giovedì 10 settembre 2009

Violenza sulle Donne

Pubblico di seguito il seguente comunicato stampa dell'Associazione Erinna – centro antiviolenza di Viterbo
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7 milioni di donne sono vittime di abusi e violenza..., la violenza sulle donne è ignoranza, è follia". Così recita uno spot radiofonico in onda in questi giorni, quindi vuol dire che ci sono 7 milioni di uomini folli che circolano nelle strade, nelle case, nei luoghi di lavoro… “e' un fenomeno ulteriormente aggravato dalla crisi economica che sta attraversano il mondo, poiché la violenza prolifera nella povertà e ne e' a sua volta causa…” e “…la violenza sulle donne è ignoranza, è follia…” questo è ciò che sostiene la ministra Carfagna nel presentare la conferenza internazionale, a lato del G8, sulla violenza alle donne; ma le cose non stanno proprio così.

La violenza alle donne non dipende dall'ignoranza e dalla povertà (uguale disagio sociale) e/o dalla follia (uguale disagio psichico), ma è frutto della cultura di sopraffazione e di dominio che l'uomo - in pieno possesso delle sue facoltà mentali, colto, anche abbiente (come da dati ISTAT), in altre parole normale - porta avanti da secoli.

Quell'uomo che considera la donna, il suo corpo, la sua vita come una sua proprietà, un oggetto di cui poter disporre a proprio piacimento; che vuole la donna oggetto di tutela e non soggetto di diritti; che utilizza il corpo della donna per affermare una superiorità, un potere che vede sempre più vacillare.

Questi concetti che sono la risultante del laboratorio politico, intellettuale delle donne in decenni di riflessione a partire da sé, sono costantemente ignorati, annullati per non mettere in discussione un equilibrio sociale(se così si può dire) che dura da millenni e che non rende giustizia ad una grande parte dell’umanità.

Ci dispiace che questa occasione internazionale (il contesto internazionale è il luogo che peraltro le donne frequentano e dove si confrontano, ignorate, da anni e anni e dove hanno sviluppato saperi che hanno dato, e danno, lustro e spinte in avanti all’intero genere umano) i rappresentanti del governo e del nostro parlamento abbiano completamente disconosciuti il lavoro ventennale ed il valore dei centri antiviolenza mancando di invitare alla Conferenza l’associazione nazionale dei centri antiviolenza, “D.i.Re contro la violenza”, che rappresenta in Italia il lavoro delle donne che ha rivelato per primo il portato del fenomeno.

Le operatrici, le volontarie dei centri antiviolenza non si sono stancate mai di alzare la voce contro l’omertà su questo massacro di corpi e di menti che non può essere considerato un semplice fatto di relazione privata.

DiRe, cioè le donne dei centri, che ha consegnato alla ministra Carfagna l’elaborato per un Piano Nazionale contro la violenza alle donne, che è stato forse “acchiappato” per ricavarne spunti per dare lustro a proprie proposte, non è stata degna di essere invitata dalla ministra all’incontro internazionale, in questo incontro, in Italia, sono mancate le più rappresentative donne italiane; peccato, la ministra ha perso un’occasione per fare bella figura… ma questo la dice lunga sul percorso politico di questo governo e anche dell’intera classe politica e dirigente. Care donne per noi non è mai ora di smontare le barricate…
Associazione Erinna – centro antiviolenza di Viterbo

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