mercoledì 20 luglio 2011

Una Politica Insostenibile

La vicenda di Spider Truman ha riportato alla ribalta lo squallore e l'indecenza della politica italiana: adesso, sull'onda di una pseudo-indignazione popolare, è saltata fuori questa autorizzazione a procedere che ha il sentore di un tentativo di correre ai ripari, di dare un contentino all'opinione pubblica. Sacrificarne uno per garantire la sopravvivenza parassitaria di tutti.

Che la politica italiana sia moralmente, economicamente e socialmente insostenibile è un dato di fatto noto da molto tempo. E, nonostante questo precedente, tale resta. In realtà infatti non è cambiato sostanzialmente nulla perchè il panorama politico italiano, dalle amministrazioni comunali fino ai vertici istituzionali dello Stato, resta di profilo basso (nella migliore delle ipotesi).

Perchè continuiamo a tollerare tutto questo? Perchè non sentiamo di meritarci una classe politica decente e all'altezza del resto dell'Europa?

Il motivo è ahimè piuttosto semplice. In Italia vige la regola secondo la quale l'italiano medio tollera tutto finchè gli si consente di fare quello che gli pare e piace. E allora vanno bene stipendi allucinanti e privilegi ingiustificati ad una massa di uomini e donne spesso incapaci ed incompetenti ma servitori zelanti di questo e di quello (nel perfetto "Italian Style"), vanno bene anche mascalzoni-mafiosi-inquisiti-corrotti, tasse a destra e a sinistra, tagli a tutto ciò che è pubblico (tranne che alle missioni militari - che poi alla fine così "cosa pubblica" non sono), purchè alla fin fine permanga un sistema confuso di regole fiacche che possano essere in un modo o nell'altro violate ed eluse. Una terra dove il sommerso, l'evasione fiscale e l'economia del "tutto al nero" dettano legge, non ci sono aumenti di tasse che tengano perchè tutti sappiamo che esistono mille sotterfugi per farla franca: ora e sempre.In Italia la legge è fiacca, non ha forza, non ha vigore.


Lo stesso dicasi dell'attuale indignazione contro la "casta": finchè persiste questo tacito accordo fra paese reale e paese irreale (ognuno si faccia gli affaracci propri) questo meccanismo perverso non potrà essere intaccato. Nessun politico intende erodere la premessa del suo privilegio. Votare la riforma elettorale, l'abolizione delle provincie, la riduzione dello stipendio, la riduzione del numero dei parlamentari sarebbe un suicidio politico. Figuriamoci che l'attuale premier è anche la garanzia per la pensione di molti di questi signori sia di destra che di sinistra. Così si estingue qualsiasi forma di opposizione.

Come esiste un'economia insostenibile che distrugge più di quello che produce, allo stesso modo esiste una politica insostenibile che corrode più di quello che produce: una politica che inquina. Come siamo consapevoli che i nostri attuali stili di vita implicano l'impossibilità per la vita delle generazioni future e, nonostante questo continuiamo imperterriti a distruggere tutto, parimenti siamo tutti consapevoli che questa gente non fa assolutamente nulla per il bene comune, ma gestisce delle piramidi di potere di tipo feudale cui tutti cerchiamo di aggrapparci per sopravvivere, sapendo perfettamente che questo significa cancellare il futuro etico, economico, civile e sociale del nostro Paese.

Forse è proprio questo il problema: a parte una piccola parentesi nel '500, in Italia non siamo mai usciti dal medioevo. E lo dimostra anche la questione dei rapporti con i cattolici...

Bisonga immaginare, progettare e realizzare quanto prima qualche forma di Ecologia Politica, che sia capace di bonificare il terreno della democrazia da tutte queste scorie, fermare questo inquinamento continuo e rendere l'aria di nuovo respirabile. Appena possibile voglio approfondire questo concetto.

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