venerdì 8 aprile 2011

Il futuro in piazza

Sabato 9 aprile i precari e gli studenti italiani si mobiliteranno per far sentire la loro voce. E' l'Italia più distante possibile e diametralmente opposta a quella trimalcionesca che dilaga in TV e nella politica ufficiale.
E' l'Italia che non ha più nulla da perdere: è l'Italia di cui di certo non ci si può vergognare all'estero.

E' l'Italia che non racconta barzellette sconce, che non ha la pappagorgia, che non pratica il bunga-bunga, che non frequenta i locali alla moda, che non vive perennemente con il bicchiere in mano nell'happy hour, che non ha il SUV parcheggiato il tripla fila, che non si fa la lampada, che non va a Porto Cervo, che non possiede escort (salvo che non sia una vettura di decima mano), che non ha il bi-tri-quadri-penta-esa alberi.

Mentre la politica è tutta indaffarata in altre faccende, l'Italia delle speranze frustrate e dei domani distrutti si mobilita.

Link utili:
Il nostro tempo è adesso
Precari in piazza: tre buone ragioni per esserci

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