alle casse dello Stato 2,5 miliardi di euro. In compenso, i nomi dei consulenti sono consultabili on line. E se qualcuno li va a spulciare rischia di provocare le ire dell’ente che li ha pubblicati".

martedì 28 aprile 2009

Swine Flu and Financial Markets

Swine Flu is surely a severe world emergency causing a number of victims and infected people increasing everyday; but it is likely to be a good business. It is better not to forget it...

While we are impressed and scared just watching TV or dealing with a dish of sausages, financial markets are not wasting time. Some sectors are falling (i.e. airlines or hotel groups) but pharmaceutical companies are jumping: Tamiflu, produced by the Swiss company Roche, will be used for swine flu and this info contributed to soar the company. Similar positive trends for Glaxosmithkline, owner of Relenza (a drug used to cure influenza) and Sanofi-Aventis: both companies, operating in the sector of vaccines' production, are hoping to highly increase their respective business on the base of their mid-term capability to develop a specific vaccine.

It is true that "business is business": yet it is rather disgusting to see that there is always someone ready to make money (a lot of money), with a discrete cynicism, thanks to epidemic deseases. But this is the ethics' domain; this is not business...

That's the market! Why are you wondering?

La Febbre Suina e le Borse

La Febbre Suina, oltre ad essere un'emergenza sanitaria mondiale con un numero di vittime e contagi sempre crescente, è anche un business. E' sempre bene non dimenticarlo.

Mentre siamo tutti impauriti davanti alla TV e davanti ad un piatto di salsicce, il mercato finanziario non sta di certo con le mani in mano. Alcuni settori hanno subito forti contrazioni (ad es. compagnie aeree), ma il settore farmaceutico sta macinando utili: dato che il Tamiflu, prodotto dalla casa svizzera Roche, si sarebbe rivelato efficace per la cura dell'influenza suina, questa informazione ha spinto al rialzo le quotazioni delle relative azioni. Stessi trend molto favorevoli per Glaxosmithkline, proprietaria di Relenza (un farmaco impiegato contro l'influenza) e Sanofi-Aventis che, operando entrambe nel settore dei vaccini, sperano di incrementare novelmente gli utili sulla base delle loro capacità nel medio periodo di mettere a punto dei vaccini specifici.


E' vero che gli affari sono affari; ma è sempre un po' sgradevole vedere che c'è sempre qualcuno che riesce a fare soldi (tanti soldi), con una discreta dose di cinismo, grazie alle epidemie...

E' il mercato, di che ti meravigli?

lunedì 27 aprile 2009

...and last but not least "The Swine Flu"!

Panic is spreading everywhere in the world for the effects of a swine flu virus starting from Mexico where more than 100 people died for it.

Mass media are diffusing very alarming news but rarely it is possible to understand exactly what this swine flu really is. It is thus important to have correct health info and in the same time to be aware of the dynamics of the risk and fear society which we live in...

Swine flu is a viral desease quite common in pigs and in people having regular contact with them. (A/H1N1) But perhaphs virus' characteristics might be altered causing a new (and poorly understood) kind of H1N1 virus.

In Italy, the Ministry for public health has prepared and diffused the following document (in italian) to describe the virus' features and desease's characteristics and some FAQs

Other info (in italian):
speciale ANSA: tutto sul virus
Comunicato Coldiretti importazioni carni suine dal Messico
Comunicato CIA

Info in English
Swine Influenza

We should pay a particular attention to this topic because, after BSE and avian flu, it highlights the dramatic globalization of complex issues however related to livestock production, nutrition, food and health.

It is important in the same time that an adequate labelling system, describing meat' s origin and history, will be applied also for pig meat as in the case of bovine an poultry meat. It Italy we always need an emergency to obtain the respect of a rather obvious right that's the consumers' health as in the case of BSE or avian flu.

Paradoxically, this is the only positive aspect of the entire issue: we are thus waiting for further catastrophes to obtain the respect of this right for other types of meat and for fish (about which we don't know anything...)

E adesso arriva la Febbre Suina!

Si sta propagando in tutto il mondo il panico per gli effetti della febbre suina scoppiata in Messico, dove al momento avrebbe provocato la morte di 103 persone.

I media ci stanno bombardando di notizie molto allarmanti ma raramente spiegano di cosa si tratti.
Cerchiamo quindi di capirci almeno qualcosa riflettendo parallelamente sulle dinamiche della società del rischio e della paura diffusa dentro la quale siamo immersi...


La febbre suina è una malattia virale abbastanza comune fra i maiali.
Il Ministero della Salute ha diffuso questa scheda per spiegare le caratteristiche di questa malattia e fornire alcune risposte alle domande più frequenti.

Altre informazioni:
speciale ANSA: tutto sul virus
Comunicato Coldiretti importazioni carni suine dal Messico
Comunicato CIA

Vediamo di seguire quindi la questione che, dopo la BSE e l'influenza aviaria, ripropone in modo drammatico la globalizzazione di problematiche complesse connesse comunque ad attività zootecniche ed all'alimentazione visto che parliamo di maiali e non di pavoni.

Sarebbe quindi anche ora che per le carni suine possa essere applicata la tracciabilità: oggi infatti, a differenza del pollame e della carne bovina, la carne suina rimane anonima. Non sappiamo nulla sull'origine e la storia dell'animale. Ogni volta è necessaria un'emergenza catastrofica per ottenere il rispetto di un diritto ovvio ovvero la tutela della salute dei consumatori come appunto avvenuto con la BSE e la carne bovina e l'influenza aviaria per la carne di pollo.

Come si vede anche dai comunicati stampa delle varie associazioni di categoria, alla fine viene fuori l'unico paradossale aspetto positivo di tutta questa vicenda: forse, finalmente, avremo la tracciabilità anche per le carni suine.

Aspettiamo quindi altre epidemie per le altre carni e magari pure per il pesce di cui non si sa mai nulla.

venerdì 24 aprile 2009

Renewable Energy from Agriculture: the perspectives in Italy

Yesterday the International Forum "Tomorrow Energy", organized by Coldiretti - an Italian Agricultural Organization- has been held in Venice.

During the meeting, a report has been presented according to which energy production from renewable agricultural sources should triplicate in Italy in the next decade with the creation of about 100.000 jobs. According to this report renewable energy from agriculture should achieve the 8% on the total, compared to the present 2%, in 2020 with an amount of 15,5 millions tons oil equivalent.

The main contribution (70%) should derive from wood biomasses, crop and food residues and livestock wates. 20% should derive from biofuel and 10% from solar, wind and hydro energy.

These data has been calculated also on the base of the directions and strategies defined by the Agricultural Ministers during the agricultural G8 meeting in Treviso (Italy). During this meeting agricultural ministers have expressed their intention to give more space and role to the production of renewable energy from agriculture with better links between energy sector and agricultural activities.

The report presented in Venice has, among others, highlighted the critical role of short distances in the production of energy from agriculture in order to limit emissions during transportation of biomass and to hamper the diffusion of unsustainable activities of large energy plants through deforestation, substitution of food production etc.

The general hope is that in Italy in this field finally the time gap can be filled and quickly a green energy sector will find adequate space and development opportunity.

Energia Rinnovabile in Agricoltura: quali prospettive?

Si è tenuto ieri a Venezia il forum Internazionale "L'Energia di Domani" organizzato da Coldiretti.

Coldiretti, durante questo meeting, ha presentato uno studio secondo il quale la produzione di energia rinnovabile originata dalle attività agricole in Italia dovrebbe triplicare nei prossimi dieci anni con la creazione, anche nell'indotto, di circa centomila posti di lavoro. Secondo questo studio il ruolo delle rinnovabili agricole italiane dovrebbe passare dall'attuale 2% all'8% nel 2020 per un totale di 15,5 milioni di tonnellate petrolio equivalente (MTEP) prodotte.

Il contributo maggiore (70%) di questa quota dovrebbe provenire dalle biomasse di orgine legnosa, dalle colture erbacee, dai residui agroalimentari e dai reflui degIi allevamenti. Il 20% potrebbe essere il contributo dei biocarburanti ed un 10% dal solare, eolico ed idroelettrico.

Questi dati sono stati formulati anche sulla base degli impegni e degli orientamenti che i Ministri agricoli degli otto Paesi piu' sviluppati hanno definito al G8 agricolo di Treviso. In quella sede è stata chiaramente espressa la volontà di dare maggiore impulso alla produzione di energia rinnovabile da biomasse con migliori connessioni fra il settore energetico e la produzione agricola,

La coldiretti ha rilevato che una sostanziale incentivazione alla produzione di energia da biomasse è connessa al decreto attuativo del cosiddetto collegato alla finanziaria 2007 (legge 29 novembre 2007, n. 222) che il Ministero delle Politiche Agricole sta per emanare per organizzare il sistema di finanziamenti espressamente destinati alla produzione di energia elettrica da biomasse agricole e forestali.

Il provvedimento riguarda, in particolare, specifici incentivi (una tariffa omnicomprensiva di 0,30 €/kW in "conto energia" e un moltiplicatore del valore dei certificati verdi di 1,8) per la produzione di energia da biomasse agricole all'interno di intese di filiera o di filiere corte (70 km di distanza tra luogo di produzione della biomassa e luogo di trasformazione energetica).

La coldiretti ha evindenziato in particolare l'importanza di questa "filiera corta" (70 km) in quanto criterio che garantisce la riduzione delle emissioni da trasporto che caratterizzano i grandi impianti alimentati con biomassa importata e ottenuta in modo non sostenibile (deforestazione, sostituzione di coltivazioni a fini alimentari, ecc.).

Speriamo che si riesca a recuperare il tempo perduto e che finalmente in Italia si possa addivenire alla nascita di un vero settore energetico verde...

giovedì 23 aprile 2009

"Zero Resistance" and "Biutiful Cauntri"

Yesterday, maybe in occasion of the Earth Day 2009, Sky Television has programmed the movie "Biutiful Cauntri". This movie describes the situation of the mismanagement of wastes in Campania Region which has been transformed, thanks to the collusions between Mafia, criminal entrepreneurs and politicians, into a giant abusive dump for all Italy.

I don't want to discuss the problem of waste management even if it is always better to remind the situation in Campania: nobody's talking about it anymore: why? Maybe has the waste emergency been solved? I don't think so. In Italy emergencies are as such only in mass-media terms: emergencies appear and disappear, they are turned on and turned off according to precise goals: this has been the case of wild dogs, rapes, romanians, etc.

The most disturbing thing for me while watching this film has been the realization of how much our lives really are worth in political terms in Italy: nothing. Italy has become a "Zero-Resistance" country where just a little is enough to make all of us disposed to do anything: where it is possible to slowly kill by cancer thousand of people in the general indifference and silence.

Just a few coins and "le jeux sont fait"! Lives of entire families are cancelled all at once with a signature, with an exchange of favours, with a transfer of a briefcase...

This has really disturbed and offended me while watching this movie: we, common people, powerless people, exist only to put a cross over the right name for elections (possibly a top model or a beautiful dancer...). After that we return to be "nothing" and, as in a silent and subtle Holocaust, we are pushed on our cattle cars where children are stuffed with junk food, we are convinced to buy no-use stuff, we are cheated with coloured lights and reality shows, our lives are poisoned and we are forced to buy the medicines to cure the deseases we have choosen to suffer...

Thereafter, we disappear in the black smoke of a chimney of a never ending cremator fuelled by the lives of millions deceived people...

As we have never existed.

This is what I have seen in this movie...

"Resistenza Zero" e Biutiful Cauntri

Ieri, forse in occasione dell'Earth Day 2009, è andato in onda su Sky iil film "Biutiful Cauntri". Il film descrive la situazione della malagestione dei rifiuti in Campania che è stata resa, grazie alle connessioni fra malavita organizzata, imprenditori senza scrupoli e politici criminali, un'unica grande discarica abusiva per tutta l'Italia.

Non voglio entrare nel merito del problema della gestione dei rifiuti anche se è sempre bene parlare della situazione in Campania: non se ne parla più, perchè? Perchè è tutto risolto? Ne dubito fortemente. Le emergenze in Italia sono emergenze mediatiche che appaiono e scompaiono, si accendono e si spengono secondo delle finalità ben precise: vedasi il caso dei cani randagi, gli sturpi, i rumeni, ecc...

La cosa che mi ha disturbato fortemente di questo film è quanto poco valga la nostra vita in termini politici: siamo diventati un Paese a "resistenza zero" in cui basta veramente poco per farci fare qualsiasi cosa: in cui è quindi possibile uccidere lentamente migliaia di persone di cancro nell'indifferenza e nel disinteresse generale.

Basta un piatto di lenticchie e via! Le vite di intere famiglie sono cancellate con un tratto di penna, con uno scambio di favori, con un passaggio di valigette...

Questo mi ha veramente disturbato e indignato nel vedere questo film: noi, gente comune, i senza potere, esistiamo solo per apporre una croce sul nome giusto durante le elezioni (magari una modella o una ballerina). Poi scompariamo completamente dall'orizzonte e, come in un Olocausto silenzioso e subdolo, veniamo fatti salire sui nostri carri bestiame dove rimpinzano i bambini di merendine, ci convincono a comprare cose di cui non abbiamo bisogno, ci ingannano con le luci colorate e le ballerine, ci avvelenano la vita in tutti i modi e ci vendono pure le medicine per guarire dagli stessi mali che ci siamo provocati da soli...

E poi scompariamo nel fumo nero di un comignolo di un forno che non si spegne mai alimentato da milioni di poveri illusi...

Come se non fossimo mai esistiti.

Questo ho visto in questo film...


mercoledì 22 aprile 2009

Earth Day 2009: a good initiative but...

Today the Earth Day 2009 is celebrated worldwide to make public opinion, politicians and economic agents more aware about the critical environmental condition of our planet.

There are many initiatives everywhere: in Italy the great concert in Rome is focussing major attention but even in small towns and villages many manifestations and events are scheduled often involving schools and children usually more sensitive to envrionmental issues.

Focuses of the Earth Day 2009 are in particular:
  • a zero-emission future
  • massive shift toward renewable energy
  • development of a new economy based on sustainabiliy
More info about the Earth day 2009 can be found here
Info about the Earth Day network can be found here

These initiatives are extremely interesting, positive and useful, but...

But...

What I notice around me is still quite discouraging.

I've got to say that through the blogs I usually see everyday I have found so many people showing everyday great committment and efforts on many levels: enviromental, social, economic, educational levels. Probably without their efforts and committment our present, in particular here in Italy, might be definitively worse.

My impression is that, after the today's celebrations, tomorrow everything will turn as usual with the usual cynicism and indifference. I'm not talking about politics because our politicians are worried about environmental issues only during voting campaigns: after that environment is forgotten in order not to irritate the susceptibility of certain powerful elites. Environment has not a political power but rather an ethic power and our politicians look at ethics as a ballast.

I'm particularly worried about the cynicism of common people based on the "not in my backyard" principle. Today we all express our best intentions but tomorrow everything will be the same as usual.

Earth environmental conditions are surely determined by severe pollution causes (industries, fires, chemical agriculture, energy, etc.) but also in everyday common small praxes and habits the problem may be hidden.

What will remain of the Earth Day 2009 tomorrow for those going to the supermarket with a no-use and giant SUV consuming oil and polluting as an aircraft carrier?
What will remain of the Earth Day 2009 tomorrow for those going for picnics in woods or in the countryside leaving behind them only dumps?
What will remain of the Earth Day 2009 tomorrow for many local politicians, always regularly rewarded at every poll, selling our territories to speculators continuosly degrading local environmental resources?
What will remain of the Earth Day 2009 tomorrow ...?
What will remain of the Earth Day 2009 tomorrow ...?

After the hypocrisy we can show today, maybe we should think about the fact that the Earth Day begins today but it will continue tomorrow for other 364 days.

Everyday is an Earth Day.

Do not forget it...


Earth day 2009: bella iniziativa, però...

Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata della Terra - Earth Day 2009 - per sensibilizzare l'attenzione dell'opinione pubblica, del mondo economico e politico sulle critiche condizioni ambientali del nostro pianeta.

Le iniziative sono numerosissime praticamente ovunque: da segnalare in particolare il concerto gratuito che si terrà oggi a Roma a Piazza del Popolo, ma praticamente anche in molti piccoli centri si svolgono manifestazioni ed eventi che spesso vedono coinvolte le scuole ed i ragazzi, come sempre i più sensibili alle tematiche ambientali.

I principi ispiratori della giornata Earth Day 2009 sono in particolare:
  • futuro a zero emissioni
  • passaggio massiccio alle energie rinnovabili
  • sviluppo di una nuova economia sulla base della sostenibilità
Ulteriori info sull'Earth day 2009 possono essere reperite qui
Info sull'Earth Day network possono essere reperite qui

Tutte queste iniziative sono veramente molto utili ed encomiabili però...

Quello che noto intorno a me è spesso piuttosto scoraggiante.

Devo dire che attraverso i tanti blog che ho occasione di visionare ho trovato tante persone che dimostrano quotidianamente un grande impegno su tanti fronti: ambientale, sociale, economico, educativo... Probabilmente senza l'impegno ed il senso critico di tutte queste persone il nostro presente, in particolare qui in Italia, sarebbe decisamente più grigio.

La mia impressione è che però, spenti i fuochi d'artificio di questa giornata, domani torneremo al solito cinismo e menefreghismo. Non sto riferendomi alla politica, perchè i politici si preoccupano dell'ambiente solo in campagna elettorale per poi mettere tutto da parte per non urtare la suscettibilità dei cosiddetti poteri forti. L'ambiente non alimenta un potere politicamente forte, quanto semmai eticamente forte: e la nostra politica vede l'etica come una zavorra...

Quello che mi preoccupa di più è il cinismo della gente comune che si ispira al principio del "not in my backyard". Oggi quindi tiriamo fuori tutte le nostre buone intenzioni e quel buonismo che connota in particolare gli italiani, ma da domani mattina tutto tornerà come prima.

Cosa resterà dell'Earth Day 2009 domani per la signora che va a fare la spesa al supermercato con un inutile e gigantesco SUV che consuma ed inquina come una portaerei?
Cosa resterà dell'Earth Day 2009 domani per coloro che vanno a fare le scampagnate nei nostri boschi e li trasformano in una discarica?
Cosa resterà dell'Earth Day 2009 domani per tanti amministratori locali, che vengono puntualmente premiati alle elezioni, che svendono i nostri territori alle lobbies dei palazzinari e degli speculatori con un continuo degrado delle risorse ambientali locali?
Cosa resterà dell'Earth Day 2009 domani ...?
Cosa resterà dell'Earth Day 2009 domani ...?

Al di là delle ipocrisie che possiamo sfoderare oggi, forse dovremmo riflettere sul fatto che l'Earth Day comincia oggi e prosegue per altri 364 giorni.

Tutti i giorni sono un Earth Day.

Cerchiamo allora di non dimenticarlo...

lunedì 20 aprile 2009

Earthquake and Rural Landscape

Rural landscape represents an important resource for Italy (i.e. tourism) whose inefficient management arrives to the public opinion's attention only in presence of catastrophes: the last one for the earthquake in Abruzzo region. When everything is OK nobody cares about the degradation of this important public good but when something dramatic happens, than polemics take off which slowly are turned off till the return to the usual oblivion...

This mismanagement often results from an enormous number of uncoordinated interventions which continously trasform and disfigure landascape with severe impacts under multiple points of view (social, environmental, economic). Quality of rural landscape is thus a cruel indicator of the quality of a culture of local territory and a collective sensibility toward this essential public good.

All this is finally translated into agricultural activities' abandonement, depopulation, weakness of the rural social-economic system, a no-rule building development rarely adequate to rural environment, de-industrialization, soil and water pollution, forests' fires, etc.

In Italy at present we have produced perhaps the ugliest rural landscape among the industrialized countries. A scarce environmental culture, both a public opinion and political level, is at the base of that indifference accompanying this progressive erosion which hampers the understanding of the deep link between landscape and quality of life at local level.

The reconstruction of a culture of landscape and territory is therefore an urgent need even before the reconstruction and recovery of the territory and landcape itself: otherwise we will face further disasters, devastations and systemic destructions of environmental, cultural, economic resources and human know how. And this perspective should be considered valid also for the case of the last earthquake.

A tool which may provide useful contributions within this perspective may be represented by the survey made by the Italian Ministry of Agriculture about the quality of the italian rural landscape with the creation of a related catalogue. This report provides sometimes some discouraging conclusions but it constitutes however an important discussion base to nuorish a direct sense of responsibility in local communities and political institutions.

More info and a synthesis of the report and the list of the areas involved in the survey (in italian) can be found here.

Terremoto e Paesaggio Rurale


Il paesaggio rurale rappresenta una ricchezza importante per il nostro Paese la cui gestione inefficiente arriva alla ribalta dell'opinione pubblica solo in presenza di catastrofi: non da ultimo il recente terremoto in Abruzzo. Quando tutto va bene nessuno si preoccupa più di tanto del degrado di questo importante bene pubblico, ma quando succede qualcosa di grave allora scattano le polemiche che lentamente si spengono fino al ritorno al consueto oblio...

Questa malagestione è spesso il risultato di un numero enorme di interventi scoordinati che trasformano e deturpano continuamente il paesaggio con effetti molto gravi sotto molteplici punti di vista (sociale, ambientale, economico).
La qualità del paesaggio rurale è infatti un indicatore crudele della qualità della cultura del territorio e di una sensibilità collettiva nei confronti di questo prezioso bene pubblico.

Il tutto si traduce infatti in abbandono delle attività agricole, spopolamento, debolezza del sistema socio-economico rurale, uno sviluppo edilizio senza criteri raramente appropriati all’ambiente rurale, mostri edilizi, la deindustrializzazione, l’inquinamento dei suoli e dei corsi d’acqua, gli incendi boschivi, ecc…

Quello che oggi abbiamo in Italia è forse uno dei più brutti paesaggi rurali tra quelli dei paesi industrializzati. Una scarsa cultura e alfabetizzazione ambientale, a livello sia di opinione pubblica che delle istituzioni locali, regionali e nazionali, sono alla base di quella noncuranza che accompagna questa progressiva erosione che impedisce la comprensione del profondo legame tra paesaggio e qualità della vita a livello locale.


Bisogna urgentemente ricostruire la cultura del paesaggio e del territorio ancor prima di mettere le mani nella ricostruzione e recupero del territorio e del paesaggio stessi: pena ulteriori disastri, devastazioni e distruzione sistematica di risorse ambientali, culturali, economiche e di competenze umane. Credo che questo principio dovrebbe essere valido anche per il caso delle aree terremotate dell'Abruzzo.


Uno strumento che può fornire utili contributi in questo senso è rappresentato dall'indagine condotta dal Mipaaf sulla qualità del paesaggio rurale italiano con la creazione di un catalogo sui paesaggi rurali di interesse storico. Il rapporto fornisce alcune conclusioni talvolta abbastanza scoraggianti; tuttavia rappresenta una base importante per alimentare una responsabilità diretta delle comunità locali e degli amministratori pubblici.


La sintesi del Catalogo sui paesaggi rurali e l'elenco delle aree censite possono essere visualizzate qui.

venerdì 17 aprile 2009

Again on Transition Movement...

I hope to do something useful trying to diffuse and share a document titled
"Chi Siamo e Cosa Facciamo/Who we are and what we do" of the italian section of Transition Movement Transition Italia.

This is avery interesting document clearly explaining the articulation, scopes, mission and principles of this important international movement at present actively engaged, both in theoretic and practical way, to define and implement really innovative and sustainable development processes (in economic, social and environmental terms).

In particular I would like to highlight the positive work and committment of the italian group.

The italian version of this document can be found here.
An english lightly edited version can be found here.

Ancora sulla Transizione...


Spero di fare una cosa utile cercando di far circolare e diffondere nel modo più ampio possibile il documento titolato "Chi Siamo e Cosa Facciamo" del movimento Transition Italia recentemente tradotto in lingua italiana.

Si tratta di un documento molto interessante che spiega in modo semplice e chiaro le finalità, l'articolazione, gli scopi ed i principi ispiratori di questo importante movimento internazionale che si sta impegnando fattivamente sia sul fronte teorico che su quello pratico per la realizzazione di processi di sviluppo effettivamente innovativi e sostenibili.

Per tutto questo ritengo che l'impegno del gruppo italiano di Transition Italia debba essere adeguatamente riconosciuto.

Il documento nella versione italiana può essere scaricato qui.

giovedì 16 aprile 2009

Earthquake in Abruzzo: data and imagines of the soil deformation

The Institute for the Electro-Magnetic Detection of the Environment of the National Research Council of Italy has calculated the soil deformation, over a 650 kmq area in Abruzzo, resulting by the recent earthquake.

The deformation in the earth crust is about 28mm ranging along a fracture line of 15 km.

More details can be found here.
The imagine of the deformation can be found here.

Terremoto: le immagini e i dati della deformazione del terreno

L’ Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente (Irea) del Cnr ha calcolato la deformazione del terreno, su una superficie di circa 650 kmq, a seguito del terremoto in Abruzzo.

La deformazione della crosta terrestre sarebbe di circa 28 mm che si estende su una linea di frattura di 15 km.

Ulteriori dettagli sono descritti nella nota visualizzabile qui.
L'immagine della deformazione è visualizzabile qui.

mercoledì 15 aprile 2009

Toward a post-industrial Agriculture


The web site "Transition Italia" has recently diffused in Italy the document “The Food and Farming Transition - Toward a Post Carbon Food System.

This document has been written by the Post Carbon Institute and it contains many important discussion topics and useful proposals for the achievement of a real sustainable agriculture.

I think that many relevant issues described in this report are related to the contribution everyone of us can give through our life and consumption styles (consuming less, better and locally) and to the possibility to involve directly local administrations in the activation of real and effective processes of change.

I believe also that this important report should be adequately diffused in order to open a wide discussion and to stimulate the realization and co-sharing of good praxes and positive examples.

Per un'agricoltura post-industriale


Sul sito di "Transition Italia" è stato inserito il documento “The Food and Farming Transition - Toward a Post Carbon Food System.

Il documento (il testo è in inglese) è stato realizzato dal Post Carbon Institute e presenta numerosi spunti di riflessione e proposte utili al conseguimento di un'agricoltura che possa tornare ad essere realmente sostenibile.

Credo che la parte più interessante riguardi quello che tutti noi concretamente possiamo fare con i nostri stili di vita e di consumo (consumare meno e meglio e soprattutto localmente) e la possibilità di coinvolgere le piccole amministrazioni locali per attivare dei reali ed effettivi processi di cambiamento.

Penso inoltre che sia importante che questo lavoro possa essere adeguatamente diffuso per poter aprire un confronto su questi argomenti e poter stimolare l'attivazione di buone prassi.




martedì 14 aprile 2009

With a Little Help...


Also a little village may provide a contribution to support rescue actions for the communities involved by the earthquake in Abruzzo.

I have considered very interesting the initiative promoted by our community to give a help in the areas invested by the earthquake. This initiative consists in the construction of a small medical point in a village hit by the earthquake in Abruzzo to provide rapid medical assistance. This initiative is accompanied also by a fund raising which has been activated very quickly.

It is possible to see this initiative in this video (in italian).

Maybe this is a very small contribution but I believe that it has great importance for the wide general mobilization it has implied: everyone has given his own sincere contribution through practical and financial support.

Well done...

Un Piccolo Aiuto...


Anche un piccolo paese può dare il proprio contributo a sostenere le attività di soccorso per le comunità colpite dal terremoto in Abruzzo.

Mi è sembrata degna di nota l'iniziativa presa dal nostro piccolo comune, con il suo Sindaco in testa, per dare una mano all'opera di assistenza e supporto nelle aree colpite dal sisma. Si tratta della realizzazione di un piccolo ambulatorio medico da attivare in un borgo rurale colpito dal terremoto al fine di poter fornire assistenza medica ai cittadini di questo paese abruzzese. L'iniziativa è sostenuta anche da una raccolta fondi che è stata attivata da subito.

E' possibile visualizzare qui un video che spiega la natura ed il senso di questa iniziativa.

Forse si tratterà di una piccola cosa, ma credo che abbia una grande importanza per la grande mobilitazione generale che ci cela dietro questa iniziativa: tutti hanno voluto dare sinceramente il proprio contributo.

Ben fatto...

giovedì 9 aprile 2009

Earthquake and Polemics

Great polemics has been provoked by the fact that many, too many recent and modern buildings collapsed as houses of cards for the hit of the earthquake in Abruzzo. In particular I have been very impressed for the collapse of the students' residence and the critical damages at the Hospital in L'Aquila.

The main risk we have in Italy now is the usual problem of the italian emergencies. This unlucky country has the capability to develop a real "emergency's economy" with entire economic sectors which prosper over accidents and catastrophes also preparing the conditions for new emergencies for future business.

The great flow of Euros from government and EU budgets which are converging in Abruzzo will act as a lubricant for these economic sectors and for the related political references: a real godsend to oil the gears of bribes, favouritism and partiality.

We free people have the duty to hamper and denounce this impeding that entire sectors of local communities will be trapped in these mechanisms.

The worst desease Italy suffers is amnesia: after a very short time, the real causes which have provoked so many deaths, as usual common people as we are, will be forgotten. An earthquake doesn't kill anyone per sé: the impacts of an earthquake are more or less aggravated by human errors and incapabilities. Due to this (culpable or criminal) incapabilities even a modest earthquake may become a catastrophic event causing thousands of victims.

As usual, very shortly, everything will be as before and probably cities and villages now destroyed will be reconstructed as before maximizing profits and reducing as possible costs.

As usual. As usual.

Public health, infrastructures, public buildings, public services... Till when will be able to tollerate that someone as usual will get richer and richer on our skin?

When finally do we recover from this desease?


Terremoto e Polemiche


Un mare di polemiche ha sollevato il fatto che tanti, troppi edifici recenti sono crollati come castelli di carte sotto l'urto del terremoto in Abruzzo. In particolare ha suscitato in me molta rabbia il crollo della casa dello studente e le lesioni gravi all'ospedale de L'Aquila.

Il rischio che corriamo oggi è il solito problema delle emergenze italiane. Questo sfortunato Paese ha la capacità di sviluppare una vera e propria "economia dell'emergenza" con interi settori economici che prosperano sulle disgrazie e le preparano per il futuro in attesa di nuovo business.

I milioni di Euro che stanno piovendo in Abruzzo saranno un lubrificante essenziale per questi settori economici ed i relativi referenti politici: una vera manna per oliare gli ingranaggi del clientelismo e del favoritismo anche in vista delle prossime elezioni. Ed è proprio questo che tutti noi, cittadini liberi, dobbiamo impedire e denunciare anche sottraendoci a queste logiche perverse.

Il male più grave del nostro Paese è l'amnesia: fra poco le vere cause che hanno provocato tutti questi morti, che come al solito si tratta di gente comune come tutti noi, saranno dimenticate. Un terremoto di per sè non uccide nessuno: è la più o meno marcata imperizia umana che rende più o meno grave l'impatto di un terremoto. Per questa imperizia (colpevole o dolosa) anche un debole terremoto può divenire una catastrofe.

Come sempre, a breve, tutto tornerà come prima e si ricostruirà come prima massimizzando i profitti e riducendo i costi. Come sempre. Come sempre.

Sanità, infrastrutture, edilizia pubblica, servizi pubblici... Fino a quando tollereremo che "i soliti ignoti" si arricchiscano sulla pelle di tutti?

Quando guariremo finalmente da questa maledetta amnesia?


martedì 7 aprile 2009

"Rural Impressions" about the Earthquake


I have been very impressed by the large number of victims caused by the recent earthquake in Abruzzo Region: at present about 175. I have been very impressed by the imagines of destruction, the sorrow of victims' parents and relatives, the confusion of local people...

Yet, there is something has impressed me more. The quasi total destruction of many small rural villages.

I live in a small rural village in Central Italy quite similar to those involved by the earthquake.
Like the villages destroyed yesterday in Abruzzo, also the village where I live is an old medieval village built over a rock protuberance composed of an intricate network of narrow lanes and small squares surrounded by old houses made of stones. Many buildings have been built in XI and XII century.

These houses are made only of stones: they are leaning on each other clung to the rocks sheer on a deep ravine. Here about 90% of the villages are build in this way; old villages made of stones and wood clung to the mountains.



So I wonder: how much Rural Italy has been build of stones like the villages in Abruzzo? How many new houses have been built in this way without respecting anti-earthquake norms? How many other rural villages will be destroyed in the next earthquake while families are sleeping?

Recently Italian government proposed a law to allow people to freely enlarge houses for 20% or 30% in case of complete reconstruction. So I suggest: instead of this useless permission, why not to destine adequate resources and incentives to (re)build italian rural villages on anti-earthquake bases?

Any suggestion is welcome.

Impressioni "rurali" sul terremoto


Sono rimasto molto colpito dal gran numero di vittime che questo terremoto ha causato: finora circa 175. Mi hanno impressionato le immagini di distruzione, il dolore dei parenti delle vittime, lo smarrimento della popolazione...

C'è però qualcosa che mi ha impressionato particolarmente. La distruzione quasi completa di tanti piccoli borghi rurali.

Vivo in un piccolo Paese del Centro-Italia, non molto dissimile da quelli investiti dal terremoto. Come quelli abruzzesi distrutti ieri, anche questo è un antico borgo medievale costruito su uno sperone di roccia, composto da un intricato sistema di vicoli stretti e piccole piazze circondate da antiche case fatte di pietra. Molti degli edifici del borgo vecchio risalgono al XI o al XII secolo.

Sono case fatte di sassi, appoggiate l'una all'altra abbarbicate sulla roccia a strapiombo su una forra. E da queste parti il 90% dei borghi è costruito in questo modo; vecchi paesi fatti di sassi e legno arrampicati sui monti.



La mia domanda è quindi questa: quanta Italia rurale è fatta di sassi come i piccoli borghi dell'Abruzzo? Quante case meno antiche e moderne sono sempre fatte di sassi e comunque senza il rispetto delle norme di costruzione anti-sismiche? Quanti altri paesi e paesini dovranno essere rasi al suolo al prossimo terremoto mentre intere famiglie stanno dormendo?


Per questo motivo, voglio lanciare una proposta-provocazione: perchè, invece di consentire l'ampliamento di ville e villette del 20% o del 30% in caso di ricostruzione, non si mettono a disposizione risorse vere per (ri)costruire le case dei centri rurali con criteri antisismici?

Ogni commento è il benvenuto.

lunedì 6 aprile 2009

Earthquake in Central Italy

An earthquake has invested this morning around at 3.35 a.m. the city of L'Aquila (Abruzzo Region central Italy) and the villages in the surrounding.

Many victims have been reported.

Here, in central Italy, the earthquake has been clearly perceived.

From all the cities and villages people and local administrations are organizing rescue interventions and initiative to contribute to provide concrete aid to the communities involved by this tragedy.

We all remain in contact to follow the continuing evolving situation.

Some videos of the current situation can be found here.

Terremoto in Abruzzo

Una forte scossa di terremoto ha colpito questa mattina intorno alle 3.35 la città ed i dintorni de L'Aquila (Abruzzo).

Molte sono le vittime.

Qui, in tutto il centro Italia, la scossa è stata chiaramente percepita.

Da tutte le città ci si sta mobilitando per organizzare i soccorsi e per contribuire a dare il proprio aiuto alle comunità colpite dal sisma.

Rimaniamo in attesa degli sviluppi della situazione.

Alcune immagini della situazione possono essere visualizzate qui.

venerdì 3 aprile 2009

Something we can do: 26 useful suggestions...


I'm watching in TV the developments in London for the G20 as probably many other people do: in the meantime I've found this list of useful suggestions cited in the italian site "Decrescita-Degrowth". This list has been written by KATHY MCMAHON (Energy Bulletin) and suggests something we can concretely do everyday to improve our personal and our community quality of life.


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1. SET A GOAL TO CUT YOUR EXPENSES by some concrete number—10%, 20%, 30%, even 50%, and set up a plan to do it. Reducing costs is the fastest way to increase your income–faster than making more money.

2. LOOK AT CASH YOU ARE WASTING without enjoying its benefits, such as lights that get left on, computers that stay on day and night, “phantom loads,” like microwave clocks that use more energy than the microwave itself. If you get to know your electrical meter, and record the setting before and after you shut off those phantom loads, you’ll have concrete proof that you are saving money.

3. Set up a THREE TIER SYSTEM for purchases: a) necessities; b) conveniences; and c) other. Put everything you buy in one of these categories for a week, and examine the list. For example, if you buy clothing, you might have bought socks and new fancy shoes. While most people would put the socks under “a” or “b,” most of us would consider the fancy shoes “other” unless they are a necessity for work. The Great Spending Contraction has begun. Get far enough ahead of it, that you aren’t bit in the behind.

4. Consider BUYING FOOD IN ITS MOST BASIC FORM, and in bulk. For example, instead of buying Pancake mix, buy the flour, shortening, and leavening. This, alone, will not only improve your diet, but cost you a fraction of what the prepared mix would cost. Anything that the “Generals” prepare, (General Foods, General Mills, etc) they CHARGE YOU for the privilege.

5. SIMPLIFY. Examine each purchase, and ask yourself whether some other item would do the job equally well. Consumerism produces specialized products that increase demand. The more specialized, the easier it is to charge consumers a premium price for it. Shaving cream, instead of a good lathering soap. Window cleaner instead of vinegar. Do a bit of research and find out how your ancestors lived without most of the products under your sink or among your toiletries. Then, pare it down, and buy it in bulk.

6. SEEK OUT QUALITY. Seek out highly durable, long-lasting products that may cost more, but are well made and will last a long time. You may find out that the cheaper versions can’t be replaced easily, when they wear out. Buy now for the long term, and not on price alone. I’m finding better quality items being replaced by cheaply made products at the same price. Buy the quality stuff while you can still find it, and make sure it fits Tier A. (See #3)

7. Switch over to a CASH ECONOMY. Just do it. Start out deciding how much money you usually spend using credit cards and checks, and take out that amount in cash for a week, two weeks, a month. If you and your family members spend through it before that period is over, stay home and stop spending, until the next period starts. Consumer research has shown that moving to a cash economy, consumers spend on average 20-25% less than if they used a credit card. Use that research to benefit YOU. Get into the habit of using currency, not plastic.

8. GET THE ENTIRE FAMILY INVOLVED in cutting back Tier “B” and “C” spending. If you’ve set a goal of reducing expenses by 20%, make that across the board, and involve the kids. If this means cutting back on extra lessons, dances, mall trips, etc, give your children a say in which things are cut out or reduced. If you are sincere about your own cutbacks, your children will respect and adjust their expectations as well. If you say you are cutting back, but then buy something in the “C” category, you’ve lost your credibility and you’ll have a family mutiny on your hands. Discuss, as a family, all of your expenses based on these categories, and try to reach agreement, so there are no surprises.

9. Chart out your life travels in terms of MILES, instead of minutes, and then figure out how you can travel those miles in ways other than those using fossil fuel. When someone says “That’s 30 minutes away…” get used to asking “Is that walking, biking, or traveling by car?” It is a psychological shift that we all need to make.

10. Learn how to STAY HOME. It sounds funny to some, but for many people, “home” has become a “pit stop” to refuel (eat, sleep) before we head out again. Learning how to stay home might mean resolving the conflicts you have with your significant other. It might mean having higher expectations for better behavior from your children.

11. SLOW DOWN, relax more, and look for ways of improving your home surroundings. I don’t mean a new sofa. I’m talking about cleaning up that harrowing trip from one room to another because you keep tripping over the rug that sticks up, or putting up heavier curtains in the winter so the room stays warmer, or creating a better area to read, or listen to music, free of distractions. It might mean moving your most used kitchen utensils in a convenient place, so it’s easier to cook. Tell yourself “Home is where I’m going to be spending most of my time,” and check out your emotional reaction. If it’s panic or dread, try to figure out why, and do something about it.

12. “GET REAL” with the people you live with or love. Unfinished business, unspoken animosity, curt and angry exchanges not only make it unpleasant to be at home, it actually impacts your health. Bad marriages wreck good health. Come clean and own up to your own unhappiness, and try to own up to your contribution to the situation. The average troubled couple waits seven years before they seek out help, and often the problems by that point are well-entrenched. Try to fix it yourself, but if it doesn’t work, seek out a trained listener.

13. PUT YOUR KIDS TO WORK. Too many children have very little real “purpose” in family life, and this is a bizarre turn of events in the history of human-kind. If your kids seem focused on their own self-interests, ask yourself to what extent you’ve expected them to take in interest in things greater than their own amusements. If you can’t really say “Boy, I’m really glad I have my son/daughter to take care of X, so I don’t have to do it…” you’ve forgotten how to teach them skills like taking responsibility, being reliable, and the “quid pro quo” of living with people. Your future son- or daughter- in-law will curse you.

14. SHUT OFF THE CHATTER from the computer/ internet/television/cable/ telephone/cell phone/pager/Blackberry/fax machine for some period each day and make a space for you to be with those you love, uninterrupted. Make it a revered time when the most important people in the world are sitting with you, paying attention to each other, talking sincerely, relaxing together. Expect severe resistance and techno-withdrawal. Make this revered time long enough to allow for the “hyperactive” withdrawal to subside, and a sense of quietude to permeate the house. Keep it going (as an “experiment” if you must) for at least a month, and open up discussion about what kinds of things you could do, as a family or as individuals, that would be satisfying or fun without using electricity.

15. SERIOUSLY WEIGH WORKING OVERTIME against using this time to create a more sustainable lifestyle. We are used to thinking about making money as the number one priority, but maybe its time to seriously question this assumption. If some crisis should happen tomorrow, just how prepared are you? Have you put up food? Created a garden of some type? Gotten to know your neighbors well enough to ask for (or offer) favors? Connected with religious or civic organizations offering you a wider circle of support? Resolved your marital troubles? Learned to really enjoy your kids? No doubt, cash is important, but time is our most precious commodity. Consider its use very carefully.

16. Imagine a VISION for a future you’d be willing to live in. You know that line about how humans can’t live without hope? (I know, some of you don’t believe in that word, so let’s use the word “vision.”) The happiest families have a vision of what they are living and working for. This vision sustains them in times of trouble. Go ahead. Imagine the worst. Then, visualize how you can live a satisfying life through the worst of it, and what will make it worthwhile. (Hint: if you don’t imagine good friends and family, live music, simple foods etc, it probably looks overly dreary…) Write about it in a story, with you as the hero, draw it in a picture, sing it in a song. Make it real.

17. MAKE LISTS and MARK ACHIEVEMENTS. Most of us are overly optimistic about what can be accomplished in a year, but underestimate what can be accomplished in ten years. See the broader plan, and pick several projects to start on (that’s right, several…). Do something on each one every day, or make it okay to focus on one for a while, until you tire of it, and then shift to another one.

18. Keep the LONGER VISION in mind, and understand how the interim is likely to play out, based on that vision. Give yourself the space to make decisions now that you know will not ultimately be your future course of action. To make sure you are heading in the right direction, ask yourself: “Is this moving me toward greater self-sufficiency?” “If I am using fossil fuel to accomplish this goal now, is this in service of my learning some greater skill, that I can later apply, to accomplished the goal without those inputs?” For example, if you know nothing about carpentry, power tools can make learning about wood a great deal easier. Once you are comfortable with putting things together, you can later apply those skills when using hand tools. A recumbent bike with a “power assist” can get you out there and riding that bike, so you get into better shape to later ride it without the assistance.

19. Understand how the “herd mentality” is likely to impact you, and try to GET OUT AHEAD OF THE CROWD, instead of being trampled underneath it.

20. PROTECT YOUR MENTAL HEALTH as closely as you do your physical health. Depression, paranoia, drug and alcohol abuse, domestic violence, abandonment, verbal abuse, compulsive behaviors like overeating, gambling, cyber-sex, anonymous sex etc. are all common reactions to stressful times. Keep a tight grip on the loose reins of that mind of yours, and listen to other people who tell you they are worried about you and the way you are behaving. Find people, ideally true friends and family, to talk to about the pressures and ruminations you have—your deepest fears. If you need help, get it now, and make sure that help includes tangible ways for you to handle that stress better in the future. Talk about your mother only if it helps you understand how to live a more productive life TODAY and gets you moving in the direction you claim to want to go in. Make it okay to schedule “mental health” days..lyou know, those days when you are just taking time off from work to smell the roses, sleep late, schedule a ‘melt down,’ or otherwise live life.

21. Learn the difference between “HEALTHY PLEASURES” and ones that will burn out your neurochemistry and destroy your health. Most of us exaggerate our habitual way of being when under pressure, based on our personalities. For some of us, we’ll withdraw from other people and become isolated. For others, we throw ourselves into projects that make other people the focus, and ignore our own wellbeing. Some of us become instantly “action oriented” to manage our anxiety, without stopping to consider the purpose or goal of our actions. Others become immobilized, unable to make the simplest decisions, lest they turn out to be the wrong ones. Some become more self-centered, while others stop considering their own needs at all. Still others become dominated by destructive emotions and stop thinking clearly. Too much intellectualizing is the the direction others take, and this allows very little room for emotional expression or sympathetic connection with ourselves or others.

This is what makes giving “general advice” like “express your emotions” or “focus inward” so risky. Know in which direction to tend to err, and interrupt the pattern before it goes to extreme. Include people in your life that “balance out” those tendencies. If you are a “worry wart,” connect with someone who’s more carefree. If you tend to intellectualize, find an improvisational theater group. If you dramatize everything, befriend someone closer to a “brain” who “thinks” as a first response. And be prepared to be possibly annoyed by the personality difference.

22. Care for something NON-HUMAN. Eighty-five percent of us already do, whether its wild birds, squirrels, gold fish, a dog, cat or livestock. Scientifically, we’ve found out that caring for someone (or something) else is good for our mental and physical health. We’re likely to live longer through a life-threatening disease if we do. Spend time watching or interacting with this non-human, and access another part of your consciousness—perhaps and older, deeper part, and try to relax while you’re doing it.

23. LIMIT THE ‘BAD NEWS.’ If you find yourself checking the news more than once a day, give it a break, for your own sake. Take a “news holiday” once in a while. Go be around something beautiful, like art or nature.

24. Make a list of the ‘TWENTY THINGS YOU LOVE TO DO’, and post it where you’ll see it every day. Write down, next to the item, when is the last time you did it, and whether you want to do it more (M) or less (L) often. Write down if it was something either parent did (P), and whether you’ll still be able to do it at 85 (85). If it costs money to do it, put a dollar sign ($) next to it. If you need to do it with a friend (F) or special friend (SP) note that. Now, rank-order them, just for fun. EXAMPLE:

Item Last time? More/Less? Parents? 85? Cost? Friend/SP? Rank?
SING TODAY M Mom 85 _ _ 1

25. DON’T TRY TO CHANGE THE WORLD. Try just impacting your tiny corner of it. Make your street a nicer place. Plant a few fruit or nut trees. Join a neighborhood group. Expand your community food pantry. Get a regular “rent party” together and pass the hat for those who have lost their job or have unpaid medical bills. Next week, that person might be you. Pick up the garbage you come across, even if it isn’t yours. Remember that the world is bigger than you are, and that you don’t own the Earth or the things in it, you are a part of the Earth, and are owned by it.

26. THINK OUTSIDE THE BOX. Just because people usually list 25 things, be different. List 26. Don’t follow the crowd, walk ahead of it. If they start following you, you’re a leader. If they don’t, you are ahead of your time or you are going in the wrong direction. In either case, enjoy the walk, and break your own rules once in a while.

Author Kathy McMahon was an early contributor to Energy Bulletin.


Possiamo fare qualcosa: 26 utili consigli...


Ho trovato - mentre seguo, come tanti forse, il G20 di Londra - questo interessante decalogo riportato dal sito di "Decrescita" che contiene una serie di utili consigli su come possiamo concretamente "fare qualcosa" soprattutto in questo momento che appare molto demoralizzante (basta solo pensare alle ultime dichiarazioni del Ministro Brunetta sulle impiegate pubbliche che vanno a fare la spesa in orario di lavoro o alle scenette dei nostri politici sulla ribalta internazionale...)

Questi consigli, che tutti possiamo mettere in pratica, sono stati redatti da KATHY MCMAHON (Energy Bulletin): insomma, invece che chiacchierare, rimbocchiamoci le maniche e diamoci da fare...

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1) PREFIGGETEVI COME OBIETTIVO DI RIDURRE LE VOSTRE SPESE in modo tangibile – del 10%, del 20%, del 30%, persino del 50%, e stabilite un programma per attuarlo. La riduzione dei costi è il modo più veloce per aumentare il vostro reddito – più veloce che guadagnare più soldi.

2) FATE ATTENZIONE AL DENARO CHE SPRECATE senza trarne alcun beneficio, come la luce che rimane accesa, i computer che rimangono accesi notte e giorno, i “carichi fantasma” come gli orologi dei forni a microonde, che consumano più energia degli stessi forni a microonde. Se prenderete dimestichezza con il vostro contatore dell’elettricità e annotate le letture prima e dopo aver spento questi carichi fantasma, avrete la prova concreta che state risparmiando denaro.

3) Stabilite un SISTEMA A TRE FASCE per gli acquisti: a) le necessità; b) le cose utili; e c) altro. Mettete tutto ciò che comprate in una di queste categorie per una settimana ed esaminate l’elenco. Ad esempio se acquistate vestiario, potreste aver acquistato delle calze e delle scarpe nuove di lusso. Mentre la gran parte delle persone metterebbero le calze sotto la “a” o la “b”, quasi tutti noi considereremmo le scarpe di lusso come “altro”, a meno che non siano una necessità per il lavoro. La Grande Contrazione della Spesa è incominciata. Superatela di un margine sufficiente in modo da non farvi mordere il di dietro.

4) Prendete in considerazione di ACQUISTARE IL CIBO NELLA SUA FORMA PIÙ BASILARE, e in grandi quantità.
Per esempio, invece di comprare un preparato per pancake, comprate la farina, il grasso alimentare e il lievito. Questo di per sé, non solo migliorerà la vostra dieta, ma vi costerà un decimo di quanto costerebbe il preparato già pronto. Per qualsiasi cosa che preparano i “Generals” (General Foods, General Mills, ecc.) VE NE FANNO PAGARE il privilegio.

5) SEMPLIFICATE.
Passate in rassegna ciascun acquisto e chiedetevi se qualche altro oggetto andrebbe bene lo stesso. Il consumismo produce prodotti specializzati che aumentano la domanda. Quanto più è specializzato [un prodotto], tanto più facile è far pagare ai consumatori un prezzo elevato per esso. Schiuma da barba, invece di un buon sapone schiumoso. Un prodotto per pulire i vetri, anziché l’aceto. Fate un po’ di ricerca e scoprirete come vivevano i vostri antenati senza la maggior parte dei prodotti che stanno sotto i vostri lavandini o tra i vostri articoli da toletta. Poi riducete [il superfluo] e comprate [il resto] in grandi quantità.

6) CERCATE LA QUALITÀ.
Cercate prodotti durevoli che potranno costare di più, ma che sono ben fatti e che dureranno per molto tempo. Vi accorgerete che le versioni più economiche non possono essere rimpiazzate facilmente quando si guastano. Comprate ora per il lungo termine e non pensando solo al prezzo. Trovo che gli oggetti di migliore qualità vengono rimpiazzati da prodotti più scadenti allo stesso prezzo. Comprate gli oggetti di qualità finché si trovano ancora, e assicuratevi che rientrino nella Fascia A. (Vedi #3)

7) Passate ad un’ECONOMIA FATTA DI CONTANTI. Fatelo e basta. Cominciate col decidere quanti soldi spendete solitamente usando carte di credito e assegni e prelevate tale somma in contanti per una settimana, due settimane, un mese. Se voi e i membri della vostra famiglia la spendete prima della scadenza di tale periodo, rimanete a casa e smettete di spendere, finché inizia il periodo successivo. La ricerca di mercato ha mostrato che passando ad un’economia di contanti, i consumatori spendono in media il 20-25% in meno che se usassero una carta di credito. Usate questa ricerca a VOSTRO vantaggio. Abituatevi ad usare la valuta, non la plastica.

8) COINVOLGETE TUTTA LA FAMIGLIA
nella riduzione delle spese di Fascia “B” e “C”. Se vi siete prefisso l’obiettivo di ridurre la spesa del 20%, fatelo in modo generale, e coinvolgete i bambini. Se questo vuol dire diminuire le lezioni extra, le feste, le visite ai centri commerciali, ecc. lasciate che i bambini possano dire la loro su quali cose sono da eliminare o ridurre. Se sarete sinceri sulle vostre rinunce personali, i vostri figli vi rispetteranno e ridimensioneranno anche le loro aspettative. Se dite che vi state limitando, ma poi comprate qualcosa della categoria “C”, avrete perso credibilità e avrete tra le mani un ammutinamento familiare. Discutete in famiglia tutte le vostre spese sulla base di queste categorie, e cercate di raggiungere un accordo per non avere sorprese.

9) Misurate gli spostamenti nella vostra vita in termini di chilometri percorsi, invece che di minuti, e poi pensate agli altri modi in cui potreste percorrere quelle stesse miglia anziché usando i combustibili fossili. Quando qualcuno dice “Ci vogliono 30 minuti…” abituatevi a chiedere “a piedi, in bicicletta o in macchina?” È un cambiamento a livello psicologico che dobbiamo fare tutti.

10) Imparate come STARE IN CASA.
A qualcuno sembrerà buffo, ma per molti la “casa” è diventata un “luogo di sosta” per rifocillarsi (mangiare, dormire) prima di andarsene di nuovo fuori. Imparare a stare in casa potrebbe significare risolvere i conflitti che avete con la vostra importante “altra metà”. Potrebbe voler dire nutrire maggiori aspettative di un migliore comportamento da parte dei figli.

11) RALLENTATE, rilassatevi di più, e cercate dei modi per migliorare la vostra casa. Non intendo dire un divano nuovo. Parlo di ripulire il percorso straziante da una stanza all’altra perché il tappeto si solleva, o di appendere tende più pesanti d’inverno così che l’ambiente rimanga più caldo, o di creare un angolo più confortevole per leggere o ascoltare musica senza distrazioni. Potrebbe voler dire spostare i vostri utensili da cucina più usati, per poter cucinare più facilmente. Ditevi “la mia casa è il posto dove trascorrerò la gran parte del mio tempo” e controllare la vostra risposta emotiva. Se è di panico o terrore, cercate di capire il perché e fate qualcosa in merito.

12) SIATE REALISTICI
con le persone con cui vivete o a cui volete bene. Questioni rimaste in sospeso, l’ostilità non discussa, battute secche e aggressive non solo rendono sgradevole lo stare in casa, ma hanno un impatto [negativo] sulla vostra salute. I cattivi matrimoni rovinano una buona salute. Siate onesti e riconoscete la vostra infelicità, e cercate di riconoscere il vostro contributo a questa situazione. La coppia media con dei problemi aspetta sette anni prima di cercare aiuto, e spesso a quel punto i problemi sono ben radicati. Cercate di risolverli da voi, ma se non funziona, cercate un esperto che sappia ascoltarvi.

13) METTETE I BAMBINI AL LAVORO
. Troppi bambini hanno una ben poca “funzione” reale nella vita familiare, e questa è una bizzarra svolta della storia dell’umanità. Se i vostri figli sembrano concentrati sui propri interessi personali, chiedetevi che aspettative avete avuto che si interessassero di cose più importanti del loro stesso divertimento. Se non potete realmente dire “diamine, sono proprio contento di avere un figlio/una figlia che si prenda cura di X, così non lo devo fare io…” allora avete dimenticato di insegnare loro capacità come il sapersi prendere le responsabilità, l’essere affidabile, e il “quid pro quo” del vivere insieme agli altri. Il vostro futuro genero o la vostra futura nuora vi manderanno al diavolo.

14) FERMATE LE CHIACCHIERE dal computer/internet/televisione/via cavo/telefono/telefonino cellulare/cercapersone/Blackberry/fax per un arco di tempo ogni giorno e createvi uno spazio per stare con le persone a cui volete bene, senza interruzioni. Valorizzate i momenti quando le persone più importanti del mondo stanno sedute insieme a voi, prestandovi attenzione vicendevolmente, parlando sinceramente, rilassandovi insieme. Preparatevi ad una severa resistenza e ad una “tecno-astinenza”. Rendete questi preziosi momenti abbastanza lunghi, in modo tale da vincere l’effetto da astinenza “iperattiva” e da far permeare la casa da un senso di quiete. Continuate a farlo (come un “esperimento”, se dovete) per almeno un mese, e incominciate a discutere su quali cose potreste fare come una famiglia o individualmente, che siano soddisfacenti o divertenti senza l’utilizzo dell’elettricità.

15) VALUTATE SERIAMENTE SE FARE GLI STRAORDINARI piuttosto che utilizzare questo tempo per creare uno stile di vita più sostenibile. Siamo avvezzi a pensare al guadagno come alla nostra priorità numero uno, ma forse è il momento di mettere in questione tale presupposto. Se domani dovesse succedere una qualche crisi, sareste preparati? Avete provveduto al cibo? Creato un giardino di qualche sorta? Conosciuto i vostri vicini di casa abbastanza da potergli chiedere (o offrire) dei favori? Siete introdotti in organizzazioni religiose o civili che vi offrano un cerchio di sostegno più ampio? Avete risolto i vostri problemi coniugali? O imparato a godervi veramente la compagnia dei vostri figli? Senza dubbio, i soldi sono importanti, ma il tempo è il nostro bene più prezioso. Pensate attentamente a come lo usate.

16) Immaginate una VISIONE
per un futuro in cui vorreste vivere. Lo conoscete il detto che l’uomo non può vivere senza speranza? (lo so, alcuni di voi non credono in questa parola, quindi usiamo il termine “visione”). Le famiglie più felici hanno una visione di quello per cui vivono e lavorano. Questa visione le sostiene nei momenti difficili. Andate avanti. Immaginate il peggio. Poi, visualizzate come potete vivere una vita soddisfacente superandolo, e per cosa varrà la pena [farlo]. (suggerimento: se non immaginate i buoni amici e la famiglia, la musica dal vivo, i cibi semplici, ecc. probabilmente è troppo deprimente…) Scriveteci una storia, con voi stessi come eroi, fatene un disegno, cantate [questa visione] in una canzone. Rendetela reale.

17) FATE ELENCHI e SEGNATE I RISULTATI.
Molti di noi sono troppo ottimisti per quello che può essere fatto in un anno, ma sottovalutano ciò che si può fare in dieci anni. Guardate al piano più ampio e scegliete svariati progetti da incominciare (esatto, svariati….). Per ciascuno di essi fate qualcosa ogni giorno, oppure va bene concentrarsi su di uno solo per un po’, finché non vi stancate e poi passare ad un altro.

18) Tenete in mente LA VISIONE PIÙ LONTANA
e capite come è probabile che si svolgano [le cose] nel frattempo, sulla base di tale visione. Datevi spazio per prendere decisioni ora, che sapete che non saranno la vostra linea di condotta futura definitiva. Per assicurarvi che vi state muovendo nella direzione giusta, chiedetevi: “mi sta portando questo verso una maggiore autosufficienza?” “se sto usando combustibili fossili per raggiungere questo risultato ora, serve tutto ciò ad acquisire una maggiore abilità da mettere in pratica più avanti, per raggiungere il risultato senza quegli apporti?”. Per esempio, se non ne sapete niente di falegnameria, gli utensili meccanici elettrici possono facilitarne molto l’apprendimento. Una volta che avete acquisito dimestichezza con l’assemblaggio delle cose, potete in seguito applicare queste abilità quando utilizzate utensili [azionati] a mano. Una bicicletta reclinata dotata di “power assist” (piccolo motore elettrico di sostegno) vi può far raggiungere una forma fisica migliore per poterci andare in seguito senza l’aiuto.

19) Capite in che modo la “mentalità da gregge” può influire su di voi, e cercate di ANDARE CONTROCORRENTE, invece di farvi calpestare.

20) PROTEGGETE LA VOSTRA SALUTE MENTALE tanto quanto quella fisica. La depressione, le paranoie, l’abuso di sostanze stupefacenti e di alcolici, i comportamenti compulsivi come mangiare troppo, il gioco d’azzardo, il cyber-sex, il sesso anonimo, ecc. sono tutte reazioni comuni in periodi di stress. Tenete strette le redini della vostra mente, e date ascolto alle altre persone che vi dicono di essere preoccupate per voi e per il modo in cui vi comportate. Trovate delle persone, idealmente amici veri e familiari, per parlare delle pressioni che avete e delle cose su cui meditate continuamente – le vostre peggiori paure. Se avete bisogno di aiuto, cercatelo adesso, e assicuratevi che l’aiuto comprenda dei modi tangibili per consentirvi di gestire meglio lo stress in futuro. Parlate di vostra madre solo se vi aiuta a capire come vivere una vita più produttiva OGGI e vi fa muovere nella direzione verso cui dite di volere andare. Va bene programmare giorni di “salute mentale”… sapete, quei giorni in cui vi prendete una pausa dal lavoro solo per sentire l’odore delle rose, dormire fino a tardi, programmare un “rilassamento totale”, o per vivere la vita in altro modo.

21) Imparate a distinguere i “PIACERI SALUTARI” da quelli che bruciano la vostra neurochimica e vi distruggono la salute.
Molti di noi esagerano il nostro modo di essere abituale quando sono sotto pressione, a seconda della nostra personalità. Alcuni si allontanano dagli altri e si isolano. Altri si buttano a capofitto in progetti che sono incentrati sulle altre persone, e ignorano il proprio benessere. Alcuni di noi diventano istantaneamente “orientati all’azione” per gestire l’ansia, senza mai fermarsi per prendere in considerazione il fine o lo scopo delle nostre azioni. Altri diventano paralizzati, incapaci di prendere anche le decisioni più semplici, in caso si rivelassero sbagliate. Alcuni si concentrano più su se stessi, mentre altri smettono di tenere conto delle proprie necessità del tutto. E ancora altri diventano dominati da emozioni negative e smettono di pensare con chiarezza. Il troppo intellettualizzare è la direzione presa da altri, e questo lascia poco spazio all’espressione emotiva o alla connessione e la comprensione di noi stessi e degli altri. Questo è ciò che rende i “consigli generali” come “esprimi le tue emozioni” o “guardati dentro” così rischiosi. Riconoscete in quale direzione tendete a sbagliare, ed interrompete il circolo vizioso prima che raggiunga livelli estremi. Coinvolgete nella vostra vita le persone che “contro-bilanciano” tali tendenze. Se siete degli apprensivi, state a contatto con persone più spensierate. Se avete la tendenza ad intellettualizzare, trovate un gruppo teatrale di improvvisazione. Se drammatizzate tutto, fate amicizia con qualcuno più razionale che “pensa” come prima risposta. E preparatevi ad essere possibilmente infastiditi dalla differenza di personalità.

22) Prendetevi cura di qualcosa di NON UMANO.
L’ottantacinque per cento di noi già lo fa, con gli uccelli selvatici, o gli scoiattoli, il pesce rosso, un cane, un gatto o il bestiame. È stato scientificamente provato che prendersi cura di qualcun altro (o qualcosa) fa bene alla nostra salute mentale e fisica. Se lo facciamo, abbiamo più probabilità di sopravvivere più a lungo ad una malattia molto grave. Trascorrete un po’ di tempo ad osservare o ad interagire con questo essere vivente ed accedete ad un’altra parte della vostra coscienza – forse una parte più vecchia, più profonda, e provate a rilassarvi mentre lo fate.

23) LIMITATE LE “CATTIVE NOTIZIE”. Se vi ritrovate a controllare le notizie più di una volta al giorno, smettete, per il vostro bene. Prendetevi una “vacanza dalle notizie” una volta tanto. Andate in giro e circondatevi di qualcosa di bello, come l’arte o la natura.

24) Fate un elenco delle “VENTI COSE CHE VI PIACE FARE”,
e mettetelo in un posto dove lo vedrete tutti i giorni. Scrivete, accanto a ciascuna cosa, quando l’avete fatta l’ultima volta, e se vorreste farla più (P) spesso, o meno (M) spesso. Scrivete se si è trattato di una cosa che ha fatto uno dei due genitori (G) e se sarete ancora in grado di farla a 85 anni (85). Se costa farla, metteteci accanto il simbolo del dollaro ($). Se dovete farla con un amico (A) o con un amico speciale (AS) annotatelo. Ora mettetele il ordine di importanza, solo per divertirvi.

ESEMPIO:

Cosa Ultima volta? Più/Meno? Genitori? 85? Costo? Amico/AS? Importanza?
CANTARE OGGI M Mamma 85 -- -- 1


25) NON CERCATE DI CAMBIARE IL MONDO. Cercate solo di agire sul vostro piccolo angolo di esso. Rendete la vostra strada un posto più bello. Piantate alcuni alberi da frutto o di noci. Iscrivetevi ad un gruppo di quartiere. Ampliate la food bank della vostra comunità. Organizzate “rent party” regolarmente e passate il ricavato a chi ha perso il posto di lavoro o ha dei conti da pagare per le prestazioni mediche. La prossima settimana, quella persona potreste essere voi. Raccogliete l’immondizia che trovate per terra, anche se non è la vostra. Ricordatevi che il mondo è più grande di voi, e che non possedete la Terra o le cose su di essa, voi siete parte della Terra e siete posseduti dalla Terra.

26)PENSATE FUORI DAI COMPARTIMENTI STAGNI. Se la gente elenca di solito 25 cose, siate differenti. Elencatene 26. Non seguite il gregge, camminate avanti ad esso. Se vi cominciano a seguire, siete una guida. Altrimenti, avete precorso i tempi o vi muovete nella direzione sbagliata. In ogni caso, gustatevi il cammino, e infrangete le vostre stesse regole una volta ogni tanto.

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MICAELA MARRI