lunedì 7 novembre 2011

La banalità dell'idiozia

Sono perfettamente consapevole del fatto che questo blog ha pochi lettori. Tuttavia mi rivolgo ora a quei pochi: non so se avete notato ma per circa una settimana non ho scritto alcun post. In pratica ho lasciato per alcuni giorni, come ultimo post e quindi in evidenza, alcuni miei commenti sulla catastrofe delle pioggie verificatesi in Liguria. Tutto questo l'ho fatto deliberatamente perchè mentre scrivevo quel post, i meteorologi stavano annunciando che di lì ad una settimana avrebbe ripiovuto e di conseguenza ci sarebbe stata una nuova allerta meteo sulla Liguria in particolare su Genova. 

Puntualmente si è verificato quanto previsto da una settimana: forti piogge, esondazioni, fiumi di fango... 

In pratica senza bisogno di scrivere nulla, un post vecchio di una settimana è diventato automaticamente di attualità. Questo per dire che la Terra del Caos è talmente prevedibile, per la stupidità dei suoi politici ed amministratori, che a questo punto basta scrivere un commento sulle inondazioni e sulle piogge all'inizio di ottobre per essere sempre puntuali praticamente per tutto l'inverno. 

Questo evidenzia la banalità dell'idiozia (non solo la mia quindi) che connota la nostra quotidianità. E' vero che ci sono state delle piogge eccezionali, ma anche un bambino sa perfettamente che tutti i territori della Terra del Caos sono stati talmente martoriati, saccheggiati e devastati che basta un po' di vento, due gocce di pioggia, una bella grandinata per provocare allagamenti, frane, smottamenti e chi più ne ha più ne metta. Il problema è che alla fine dobbiamo contare anche le vittime... 

Con la furbizia non si va molto lontano: la mancanza di qualsiasi forma di pianificazione territoriale, la miopia più assoluta con cui si è gestito e si gestisce il territorio, i condoni, l'aver lasciato intere regioni nelle mani degli speculatori, dei palazzinari e degli uffici tecnici locali incompetenti e corrotti hanno creato una ricchezza illusoria nel brevissimo periodo, ma la catastrofe per il futuro. 

Nessuno si chiede perchè la pioggia ha causato tutto questo: qualche sprovveduto continua a sostenere che dipenda dall'acutizzatrsi dei fenomeni naturali. Ma le responsabilità maggiori sono sempre nell'incapacità e nel dolo di chi amministra il territorio. Il disboscamento dei monti e delle colline (anticipato sempre dal diradamento cretino), l'aver trasformato i torrenti in fogne a cielo aperto, la speculazione edilizia, le discariche e l'interramento dei rifiuti, tutto questo è una miccia accesa sotto il sedere di chi vive in quelle aree. E' solo questione di tempo. 

Per non parlare poi della prevenzione dei terremoti o la catastrofica condizione delle aree prossime al Vesuvio. Tutto questo è veramente banale, pericolosamente banale...


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