mercoledì 9 novembre 2011

Un futuro denso di incognite....

Dopo i fatti di ieri, si è aperta in Italia una strana condizione di crisi di governo. come sempre tutto questo avviene nella massima confusione in modo tale da gettare ancora più fumo e caos non solo negli occhi dei fantomatici investitori, ma di tutti i cittadini onesti che ancora si ostinano a tirare avanti la carretta di questo sfortunatissimo lembo di terra. 

L'irresponsabilità "pura" portata a forma di governo (e a grandi passi anche a forma di Stato) e stili di gestione criminale della cosa pubblica non solo ha generato la voragine del debito pubblico che oggi ci sta presentando un salatissimo conto (e che anche un imbecille avrebbe potuto prevedere), ma ha anche distrutto le possibilità di elaborare un progetto di uscita da questa crisi. Anni di politica criminale in primo luogo hanno portato alla gestione della cosa pubblica persone, nella migliore delle ipotesi, del tutto incapaci e incompetenti. La presenza di partiti politici più simili a comitati di affari riuniti intorno a dei veri e propri capibastone e, a scalare, capi corrente, ha allontanato dalla passione e dal dibattito politico quelle risorse umane ed intellettuali-intellettive di cui oggi avremmo urgentemente bisogno. Una mandria di asini e vacche incapaci, corrotti/e e voraci, ma accondiscendenti e fedeli, oggi sono chiamati a gestire una fase politica di cui non sono assolutamente all'altezza apparendo del tutto inadeguati alla necessità del momento storico in cui ci troviamo. 

Peggio del peggio, questa classe che pomposamente si fa chiamare dirigente e politica (ma che è interessata solo a dirigere i propri interessi a danno della collettività) ha coltivato un'opinione pubblica inerte, apatica, ignorante e spaventosamente egoistica capace solo di pensare ai propri affari più immediati. All'interno di un circolo perverso e rigorosamente orientato verso il basso-peggio, alimentato dalla distruzione sistematica e scientifica della scuola e di tutto ciò che può anche lontanamente puzzare di "servizio pubblico", questa opinione pubblica è vittima di questa congrega di criminali inetti in cui fondamentalmente si specchia e si riconosce.

Si parla di elezioni anticipate. Chi ha anche minimamente bazzicato un qualsiasi partito politico sa che al suo interno quelli che contano sono quelli che "preventivamente" portano voti. Si dice sempre che Tizio va candidato e messo "in alto" perchè porta un sacco di voti. Anche se è un mascalzone, anche se è uno che ha fatto loschi affari, magari invischiato con Cosa Nostra, pluri-indagato, un deficiente, un corrotto ecc... ecc.. va candidato perchè porta un sacco di voti. E' vero che le elezioni le vincono quelli che sono più votati, ma questa storia dei pacchetti preconfezionati di voti mi ha sempre lasciato perplesso. E questo perchè dietro questi  pacchetti ci sono delle persone che obbediscono ad ordini precisi: le dicono di votare tizio e lo votano senza discutere. E queste persone sono fra noi. Questo fa veramente paura delle elezioni nostrane. E questa è una zavorra pesantissima che impedisce la costruzione di un qualsiasi tipo di futuro.

E allora, stando così le cose, cosa ci dobbiamo aspettare per il prossimo futuro? Un governo di "larghe intese"? Un governo di salvezza nazionale? Elezioni anticipate? Con questa splendida legge elettorale poi? Dei tonni che si atteggiano a Delfini (come se le cariche pubbliche fossero ereditarie)? Una fiume di topi che corre da un partito all'altro nel tentativo di abbandonare la nave e di dire "io non c'entro"?

Tutto questo è solo chiacchiere e giochi di prestigio perchè senza un cambiamento profondo, un cambiamento "umano", ci ritroveremo solo a subire il blabla dei soliti "noti" ispirati all'idiozia, al dolo e all'incapacità di sempre. Ma per prima cosa dobbiamo cambiare noi: dobbiamo cominciare a pensare ad un "noi" i cui identificarci. Dobbiamo smetterla di pensare alla comunità come ad una somma di "io": dobbiamo smetterla di essere parte di un pacchetto di voti.

Dobbiamo riprenderci la "nostra" politica senza possibilmente delegarla a nessuno.

C'è sempre l'esempio di "Occupy Wall Street"...


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