lunedì 25 luglio 2011

School of Wisdom

In these years of diffused human misery, discredit against culture, ignorance as status symbol, greed and envy as marketing tools, when one knows about the presence of a school inspired to a holistic perspective, creativity, development of an independent thought, respect to others and environment, the first reaction is admiration.

Of course this school is not placed in Italy also because such an experiment surely would be hampered by prevailing values, the private catholic school, bureaucracy, those families totaly conformed to the principles of "Consuming and exploting the others and the evnironment".

This school in Thailiand and its name is Panyaden: here children may learn also how to use their free time with useful activities: cultivating or repairing their own clothes. The opposite of the Playstation generation.

In Italy they alsways tell us that these countries are the so called Third World: well, I think that, at the end we in Italy are the Third World with our obese and spoiled kids.

So take a look the the Panyaden site to understand how interesting is this school: it's a good example to imitate...

Scuola di saggezza

In questi anni di miseria umana diffusa, discredito generale nei confronti della cultura, l'ignoranza assurta come status symbol, l'avidità e l'invidia elevate a strumento di marketing, venire a conoscenza della presenza di una scuola che si ispira ad una visione olistica, alla creatività, alla sviluppo di un pensiero indipendente, al rispetto degli altri e dell'ambiente suscita ammirazione e conforto. Ovviamente non siamo in Italia anche perchè un esperimento del genere verrebbe come minimo ostacolato dal pensiero dominante, dalla scuola privata cattolica, dalla burocrazia, dalle famiglie totalmente aderenti ai principi del "Consuma e sfrutta il prossimo".

Siamo infatti in Thailiandia in una scuola dove inoltre si insegna ai bambini ad occupare il tempo libero con attività utili: coltivare, aggiustare i propri abiti, ecc... altro che Playstation!

Eppure ci avevano sempre detto che questo era il Terzo Mondo: mi sa che, visti da fuori, il Terzo Mondo alla fine siamo noi con i nostri bambini obesi e viziati all'inverosimile

Esaminare il sito per capire quanto possa essere interessante questo esempio: dovremmo copiarlo...

mercoledì 20 luglio 2011

Una Politica Insostenibile

La vicenda di Spider Truman ha riportato alla ribalta lo squallore e l'indecenza della politica italiana: adesso, sull'onda di una pseudo-indignazione popolare, è saltata fuori questa autorizzazione a procedere che ha il sentore di un tentativo di correre ai ripari, di dare un contentino all'opinione pubblica. Sacrificarne uno per garantire la sopravvivenza parassitaria di tutti.

Che la politica italiana sia moralmente, economicamente e socialmente insostenibile è un dato di fatto noto da molto tempo. E, nonostante questo precedente, tale resta. In realtà infatti non è cambiato sostanzialmente nulla perchè il panorama politico italiano, dalle amministrazioni comunali fino ai vertici istituzionali dello Stato, resta di profilo basso (nella migliore delle ipotesi).

Perchè continuiamo a tollerare tutto questo? Perchè non sentiamo di meritarci una classe politica decente e all'altezza del resto dell'Europa?

Il motivo è ahimè piuttosto semplice. In Italia vige la regola secondo la quale l'italiano medio tollera tutto finchè gli si consente di fare quello che gli pare e piace. E allora vanno bene stipendi allucinanti e privilegi ingiustificati ad una massa di uomini e donne spesso incapaci ed incompetenti ma servitori zelanti di questo e di quello (nel perfetto "Italian Style"), vanno bene anche mascalzoni-mafiosi-inquisiti-corrotti, tasse a destra e a sinistra, tagli a tutto ciò che è pubblico (tranne che alle missioni militari - che poi alla fine così "cosa pubblica" non sono), purchè alla fin fine permanga un sistema confuso di regole fiacche che possano essere in un modo o nell'altro violate ed eluse. Una terra dove il sommerso, l'evasione fiscale e l'economia del "tutto al nero" dettano legge, non ci sono aumenti di tasse che tengano perchè tutti sappiamo che esistono mille sotterfugi per farla franca: ora e sempre.In Italia la legge è fiacca, non ha forza, non ha vigore.


Lo stesso dicasi dell'attuale indignazione contro la "casta": finchè persiste questo tacito accordo fra paese reale e paese irreale (ognuno si faccia gli affaracci propri) questo meccanismo perverso non potrà essere intaccato. Nessun politico intende erodere la premessa del suo privilegio. Votare la riforma elettorale, l'abolizione delle provincie, la riduzione dello stipendio, la riduzione del numero dei parlamentari sarebbe un suicidio politico. Figuriamoci che l'attuale premier è anche la garanzia per la pensione di molti di questi signori sia di destra che di sinistra. Così si estingue qualsiasi forma di opposizione.

Come esiste un'economia insostenibile che distrugge più di quello che produce, allo stesso modo esiste una politica insostenibile che corrode più di quello che produce: una politica che inquina. Come siamo consapevoli che i nostri attuali stili di vita implicano l'impossibilità per la vita delle generazioni future e, nonostante questo continuiamo imperterriti a distruggere tutto, parimenti siamo tutti consapevoli che questa gente non fa assolutamente nulla per il bene comune, ma gestisce delle piramidi di potere di tipo feudale cui tutti cerchiamo di aggrapparci per sopravvivere, sapendo perfettamente che questo significa cancellare il futuro etico, economico, civile e sociale del nostro Paese.

Forse è proprio questo il problema: a parte una piccola parentesi nel '500, in Italia non siamo mai usciti dal medioevo. E lo dimostra anche la questione dei rapporti con i cattolici...

Bisonga immaginare, progettare e realizzare quanto prima qualche forma di Ecologia Politica, che sia capace di bonificare il terreno della democrazia da tutte queste scorie, fermare questo inquinamento continuo e rendere l'aria di nuovo respirabile. Appena possibile voglio approfondire questo concetto.

Intanto si può leggere questo articolo:

mercoledì 13 luglio 2011

Morire di stupida intolleranza

Si torna a discutere della parodia di legge sul testamento biologico. Ci sono molte cose da dire a riguardo: ne vorrei dire veramente tante su tanti livelli. Innanzitutto a livello etico, ma anche giuridico, medico, esistenziale, religioso, spirituale, civile...

Tutto quello che vorrei dire è stato già scritto in questo bellissimo articolo di Fabrizio Tassi apparso su MicroMega. Non ho altro da aggiungere, francamente.

Su MicroMega suggerisco anche la lettura degli altri articoli. Bisognerebbe citarli tutti, ma è impossibile. Sono comunque da leggere.

Bisogna che su questo tema la gente libera di questa scalognata penisola faccia sentire la propria voce ed impedire che un manipolo di pazzi intolleranti decida la vita e la morte di tutti noi.

La vendetta postuma dei cattolici


lunedì 11 luglio 2011

Grotesque Economics

Here again, talking about the usual squalid issues. The grotesque economy, made by managers, brokers, fund managers, financial companies, rating agencies, is here again to produce disasters in the name of profit-based-on-legalized-theft, speculations, robbery.

It's true: many national economies (among which the italian one) are surely weak, with high public debt, unemployment. In Italy surely our politicians are corrupted, arrogant, unable in doing their job: nonetheless the economy of fund and portfolio managers is an insult to the real economy which produces real things, goods and services.

This grotesque economy produces richness with the others' money: these financial companies gain money with your money but they never risk on their own. If everything goes well they gain high profits, if not their custormers loss their money.

Just imagine to go to the greengrocer to buy some tomatoes and he will ask you money in advance for it: if tomatoes become mature, the greengrocer keeps for himself two-third of the tomatoes cultivated with your money and give you one third. If the tomatoes get lost, it's your problem: you have lost the money for the tomatoes.

It should be the moment to give this people the same treatment they reserve to us. So I suggest greengrocers, butchers, bakers, teachers, etc. to be paid in advance when meeting these managers and to leave the rest to the fortune and destiny. As they ususally do.

These individuals are smoke sellers. This fact should be clearly stated. It's also foolish that many universities, masters and training courses are teaching such a rubbish ideas.

It's also ridiculous that they named their stuff "financial products": but there's no product, there's nothing.

A lot of people in this way, has created a carreer, a job, a respectable life. But I can see a job in what a farmer does, as well as for a nurse, a teacher, a professor, a baker, an entrepreneur, a policeman, etc. I can't see a job in this kind of activity: I can't see anything...

After 2008, we have expected some rules for financial markets and measures to throw away these speculators in the name of the law. But nothing happened and still happens. Cinisism and greed are still the only management tools.

These companies are still producing profits exploiting the enterprises of the real economy: too many jobs have got lost and too many people are living in undecent ways in material and psychological terms. Fund managers are doing their business with scarce or no limits making profits on the common people skins. While entire communities are pushed towards poverty and no future, someone is getting richer and richer exploiting the lack of capabilities and will to politically manage this situation.

Politicians are on the contrary creating even more favourable conditions to let manager doing their own business: we immediately need the creation of sound preconditions for forms of decent economies. This is an urgent priority also considering the impacts of this kind of greed economy on the environment, public health, people security, world justice and human rights.

And in the meantime the speculators thank you all...

Economia grottesca

Eccoci ancora qui a parlare delle stesse, squallidissime cose. L'economia grottesca, quella fatta dai manager, dai broker, dagli speculatori, dalle finanziarie, dalle società di rating, dagli imbecilli in giacca e cravatta, torna a creare disastri solo in nome del profitto-fondato-sul-furto-legalizzato, della speculazione, della rapina.

E' vero: la nostra economia è fragile, il nostro debito pubblico è enorme, la nostra classe politica e dirigente è inetta, corrotta, incapace ed arrogante: ma l'economia dei gestori dei portfolio è e resta un insulto soprattutto all'economia reale quella cioè che produce beni e servizi, che fa veramente "qualcosa".

L'economia grottesca produce ricchezza innanzittutto con dei soldi che non sono suoi: i broker e le finanziarie fanno soldi (per sè) con i soldi degli altri, non rischiano mai in proprio. Se va bene si tengono i profitti, se va male sono i clienti che perdono i soldi. Bello no? E che ci vuole a fare così?

E come dire che vado dal fruttarolo che mi chiede i soldi in anticipo per i pomodori: se si sono maturati, due terzi se li tiene lui ed un terzo te lo consegna, se va male peggio per te... Che ci vuoi fare? E' andata male! Pazienza!

E allora sarebbe ora che, quando si presenta uno di questi personaggi, i fruttivendoli, i pescivendoli, i macellai, gli artigiani, gli insegnanti facessero loro quello che loro fanno regolarmente a tutti noi. Prima dammi i soldi poi vediamo quello che scappa fuori...

Questi bambocci vendono aria fritta: non producono nulla. Bisogna che questa cosa sia chiarita una volta per tutte. E pensare che ci sono pure facoltà universitarie, master, corsi di specializzazione per imparare a diventare soggetti del genere.

La cosa che fa più ridere, se non ci fosse da piangere, è che chiamano la loro spazzatura "prodotti finanziari": non c'è alcun prodotto, non c'è nulla.

E pensare che c'è gente che piazzando questa robaccia ci ha tirato su una professione, un mestiere, una carriera, una parvenza grottesca di dignità e rispettabilità: ebbene, nel contadino vedo un mestiere, lo stesso vedo nel calzolaio, nell'infermiere, nel professore, nel panettiere, nell'impiegato e nell'operaio, nell'elettricista, nel poliziotto e nel carabiniere, nell'assistente sociale, nel bidello, nell'imprenditore. Mi voglio anche rovinare: posso anche immaginare di vedere un mestiere nel militare. Ma in questi personaggi con i loro bond, con la loro cravattiella index linked, con la loro abbronzatura stock exchange no: vedo solo un'umanità parassitaria e superflua che non produce alcunchè e che brucia tutto quello che tocca.


I truffatori, gli speculatori e gli sciacalli che avrebbero dovuto essere spazzati via quantomeno dall’indignazione generale sono sempre al loro posto, come se nulla fosse accaduto. Le famose “regole del gioco”, tanto invocate dopo la crisi del 2008, sono rapidamente finite nel dimenticatoio. L’ingordigia, il cinismo e l’incoerenza come strumenti di management sono tornati alla ribalta.


Le Borse continuano a giocare sulle spalle delle piccole imprese che chiudono o sono in forte sofferenza per mancanza di credito. Come effetto collaterale (così dicono gli economisti), troppi posti di lavoro sono andati perduti finora e molti altri si stanno perdendo, le vite di troppi precari restano appese ad un filo, troppe persone vivono ai limiti della decenza; al di là dei dati e delle statistiche, ciò significa in pratica che dilaga una massiccia povertà materiale e psicologica. Le speculazioni, i giochi delle Borse, gli affari dei fund manager sono possibili solo perchè, come contropartita, si agisce sulla leva “lavoro reale” ovvero la speculazione finanziaria opera semplicemente sulla pelle di centinaia di migliaia di persone che hanno perso e perdono il posto di lavoro. Questo spiega perchè sia aumentato il potere d’acquisto di poche categorie privilegiate che si sono arricchite approfittando della recessione e dell’incapacità (o non volontà) di governare questa crisi a spese di altre categorie meno privilegiate che hanno possibilità di spesa sempre più limitate o nulle.


La cosa più sorprendente è che a fronte di un evidente stato di sofferenza delle piccole e medie imprese (ovvero la spina dorsale della nostra economia e tessuto di base di tantissime economie locali), con la precarizzazione e contrazione del lavoro, con un debito pubblico ormai sostanzialmente fuori controllo, con una scandalosa assenza di risorse per la scuola, la ricerca, la sanità pubblica, i trasporti, ecc… una seria lotta all’evasione fiscale continua a non essere al centro di una qualsivoglia strategia credibile di politica economica. Allo stesso modo il problema dei costi spropositati della politica italiana è di fatto scomparso dall’agenda politica, le energie rinnovabili vengono penalizzate a vantaggio dei combustibili fossili, la tutela e salvaguardia dell’ambiente vengono considerate questioni di secondo piano, la corruzione non ha freni e si continuano ad alimentare sprechi e costosissime consulenze nella PA.


Nessuno si arrabbia veramente contro chi prepara questo humus e chi ne approfitta costantemente: nessuno trova niente da ridire.

E allora, gli avvoltoi dell'economia grottesca ringraziano...