mercoledì 12 maggio 2010

Auto-lesionismo

Che in Italia da tempo si sia smesso di ragionare con la propria testa è un fatto ormai acclarato. Ci sono fin troppi esempi che dimostrano che in ampi strati della società italiana si è totalmente smesso di riflettere e ragionare. Forse sarà colpa anche della deliberata deriva dell'istruzione, della ricerca scientifica e della cultura nel suo complesso: comunque si delega ad altri il compito gravoso di decidere, di scegliere, di pensare. Sintomi evidenti sono la mancanza di senso critico, l'assenza dell'indignazione e della responsabilità pubblica, l'adozione dell'apatia come stile di vita.

Ormai gran parte delle scelte dei nostri amati concittadini sono chiaramente etero-dirette: sono cioè progettate, predisposte e decise altrove. In breve, come dei veri e propri burattini, si vive in modo totalmente inconsapevole, facendo quello che altri vogliono che noi facciamo.

Vi sono tantissimi segni di questo anche nella quotidianità: in particolare relativamente all'automobile nei confronti della quale si è innescato un rapporto decisamente irrazionale.

Giorni fa percorrevo a piedi una strada di campagna, come faccio di solito per ritrovare pace e tranquillità, quando all'improvviso è sbucato da dietro una curva un grosso SUV che procedeva a velocità molto sostenuta. Mi sono accorto che al volante c'era una persona che conoscevo a cui ho chiesto: "Non sapevo che ti eri comprato un SUV". Lui mi ha risposto: "L'ho comprato perchè mi piace la natura e la campagna!"

Anche ad un bambino appare evidente la mancanza di un nesso fra SUV e Natura eppure il tizio in questione era proprio convinto di aver fatto una scelta ecologica anche perchè così appare nella pubblicità di queste stupidissime auto. Del resto quante volte ho visto al supermercato vicino a casa mia tantissime signore che prendono un gigantesco fuoristrada per fare la spesa (di solito una busta di roba) in un supermercato che dista appena 100 metri da casa loro? Ed il mio vicino di casa che prende l'automobile solo per buttare la spazzatura (distanza 200m)?

Già Ivan Illic nel libro "Elogio della bicicletta", che consiglio di leggere, dimostrava chiaramente la contraddizione totale di questo tipo di stile di vita che oltretutto è anche insostenibile da un punto di vista ecologico. Non ci si muove più: e siamo circondati da ciccioni grandi e piccini che pagano fior di quattrini per dimagrire ed andare in palestra, quando basterebbe magnare meno e camminare a piedi quando possibile. Non è follia questa?

Per capire l'assurdità di tutto questo può essere utile anche visionare questo interessante servizio di Report.

Non si tratta di mandare tutti a piedi o in bicicletta: sarebbe bello vedere semplicemente un po' più di intelligenza in giro. Tutto qui.

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