venerdì 17 gennaio 2014

La grande bellezza, la grande amarezza

Non so francamente se il film "La Grande Bellezza" di Sorretino vincerà un Oscar. Comunque già il fatto di concorrere, considerata la deriva della cultura italiana, è un risultato decisamente rilevante. Riuscire a creare qualcosa che possiede uno spessore culturale importante a livello internazionale è un risultato notevole anche perchè in Italia non c'è la benchè minima considerazione per la cultura, per il talento, la creatività. In fondo poi alla fin fine il film parla proprio di questo: tutta questa storia è quindi un interessante corto circuito intellettivo.

La cosa che mi fa particolarmente riflettere è però la coincidenza con la quale questo film approda alla ribalta internazionale mentre sullo scenario sociale, etico e politico nazionale risaltano sempre le stesse, indentiche squallidisime vicende di corruzione dell'intera classe dirigente italiana, che altro non è che lo specchio del degrado dell'intera società italiana, che altro non è che l'essenza della trama del film. . 

Insomma la cultura italiana fa quello che può per narrare questi tempi in cui alla fine il grigiore di personaggi inconsistenti e privi di spessore sono la cosa di gran lunga migliore che oggi ci possa capitare: il potere dei mediocri è auspicabile rispetto allo strapotere degli sciacalli e delle battone. 

Il tutto avviene avendo sullo sfondo un patrimonio culturale enorme e di una bellezza veramente grande.

Noi poveri uomini e donne senza alcun potere siamo schiacciati in mezzo a tutto questo. Assistiamo allibiti al saccheggio sistematico dei nostri territori e delle nostre vite senza poter fermare questo buldozer di corrotti, incapaci, scialbi e grigi burocrati, ladri, zozzoni, ricattatori, accattoni di ogni genere. 

Effettivamente è come essere al cinema: esattamente le stesse sensazioni di spaesamento, di vertigine, di depressione, di amarezza che ho provato vedendo appunto "la Grande Bellezza". 

Si accendono le luci in sala, ma continuiamo ad assistere allo stesso identico triste spettacolo...


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