mercoledì 14 gennaio 2009

La rete europea per la valutazione dello sviluppo rurale


E' stata recentemente varata la rete europea per la valutazione dello sviluppo rurale (European Evaluation Network for Rural Development) che ha l'obiettivo di introdurre ed ottimizzare i sistemi di valutazione dell'impatto delle politiche europee sullo sviluppo rurale. La possibilità di creare una rete di esperti e di informazioni costituisce un momento importante per la condivisione di esperienze positive, di diffusione delle "best practices" al fine di potenziare il capacity building delle nostre aree rurali. Questa rete europea dispone anche di un apposito sito web.


L'importanza di un sistema oggettivo di valutazione dell'impatto delle politiche deriva dal fatto che la nostra esperienza quotidiana ci dice che troppo spesso la politica influenza negativamente l’azione dello Stato in economia a livello nazionale e locale sotto le pressioni di gruppi forti o a causa della corruzione spingendo lo Stato a agire di fatto contro gli interessi dei cittadini.

La politica, talora per colpa o incompetenza altre volte per dolo, sembra non curarsi troppo delle implicazioni di molti interventi in termini di utilità, impiego efficiente dei soldi pubblici, impatto sociale. Un esempio di questa carenza viene proprio dalla discutibile gestione del territorio in tante aree rurali del nostro Paese con conseguenze pesanti per chi vi abita e chi vi lavora: risorse ambientali e culturali compromesse, piccoli vantaggi di breve periodo con pesanti costi socio-ambientali di lungo periodo, speculazioni edilizie selvagge e devastazione del paesaggio, spreco di finanziamenti, incapacità di pensare il territorio in termini di sviluppo ecologicamente, socialmente e economicamente sostenibile. L’incompetenza politica nel gestire il territorio con la sistematica distruzione di questo patrimonio (dai beni archeologici a quelli naturali) non aiuta l’economia rurale. I condoni, l’abusivismo edilizio tollerato, le brutture architettoniche hanno eroso ad esempio le possibilità di utilizzo turistico di grandi parti del nostro paesaggio e delle coste. Lo stesso dicasi per la poco incisiva politica di valorizzazione dei parchi naturali e le difficoltà a crearne di innovativi con sovrapposizione delle funzioni di parco naturale e archeologico oppure di parco naturale-agricolo-rurale e scientifico-educativo-didattico (ricerca, ambiente, mestieri, tradizioni, architetture, ecc.).

Forte è quindi il bisogno nel nostro Paese dell’applicazione rigorosa di procedure sistematiche per valutare il valore e l’impatto delle decisioni politiche sul territorio soprattutto a livello locale per indirizzare le relative scelte con l’interesse generale come obiettivo e non la mediazione di interessi particolari. Ciò appare di rilevanza cruciale pensando alla cronica scarsità di risorse economiche e alla necessità di rendere il decentramento un processo gestionale realmente efficace.

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