Ho seguito un po' di sfuggita, le notizie sulla visita del Papa in Africa. Alcune sue dichiarazioni mi hanno tuttavia lasciato perplesso. In particolare ne riporto due qui di seguito:
"Insieme, diciamo no all'odio, alla vendetta, alla violenza, in
particolare a quella che è perpetrata in nome di una religione o di Dio.
Dio è pace".
“Non si può cancellare una religione perchè ci sono alcuni
o molti gruppi di fondamentalisti in un certo momento della storia”.
Gran belle parole di pace e concilianti, non c'è che dire. Mi disturba molto che il capo della religione cattolica-cristiana affermi questo dopo che la sua stessa religione è stata imposta con una violenza. che non ha riscontri nella storia umana e a seguito di un genocidio spaventoso, di cui ancor oggi è difficile fare una stima ed una valutazione certa. Lo stesso dicasi per la religione sorella a cui si rivolge il papa in queste dichiarazioni.
Tanto per usare le stesse parole del papa, sarà opportuno ricordare che il monotesimo è stato imposto con odio, violenza, vendetta perpretrate in nome di un dio che è apparso da subito tutt'altro che un dio di pace. Sono state cancellate religioni, credi e spiritualità proprio per l'azione di alcuni
o molti gruppi di fondamentalisti in un certo momento della storia. E questo non è avvenuto solo nelle Americhe.
Purtroppo a scuola queste cose non le insegnano. Intere culture, religioni, saperi, tradizioni sapienziali, conoscenze metafisiche e spirituali sono state cancellate dalla memoria storica: opere d'arte, biblioteche intere, uomini e donne di ingegno, sono stati eliminati senza il minimo scrupolo perchè ritenuti incompatibili con il nuovo credo monoteista. Di questi uomini e donne spesso non sappiamo più nemmeno i loro nomi e non conosciamo le loro opere. Di altri abbiamo solo piccoli frammenti.
Questo scriveva Libanio nel IV secolo:
"(…)
questi uomini vestiti di nero, che mangiano come degli elefanti, che stancano,
per l’abbondanza delle coppe che tracannano, coloro che versano loro da bere:
essi, che nascondono questi eccessi sotto un pallore che si procurano
artificialmente (…), corrono contro tutti i luoghi sacri urlando e portando
legna, pietre e ferro. E quelli che non ne hanno si servono delle mani e dei
piedi. E poi i tetti vengono tirati giù, i muri diroccati, le statue abbattute,
gli altari rovesciati, i sacerdoti costretti a tacere o morire. Distrutto un edificio
si corre ad un secondo e poi ad un terzo e i trofei si aggiungono ai trofei
contro ogni legge.
Tutte
queste violenze si osano in città ma soprattutto nei villaggi. Questa gente in
gran numero attacca ogni luogo. Dopo aver causato separatamente mille danni, si
riuniscono e l’un l’altro si chiedono conto delle imprese: essi ritengono una
vergogna non aver commesso le più infamanti ingiustizie. Vanno all’assalto dei
villaggi come torrenti devastando i campi, le case degli innocenti accecando,
abbattendo, uccidendo.
(…)
dicono di combattere per il loro dio, per la fede, ma questa guerra è solo un
mezzo per impadronirsi di enormi ricchezze, per rubare gli averi degli
infelici. Essi vivono grazie al male provocato agli altri.
Questa
è gente che non esita davanti a niente. La distruzione che portano è frutto
della loro avidità, della loro violenza e furia cieca.
Ecco
un esempio. Nella città di Berea c’era una stata di bronzo di Asclepio, una
statua in cui l’arte imitava massimamente la natura: era così bella che chi la
vedeva una volta desiderava tornare a vederla di nuovo. Questa statua, questa
opera d’arte, questo capolavoro, eseguita con tanta fatica, opera di un genio
illustre, opera di Fidia, è stata fatta a pezzi e distrutta. Molte mani si sono
divise l’opera di Fidia. Per quale motivo?"
(Libanio "In Difesa dei Templi")
Difficile ed inutile aggiungere altro.
Essendo un politeista, credo che sarebbe anche venuto il momento che i capi di queste religioni che hanno nel loro DNA e nel loro passato una storia ispirata all'odio, alla vendetta, alla violenza, in
particolare a quella che è perpetrata in nome di dio, che hanno tentato di cancellare una religione perchè ci sono alcuni
o molti gruppi di fondamentalisti in un certo momento della storia, chiedano prima di tutto perdono ufficialmente a tutti i milioni di uomini, donne e bambini che hanno pagato con la vita nel passato la loro coerenza spirituale. In secondo luogo sarebbe anche opportuno che queste religioni con i loro giganteschi apparati facessero un passo indietro e aprissero un dialogo vero con spiritualità diverse dalle loro religioni. E magari restituissero ciò che materialmente e spiritualmente hanno rubato e saccheggiato nei secoli
Consiglio pertanto la lettura del seguente libro. E' molto istruttivo e ci si rende conto con chi abbiamo realmente ancora a che fare dopo tutti questi secoli.
P. Chuvin: "Cronaca degli ultimi Pagani", Paideia Editore