lunedì 28 marzo 2011

Immigrazione: la peggiore delle ipotesi

L'emergenza immigrazione a Lampedusa ha messo in evidenza, qualora ci fosse stato bisogno, il grado di impreparazione ed incapacità generale del nostro Paese a trattare, gestire e, sperabilmente, risolvere una questione così complessa e delicata.

E' mancata, e manca tuttora, una cultura ed una capacità politica ed amminsitrativo-gestionale diretta a prevenire e governare un fenomeno del genere: l'unica cosa che è stata fatta è stata quella di scaricare tutto il peso della problematica sulle popolazioni locali. Non c'è un piano, non c'è una strategia, non ci sono idee, proposte, progetti.

All'ombra del "politicamente corretto" si sono anche ispirati i partiti di opposizione: nessuno ha messo in campo una strategia ed un progetto operativo realistico. Sono venuti fuori solo principi di un generico "buonismo", ahimè inutile in questi casi: fare accoglienza purchè lontano però dai resort, da Capalbio e dalle "ultime spiagge" dove l'intellighenzia della sinistra e della destra amano passare i week end e le estati. Chiacchiere, chiacchiere, solo chiacchiere.

Mentre i nuovi arrivati fuggono a centinaia perchè è fisicamente impossibile tenerli dentro delle "Ellis Island" casarecce, nessuno si pone il problema di cosa accadrà sia di coloro che sono rimasti nei centri sia di chi è fuggito. Di cosa camperanno queste persone? Qualcuno già teme per un'impennata della criminalità (dovranno pur rimediare qualcosa), altri temono per un rischio stupri (dopo decenni di TV italiana zozzona visionata in società fortemente repressive e anti-femminili si sono create delle discrete aspettative a riguardo), altri ancora temono scontri inter-etnici fra gli ultimi gradini della società. Vecchi e nuovi immigrati potrebbero arrivare ad uno scontro? Le comunità rumene o albanesi nostrane saranno pronte a ricevere a braccia aperte migliaia di concorrenti dal Nord Africa? Questo si chiede e teme la gente comune.

A guadagnare da tutta questa vicenda è la Lega Nord, (purtroppo) unica realtà politica che parla alla "panza della gente": facendo leva su queste paure la Lega sta guadagnando un vantaggio politico stratosferico a Nord, al Centro e a Sud soprattutto in quei settori della società italiana che, volenti o nolenti, verranno messi a diretto contatto con questa ondata di persone.

Siamo di fronte ad una situazione estremamente delicata, politicamente, culturalmente e socialmente: la politica italiana non è minimamente in grado (nè ha la volontà di fare alcunchè) di gestire questa situazione e l'unico movimento politico che ha idee chiare in proposito non brilla certo per tolleranza e profondità di pensiero...

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