La corruzione in Italia è un cancro che avvelena tutto e tutti. Siamo tutti intrappolati all'interno di questo male simultaneamente come vittime e carnefici perchè ormai tutti consideriamo questo fenomeno come un fatto ineluttabile, come una cosa "normale". La corruzione in Italia è uno stile di vita, una forma di governo, una perversa via di sviluppo economico e sociale.
Ormai in Italia non si vive, si sopravvive cercando di cavarsela ciascuno come meglio crede. Il discredito totale in cui versano le istituzioni è tale che nessuno crede più che possa esistere una via "onesta" alla gestione della cosa pubblica. La politica è talmente inquinata che chi pratica la politica come mestiere non può che essere di fatto un disonesto. Quello che sta emergendo a Roma è una realtà nazionale di cui tutti siamo a conoscenza da decenni ed i primi che conoscono molto bene queste cose e questi torbidi meccanismi sono quelli che sono "dentro" la politica a tutti i livelli.
Una persona onesta è immediatamente espulsa dalla politica e dai partiti come un corpo estraneo perchè non gradita, pericolosa, inutile. Chiunque occupa una posizione dirigenziale "deve" qualcosa a qualcun altro, perchè così funzionano le cose in Italia. Qualsiasi organigramma dirigenziale amministrativo ed istituzionale si fonda sempre uno scambio, un baratto, un uomo o una donna piazzati appositamente perchè "è dei nostri".
Anche fare business in Italia sottosta a queste regole. Un imprenditore o un'imprenditrice onesta fanno molta fatica a sopravvivere perchè i furbi, i mascalzoni, i disonesti sono sempre ben appoggiati e sanno sempre di poterla fare franca. Nessuno paga per la devastazione che produce, nessuno ha la benchè minima responsabilità per i danni che arreca alla società nel suo complesso.
Ed il bello è che fare delle riflessioni del genere è oggi diventato in Italia un atto "eversivo". Tutto questo mi ricorda tristemente i regimi totalitari dell'Europa dell'Est. Anche lì, in quegli anni, criticare gli sciacalli di Stato ed i loro accoliti era considerato un gesto reazionario ed antidemocratico. Siamo messi molto male!
Tutto lo scenario politico-istituzionale è talmente degradato che le stesse idee di "onestà", di "virtù", "rettitudine", "correttezza", "disinteresse personale", "operare per il bene pubblico e per la collettività" diventano atti e fatti "eversivi".
Mi preme poi sottolineare che la devastazione che ormai permea tutte le componenti della politica e dell'economia italiana ha certamente degli effetti economici molto negativi perchè risorse enormi della ricchezza che questa sfortunata terra produce vengono sostanzialmente deviate per attività improduttive, parassitarie e distruttive. Come è possibile solamente immaginare di poter uscire dall'attuale crisi e recessione in queste condizioni? E poi ci meravigliamo che i dati economci italiani sono così negativi? Se chi deve prendere delle decisioni che hanno delle implicazioni economiche è un corrotto o un incapace messo lì appositamente per fare da yes man e se chi deve mettere in pratica queste decisioni, a cui la politica mette in mano un sacco di soldi, è un ladro il risultato non potrà che essere la chiusura delle imprese, posti di lavoro bruciati, scuole che cascano a pezzi, ospedali fatiscenti, città - ghetto, servizi indecenti, università e ricerca pubbliche allo sbando.
C'è poi certamente un risvolto sociale molto grave perchè questa sottrazione che rende inefficente l'intero sistema economico ed amministrativo italiano genera disoccupazione, incapacità di innovare, di creare nuove attività, di promuovere i migliori talenti, un malessere sociale diffuso, violenza strisciante ovunque.
Il fatto poi di dare questo marciume come una realtà normale e scontata del comune vivere ha un peso notevole di natura etica. Ormai vivamo in una realtà dove eticamente, anche con il beneplacito ed il contributo del Vaticano, l'aria è irrespirabile, ma non ce ne accorgiamo più: ci abbiamo fatto l'abitudine. Omnia licet. Il degrado politico e sociale è ormai considerato un dato acquisito. La cosa peggiore è che le nuove generazioni nascono e crescono respirando questa aria rendendo sempre più difficile fare un'inversione a U e imboccare l'uscita da questo obitorio etico. Se non si ferma questa spirale al ribasso e con questi continui "begli esempi" per i giovani la società italiana del futuro sarà un vero disastro.
Il risultato sarà che a breve, in Italia non ci sarà più quindi una società civile, ma un'accozzaglia di sciacalli ispirati solo dall'avidità, dalla volgarità e dalla mancanza di qualsiasi scrupolo.
Non basta inasprire le pene, sapendo che poi nessuno le farà rispettare. Non basta digrignare i denti e fare le facce truci sapendo che non c'è la volontà e la capacità di reagire a questo degrado. Sappiamo tutti molto bene che, passata la bufera, tornarà il silenzio e tutto tornerà come prima, come sempre. Ci siamo cascati tanti volte. Adesso basta, non ci caschiamo più. Quello che servirebbe è prima di tutto una condanna etica di tutto questo che si dovrebbe materializzare con la messa al bando di tutte quelle persone - e i boss della politica sanno benissimo chi sono - che sono implicate ed invischiate, chi più chi meno, in questo sistema. Ma la politica questo non lo farà mai.
Chi può fugge. Del resto che altro ci resta da fare? Io stesso a mio figlio adolescente non faccio altro che dirgli: "appena puoi, fuggi da questo inferno! Fatti una vita da persona onesta, competente e preparata altrove! Qui non hai speranze, qui non puoi fare niente!"
Tutta questa gentaglia che avvelena le nostre vite è in pratica il Male Assoluto con cui ci dobbiamo confrontare quotidianamente in termini pratici ed etici. Al di là del denaro che rubano, essi devono essere considerati solo come sciacalli il cui unico sciopo è quello di distruggere gli altri materialmente ed esistenzialmente senza alcun altro scopo reale.
Peccato che queste riflessioni siano così eversive...