giovedì 6 ottobre 2011

Meno finanza più posti di lavoro

Il titolo di questo post in realtà nasconde un piccolo gioco di parole perchè in inglese suonerebbe così "less finance, more jobs". Da questo giochino di parole qualche considerazione può effettivamente venire fuori.

In primo luogo questo è uno degli slogan attualmente più gridati in America: migliaia di persone stanno scendendo in piazza per opporsi all'economia degli speculatori e dei manager che producono ricchezze enormi per pochi sulla pelle dei lavoratori, delle famiglie, delle comunità. Come si può ancora tollerare che si possa creare ricchezza impoverendo settori interi di una società? E' normale che le grandi corporations vedano aumentare i loro profitti a fronte di tagli continui nel personale? E' normale tutto questo?

Questo è il nodo della questione ed è questo che questi uomini e donne americani stanno contestando. E se l'America si muove può darsi che qualche lezione importante possa venire anche per una terra completamente apatica come l'Italia dove la diseguaglianza e l'ingiustiza la fanno da padrona.





E visto che si parla di "jobs" non posso fare a meno di citare la figura di Steve Jobs recentemente scomparso. Non so dire se è stato un genio, una persona buona o cattiva: quello che mi fa riflettere è la sua storia. Mi sono tante volte chiesto e me lo chiedo a maggior ragione adesso: potrebbe essere immaginable una figura come Jobs in Italia?
Io direi di no. Una persona di grande talento come era sicuramente Steve Jobs, non ha alcuna possibilità di emergere in questo Paese soffocatodalla mediocrità. Non siamo una società fondata sulla conoscenza (know how), ma sulle "conoscenze" (know who); c'è grande diffidenza per chi innova, per chi si muove, per chi ha spirito di iniziativa: tutto questo è sempre visto come una pericolosa "fuga in avanti". Con questa mentalità, questa classe dirigente, questa classe politica, noi in Italia gli Steve Jobs purtroppo li soffochiamo nella culla.

Nessuno di noi magari è uno Steve Jobs e non voglio tanto meno parlare di me, ma quanti di voi, più o meno giovani, soffrono per questa frustrazione continua, per le porte sbattute in faccia in ogni occasione, per l'entusiasmo soffocato o lo spirito di iniziativa represso? Quante volte vi è capitato di avere buone idee, voglia di fare, entusiamo, competenza e puntualmente siete stati rimessi in riga o messi da una parte magari per far posto al cretino di turno (incapace, ma innocuo) o non vi hanno mai dato nemmeno l'opportunità di dimostrare quanto valete? Vi sembra che questa società, questa politica creda in qualche in modo in voi?


Mi è stato anche detto che Steve Jobs aveva un gran fiuto per gli affari. Bene, dico io. Ma  tutti i giorni abbiamo davanti agli occhi esempi molto ecletanti del modello di imprenditore "all'italiana": non inventa nulla, si limita ad ingannare. Niente di più lontano dello spirito di Jobs... E poi tutto si spiega.


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