giovedì 1 dicembre 2011

La TV degli incapaci

Non sono molto fissato con la TV. Guardo solo i film che mi possono interessare. La cosiddetta "TV generalista" poi non riesco proprio a digerirla. Scoficchio ogni tanto sui tanti canali di intrattenimento che affollano il satellitare e mi è capitato di notare la presenza di un gran numero di programmi che si incentrano sulle nostre vere o presunte "incapacità".

Ci sono infatti una marea di programmi, di origine americana ed inglese con le relative copie "made in Italy", dove il conduttore o la conduttrice esperta ti insegna a cucinare, scegliere i vestiti, comprare o vendere una casa,  mandare avanti un pezzetto di giardino. 

In pratica questi programmi ti dicono che:

  • non sai cucinare
  • non ti sai vestire
  • non sai mangiare ed ingrassi da fare schifo
  • non ti sai pettinare e curare la tua persona
  • non sai educare e tenere a bada i tuoi marmocchi isterici
  • non sai come comprare o vendere una casa
  • non sai apparecchiare una tavola
  • non conosci le buone maniere
  • non sai tenere il cane o il gatto
  • non sai mettere un geranio in un vaso
  • non sai tenere in ordine una casa
ecc... ecc...

Insomma, non sei capace di fare niente...

E' vero che in alcuni casi il consiglio di un esperto può essere di aiuto, ma in generale l'immagine che viene fuori di noi poveri mortali è che siamo una massa di deficienti incapaci. E questa nostra deficienza da incapaci fa pure spettacolo. Ti dicono che sei un incapace e tu lì a battere le mani dalla gioia.

Forse in alcuni casi si esagera un po', ma fa riflettere la condizione di estrema debolezza e vulnerabilità della nostra società. Non siamo più capaci di fare nulla di ciò che un tempo costituiva le mansioni più ordinarie della vita quotidiana. Molte persone l'unica cosa che sanno fare è comprare un tablet, un cellulare o un SUV. Ma se ti devi sposare devi chiamare un "wedding planner" o se devi fare una cena con degli amici ti rivolgi al "event manager" e al catering. Ma stiamo scherzando?

Sulle frescacce siamo tutti bravissimi, ma a dare due scapaccioni ad un bambino che fa dei capricci nessuno sembra più capace: ci vuole una Tata che insegni a tutta la famiglia come convivere sotto uno stesso tetto. 

A comprare gadget elettronici la gente è sveglissima ma oltre molti non sanno più andare se non c'è qualcuno che li prende per mano e li aiuta...

Insomma dall'incapacità che emerge dall'intrattenimento e dal mondo televisivo alla incapacità reale nella vita vera il passo è breve. E mi viene da pensare che questa incapacità si evidenzia anche in politica visto che non siamo stati capaci di selezionare una classe politica e dirigente dotata di un minimo di capacità e di onestà: oggi siamo governati da figure, certamente di altissima professionalità e serietà, ma che non ha votato e scelto nessuno di noi. Come nei programmi di cui sopra, abbiamo bisogno degli esperti per tirarci fuori dai guai...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Speriamo che facciano presto un programma che insegni agli insegnanti cosa insegnare a scuola e a come farlo...
Siccome il lavoro mi manca, mi sono messa anch'io a "speculare" sui problemi altrui (=guadagnare per seguire privatamente gli alunni delle scuole superiori che si trovano in difficoltà).
Quando riesci spiegare a un ragazzo quali sono le basi per poter comprendere un dato argomento e quindi il ragazzo inizia finalmente a comprendere quell'argomento, la volta successiva devi già cambiare argomento, perché il suo insegnante è già "andato avanti" e scopri così che dell'argomento precedente non sono state chiarite le finalità...
Questo si ripete puntualmente ad ogni lezione.
Ringrazio quegli insegnanti, perché in questo modo mi permettono di "lavorare"...

Carmelo Cannarella ha detto...

Cara Sara,
come sempre i tuoi commenti superano in intelligenza e sagacia il contenuto semi-cretino dei miei post. Anche in questo caso, metti sul piatto questioni ben più complesse della semplice idiozia televisiva che citavo nel mio post. Quando infatti si parla della condizione generale della scuola italiana (dall'edilizia alla qualità dell'insegnamento) la faccenda si complica parecchio. Siccome ora sono un po' acciaccato mi riservo di affrontare la questione quando le mie condizioni di salute me lo consentiranno.
Intanto saluto affettuosamente te ed il grande Mauro Dei Boschi