venerdì 14 gennaio 2011

Legittimamente impediti

L'idea che mi viene in mente leggendo le notizie e guardandomi intorno in questi giorni è di un Paese e di una società in fase di lenta implosione. Il referendum a Mirafiori, (ma si può parlare seriamente di un referendum?), la sentenza della Corte Costituzionale sul legittimo impedimento (mezzo incostituzionale e mezzo no...), il progressivo ridursi del potere d'acquisto delle famiglie, la continua perdita di posti di lavoro, l'istruzione pubblica alla deriva, danno l'impressione di una società completamente ripiegata su sè stessa incapace di vivere il presente e progettare il futuro. Una società bloccata, una società di impediti, una società di legittimemente impediti.

Mentre lo sport nazionale sembra essere diventato l'uccisione da parte degli uomini italiani di mogli, ex mogli, compagne e fidanzate, non sappiamo nulla di ciò che accade al di là delle Alpi o oltre il mare. Le uniche notizie che arrivano da fuori riguardano i nostri militari in Afganistan e, troppo spesso, non si tratta di buone notizie.

L'Italia è una realtà piuttosto marginale a livello internazionale sotto tantissimi punti di vista (economia, cultura, sport, politica), ma facciamo veramente di tutto per emarginarci sempre di più: ci illudiamo di essere il centro del mondo e che altrove sia come da noi.

Purtroppo per noi non è così: l'Italia è un'eccezione, non è la regola. Non mi viene in mente nessun Paese civile dove si chiede sempre agli altri di fare sacrifici e rinunce, rimboccarsi le maniche, rispettare le leggi e le regole, pur di continuare ad avere le mani libere per fare solo e soltanto gli affaracci propri.

Che volete farci: siamo il Paradiso della "Doppia Morale"...

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