Il grande problema dell'Italia non sono i cervelli in fuga, ma la stupidità che resta e che non ha, purtroppo per noi, la benchè minima intenzione di fuggire.
Cose che odio: le persone serie, le false bionde, lo storicismo, gli astemi, i furbi, i delitti per onore, il titolo di dottore... (D. Buzzati)
venerdì 15 agosto 2014
martedì 12 agosto 2014
Robin Williams
Devo dire che gli attori e le attrici non mi appassionano mai più di tanto. Ci sono attori ed attrici bravi ed attori ed attrici pessimi: il resto mi importa poco o nulla.
La scomparsa però di Robin Williams mi ha in un certo modo toccato. Perchè credo che il cinema abbia perso un grandissimo atore.
Non mi interessa sapere la ragione o la causa della sua morte. Devo riconoscere che la sua scomparsa mi lascia una netta sensazione di vuoto e di perdita. E' quasi banale ripetere che si trattava di un grande attore e che riempiva letteralmente i suoi film con la sua presenza.
Quello che mi ha sempre impressionato di Robin Williams, in tutte le parti che ha intepretato, è quell'alone di tristezza e malinconia che ha sempre caratterizzato i suoi personaggi anche in quei ruoli più comici e di ironia pungente. Ho sempre avuto l'impressione che un velo di tristezza accompagnasse la sua recitazione. Sicuramente mi sbaglio, ma questa sensazione mi è rimasta. In quanti film abbiamo sorriso quando il suo personaggio era una figura che veniva sbeffeggita, un fallito, un uomo fragile, un uomo in contrapposizione perpetua con l'ordine costituito e con le regole consolidate: impersonificava sempre però la rivincita di colui che canta fuori dal coro, che nasconde in un fiume di battute isteriche le proprie paure e le proprie incertezze.
Mancherà sicuramente la sua espressione beffarda e quasi di sfida...
venerdì 8 agosto 2014
Riflessioni d'Estate 2
Stare seduti in un vecchio, sporco e malconcio ristorante, dove si mangia male, si spende parecchio e il servizio fa schifo per la maleducazione del personale, avendo l'impressione continua e costante di essere sempre sul punto di essere truffati: questa è la sensazione netta che puntualmente provo ogni volta che esco di casa.
domenica 3 agosto 2014
Riflessioni d'Estate
Quando ero un bambino, mi si diceva che siamo in questa vita solo di passaggio. Poi, crescendo, ho pensato che grazie alla saggezza, alla conoscenza e all'intelligenza, ciascuno di noi potesse non dico ambire all'immortalità, ma per lo meno rendere meno inconsistente la nostra presenza in questo mondo.
Oggi come oggi, guardandomi attorno, circondato da questa società così arrogantemente ignorante e profondamente stupida a tutti i livelli, ed oltrettutto felicemente fiera di essere tale, non posso che pensare che tutto questo non fa altro che confermare la più totale impermanenza dell'esistenza umana.
Iscriviti a:
Post (Atom)