martedì 5 marzo 2013

Fiamme sulla Città della Scienza

Il fuoco ha completamente distrutto la Città della Scienza di Napoli. Francamente non so ancora se l'incendio ha o meno una natura dolosa.

Certo è che questo drammatico episodio appare come la metafora della condizione della scienza e della cultura in questo tristissimo Paese. La devastazione rimane il tratto più saliente del rapporto fra gli italiani ed il loro retaggio culturale; l'indifferenza e la sottovalutazione continuano a rappresentare le più tipiche modalità di approccio degli italiani con la scienza ed il sapere. Il tutto ovviamente  viene amplificato all'ennesima potenza da una classe politica che per decenni ha rappresentato un vero e proprio insulto al concetto di "conoscenza" e all'immagine stessa dell' "homo sapiens".

Della Scienza e della Cultura italiana oggi rimangono delle ceneri ancora calde, ma pur sempre delle ceneri, proprio come nel caso della Città della Scienza di Napoli. Vista l'indifferenza generale, sta a coloro i quali hanno a cuore la cultura ravvivare il fuoco che cova sotto questa cenere.


PS

Cito a mero titolo di folclore una frase che mi disse un tizio (piuttosto benestante tra l'altro) a proposito della cultura (una frase che, nella sua cruda schiettezza e sincerità ben dipinge la mentalità dell'italiano medio in proposito):

"Un uomo con un libro in mano è un coglione"

Nessun commento: