Ho visto le immagini in TV della Sig.ra Minetti (o Sig.na? o dr.ssa? non so...) convocata in Procura a Milano. Al di là del contenuto "serio" che ha motivato questa convocazione, la cosa che mi ha un pochino sorpreso è stato il look della sig.ra in questione. La sobrietà e la serietà nel vestire e nella capigliatura mi ricordavano quella di altre figure politiche della medesima corrente: si denota in particolare lo sforzo di "imbruttirsi" il più possibile soprattutto ricorrendo agli occhiali. Io, che oltretutto porto gli occhiali, ho notato come per questa gente sia proprio il simbolo, prima ancora che di morigeratezza, di bruttezza vera e propria.
Insomma, questa gente per sembrare seria si rivolge a dei clichè ben precisi: del resto la Minetti non ricordava la Gelmini? Nonostante gli sforzi per adottare un look "low profile", non ricordava la Carfagna, serissimo ministro? Chi le distingue?
Insomma, questa gente per sembrare seria si rivolge a dei clichè ben precisi: del resto la Minetti non ricordava la Gelmini? Nonostante gli sforzi per adottare un look "low profile", non ricordava la Carfagna, serissimo ministro? Chi le distingue?
Il look conta, eccome se conta: e quando bisogna darsi un'immagine, ecco che salta fuori lo "stampino". Eh sì! Ci troviamo di fronte a gente fatta proprio con lo stampino. Tutti uguali, con i loro clichè, i loro stereotipi da tirar fuori quando serve. Tutti che rispondono ad un copione televisivo-mediatico predisposto forse da esperti della comunicazione o qualcosa di simile. Chi lo sa!
Il dramma è che poi alla fine questo sistema funziona. Almeno per una grande parte degli italiani e delle italiane...
Il dramma è che poi alla fine questo sistema funziona. Almeno per una grande parte degli italiani e delle italiane...