mercoledì 22 maggio 2013

Quanta ingiustizia ed ineguaglianza possiamo tollerare?

In questi tempi grotteschi e macabri, che un gurppo di poveri deficienti dica delle assurdità contro ogni buon senso ed oltretutto faccia di tutto per mettere in pratica queste assurdità non è poi cosa così sorprendente. La cosa che mi lascia sempre stupefatto è che ciò avvenga nell'indifferenza generale.

Faccio veramente una fatica enorme nel tentare di seguire, meno che mai comprendere, le dinamiche (parlo di dinamiche e non di logiche perchè non c'è alcuna logica in tutto questo), quello che mi circonda. Cerco di vivere in modo quasi catacombale e di tapparmi occhi ed orecchi quando sono fuori di casa: ma la puzza nauseabonda del reale filtra da ogni dove.

Ieri poi ho avuto la malaugurata idea di vedere Ballarò: l'avessi mai fatto!!! Sono stato colto da un disgusto deprimente, da un infarto esistenziale nel vedere un'apoteosi di tale e tanta pochezza umana. Un amalgama indistinguibile di individui senza alcun "distinguo": chi è del PDL? Chi è del PD? Chi fa cosa? Ma dove vivono costoro? Sembravano tutti degli atuomi, programmati per non rispondere non solo alle domande che venivano fatte, ma incapaci anche di prendersi la benchè minima reponsabilità delle loro azioni.

Dopo dieci minuti ho spento la TV e sono andato a dormire.

Mentre un gruppo relativamente sparuto di individui sembra in preda ad una frenesia delirante, la realtà quotidiana di migliaia di famiglie e comunità appare sempre più disperata. Sembra che questo gruppuscolo stia giocando con un videogame, mentre intorno il mondo crolla: ormai l'Italia si regge sulla forza fisica e psichica di alcuni gruppi di persone, sulle braccia di alcuni uomini e donne che, sotto l'impulso di un qualche sentimento solidaristico, mandano avanti tutta la baracca.

Il cosiddetto Stato Sociale è ormai identificato interamente con la famiglia: tutto il peso della sfera sociale grava sulla famiglia e soprattutto sulle braccia delle donne. La buona volontà di pochi manda avanti l'intera baracca perchè la politica è impegnata altrove a spremere denaro e sprecarlo per i propri apparatchik.Chi non ha una famiglia, di fatto è fuori dal welfare.

Se all'interno della macchina dello Stato, tutti, e dico tutti, si adeguassero al modello che viene dall'alto, tutto si bloccherebbe: tutto si spegnerebbe e sarebbe finito. Non funzionerebbe più nulla. Black out.
Scuole, ospedali, treni, aerei, ecc... vanno avanti perchè qualcuno ha ancora il buon cuore di farli andare avanti: against all odds

Idem nel settore privato. A fronte di un esercito di mascalzoni che si definiscono imprenditori, c'è ancora qualcuno che si attiene alle regole e tira avanti. Ma quanto può durare tutto questo?

Quanta ingiustizia possiamo ancora sopportare?
Quanta diseguaglianza possiamo ancora digerire?

La tragedia di tutto questo scenario infatti è che ancora esite qualcuno che giustifica questo sistema e questi personaggi. C'è ancora qualcuno (e sono tanti) che pensa che tutto questo sia "democrazia". C'è ancora qualcuno che pensa che "Lui risolverà tutto".

Questo esercito sterminato di "qualcuno" mi lascia senza forze e senza speranze. Perchè la speranza è l'ultima a morire, ma anche lei prima o poi muore...


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