sabato 18 agosto 2012

A piedi nudi nel porco.. ooops.. parco

A causa di noiosissimi problemi di salute, non posso dedicarmi alle mie bellissime passeggiate in campagna o nei boschi. Oggi però ho preso la macchina e sono andato a fare un giretto sulla strada comunale che attraversa i boschi sulle colline che stanno proprio a ridosso di casa mia. Si tratta di bellissimi boschi che un tempo costituivano la cosiddetta Selva Cimina, vicino alla città di Viterbo.

E come tutti gli anni, torno a casa completamente sovrastato dallo sgomento. La condizione di questi boschi è a dir poco drammatica. In primo luogo si vedono gli effetti dello sciaguratissimo "diradamento": io, premetto, non sono un esperto in Scienze Forestali. Mi limito a commentare quello che vedo. Il sottobosco è annientato perchè privo della protezione degli alberie gli alberi sopravvissuti alla selezione degli esperti sono moribondi. Quello che viene da pensare è che il diradamento altro non è che la premessa, avallata dai "professori", per la rasatura generale e definitiva della montagna e delle colline. Mi viene anche da pensare che forse gli esperti pensano di saperne di più della Natura stessa visto che cercano di insegnarle come tirare su un bosco. Il solito approccio scientista-cartesiano alla Natura: un bel favore agli speculatori.

Eccoci poi al capitolo monnezza: nel 2012 ancora c'è gente che non riesce proprio a considerare i boschi, non dico dei "santuari naturali" come forse scioccamente faccio io, ma almeno dei luoghi che rappresentano una vera e propria assicurazione sulla vita presente e futura. 

La monnezza più gettonata resta sempre la seguente:  
  • bottiglia in plastica per acqua da 1,5 litri
  • bottiglietta in plastica per acqua e tè freddo
  • lattina
  • busta vuota di patatine
  • pacchetto di sigarette
  • involucro di merendina
  • bottiglia di birra da 33cl
  • fazzolettino di carta usato post incontro galante

Non mancano poi le bustate piene di rifiuti gentilmente nascoste dietro gli alberi. E qui si arriva alla parodia: qualcuno mi sa spiegare quale è il dietro di un albero?

Lungo i lati della strada non c'è un metro che non sia integralmente ricoperto da questa roba. I sentieri all'interno sono più o meno nelle stesse condizioni: ovviamente c'è un forte incremento nel numero dei fazzolettini usati.

C'è poi il capitolo dolente dei rifiuti "strani". Grandi mucchi di materiale di risulta edile punteggiano i boschi e le radure: qua e là sbucano sacchetti misteriosi. In alcuni sembra di notare altro materiale edile. In altri non si capisce. Un tempo questo genere di rifiuti li inguattavano bene: bisognava inoltrarsi un bel po' per trovarli. Ora non si preoccupano più nemmeno di nasconderli. Fai pochi metri e li trovi in bella vista: tanto chi vuoi che li noti?

Su tutto questo c'è molto da riflettere. In primo luogo la monnezza non cade dal cielo. Da una parte la cosiddetta "gente comune" è responsabile diretta di questo stato di cose: se nel 2012 ancora c'è gente che butta tutto dove gli capita vuol dire che siamo messi male. E che cambiamento politico vuoi fare con queste premesse? Insomma alla fine ognuno ha il governo e i politici che si merita. E' anche da queste piccole cose che capisci la qualità del capitale umano che si ha l'onore di incontrare per strada (o al seggio elettorale) tutti i giorni. Un'umanità che alla fine vale quanto una busta di monnezza...

Inoltre come mi incavolo io, che alla fin fine sono poco più di un'ombra, si dovrebbero incavolare tutti coloro che vivono questo sfortunato territorio. Il problema è che nessuno soprattutto i nativi di vecchia data, sentono questa terra come un bene loro proprio. Mi viene da pensare che alla fine gli "autoctoni" sono i peggiori nemici del territorio dove vivono e dove sono vissuti i lori antenati: hanno un odio sottile e perverso per la loro terra. Tant'è che mi è capitato spessissimo di sentire un entusiasmo sincero e amore per questa terra solo da parte dei nuovi residenti che puntualmente vedono frustrato il loro entusiasmo. Lo stato dei boschi denuncia tutto questo...

Rimane gravissimo poi che i boschi servano per nascondere rifiuti di tutt'altra natura: ciò potrebbe spiegare anche perchè ogni tanto vanno a fuoco.

 In conclusione: che tristezza vedere sperperare una ricchezza simile!





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