lunedì 4 ottobre 2010

La Mala Educaciòn

E' impossibile glissare sull'equazione: barzelletta+anti Rosy Bindi+sessismo+bestemmia=Berlusconi.

Il video fa talmente pena che non ho avuto la forza fisica e morale per inserirlo nel post. Abbiate pazienza: cercatevelo da voi su YouTube.

Prima di tutto, la mia simpatia e solidarietà nei confronti di Rosy Bindi che reputo una delle poche figure che meritano rispetto in questa palude di fango e letame. Mi auguro che un domani possa avere un ruolo anche maggiore di quello attuale anche all'interno del PD: anche se non sono cattolico non mi dispiacerebbe vederla come Presidente del Consiglio o Presidente della Repubblica. Di sicuro rappresenterebbe dignitosamente e meglio di tanti altri colleghi (uomini e donne) questo sfortunatissimo Paese.

Bisogna comunque riflettere su questa formula matematica perversa che rappresenta l'assioma di base di questa classe politica nella sua interezza, di questi amministratori pubblici, di un certo e strano genere di imprenditori, di questa società nel suo complesso. Siamo arrivati pure allo sdoganamento della bestemmia come intercalare normale del "cazzeggio politico"? Dove e quando finisce il "cazzeggio" ed inizia la serietà? Quando parlano di riforme, di provvedimenti, di leggi per sostenere lo sviluppo, per l'occupazione, per i giovani, per impedire la violenza sulle donne, quando parlano di sanità, sicurezza, scuola o ricerca, parlano sul serio o è la solita buffonata?

Visti i clamorosi risultati conseguiti finora e vista la notevole consistenza dell'opposizione politica e culturale in circolazione, direi che la risposta viene fuori da sè.

Il Presidente del Consiglio non è nuovo a questi exploit: non mi meraviglio più di tanto. Probabilmente arriveranno a breve altre "cadute di stile" ben peggiori di queste: non ci si fa più caso. E come me, forse gran parte dei cittadini italiani.

E' la politica clownesca, con le sue buffonerie e cialtronate, nel suo complesso che rende oggi impossibile comprendere quando questa gente parla sul serio o ci sta ingannando. Con questo linguaggio più o meno esplicito da ubriachi in osteria (che tante volte abbiamo sentito in tantissime occasioni tra intercettazioni, microfoni che sembravano spenti e che spenti non erano, gaffes varie) ormai veramente siamo sul limite del baratro del "omnia licet".

La cosa che mi domando è: come è possibile che tante persone continuino impassibilmente a riconoscersi in questa strana categoria dello spirito che risponde al nome di "politico Made in Italy"? Come è possibile che non si senta la necessità di ritrovarsi nell'orgoglio, nella dignità, nel coraggio, ma sempre e comunque nella volgarità, nella mediocrità, nello squallore, nell'avidità e nella stupidità?

Nel paesello dove vivo approssimativamente l'80% della popolazione bestemmia con una certa regolarità: uomini, donne, vecchi, giovani ed anche bambini (magari in procinto di prendere qualche sacramento). Fa parte dell'intercalare del linguaggio quotidiano come le parolacce. Non c'entra niente la religione e una questione di ignoranza e basta. Nel 2010 per me è un fatto pressochè incomprensibile, ma, che ci volete fare, questa è la realtà. Allo stesso modo, la considerazione delle donne è sempre piuttosto scarsa e tutto verte sulle qualità fisiche (il mondo femminile si divide in due metà: le bone e le non bone). La capoccia non conta nelle donne. Anzi, è un elemento di disturbo. Di conseguenza una donna che fa politica e "nun è bona" è da prendere in giro e da far diventare oggetto di barzellette. Ecco che torna l'equazione di cui sopra.

Mi viene da chiedere: vuoi vedere che anche questa è l'ennesima trovata della strategia "sono uno come voi?". Ma cosa altro può venire fuori da un humus di questo genere?

Allora il cerchio si chiude e tutto si spiega...

2 commenti:

Mauro Thuciàt ha detto...

Cerco di rispondere ai tuoi quesiti:
certo che la logica è quella del "sono uno come voi". Finora gli ha sempre portato un utile, e non da poco.
In merito al "ma cosa altro può venire fuori da un humus di questo genere", metaforicamente direi: "ciò che naturalmente sgorga da una piaga purulenta, cioè del pus". E le piaghe purulente, si sa, quando diffuse e non trattate adeguatamente portano alla sepsi dell'organismo.
Che schifo di paragone, vero?

Carmelo Cannarella ha detto...

Il paragone è certamente raccapricciante come del resto gran parte della relatà che quotidianamente ci circonda. Insomma il presente fa piuttosto schifoe, peggio del peggio, a tutti i livelli. La domanda che bisognrebee porsi è quindi: quale futuro stiamo costruendo? Quando finirà (perchè finirà) questa pagliacciata generale come e cosa sarà possibile costruire?