In questo 8 marzo avrei voluto evitare di parlare di quanto sta accadendo nella politica nazionale. Avrei voluto continuare a riflettere sulle piccole e grandi questioni che attanagliano questa sfortunata terra: il lavoro, la dignità delle persone, l'ambiente, la scuola, la sanità, la sicurezza, ecc... Insomma tutte quelle questioni che sono alla base di una società "decente".
Invece, mi è impossibile non spendere qualche parola proprio perchè sono fermamente convinto della necessità di lavorare per creare una società decente. Lo spettacolo grottesco che sfila quotidianamente davanti ai nostri occhi è di dimensioni tali che non si riesce più a capire dove finisca la realtà ed inizi la fantascienza, la commedia, la finzione televisiva.
Non voglio entrare nelle polemiche più o meno istituzionali che stanno caratterizzando la politica nostrana di questi giorni e nemmeno fare ragionamenti sulla destra e sulla sinistra (che ormai sono delle etichette prive di senso): però continuo a pormi delle domande e a nutrire notevoli dubbi sulle capacità di tutte queste persone di affrontare e (forse) risolvere anche i più minimi problemi che la nostra società ha davanti a sè.
Se questa è la macchina politica che si è messa in moto per le elezioni regionali non mi meraviglia che all'ombra di una simile umanità si accampino donnine di malaffare, sciacalli camuffati da manager, la malavita più o meno organizzata, mascalzoni di ogni sorta.
Ho sempre pensato che la dignità consista nel saper tenere la "testa alta" anche nelle situazioni più difficili: io oggi non vedo dignità non solo in queste persone cui abbiamo affidato le nostre sorti, ma nemmeno in quegli uomini e donne che continuano a tollerare e sostenere questo stato di cose.
Si va in giro con le braghe calate: come i tanti sessuomani beccati nelle intercettazioni...
Invece, mi è impossibile non spendere qualche parola proprio perchè sono fermamente convinto della necessità di lavorare per creare una società decente. Lo spettacolo grottesco che sfila quotidianamente davanti ai nostri occhi è di dimensioni tali che non si riesce più a capire dove finisca la realtà ed inizi la fantascienza, la commedia, la finzione televisiva.
Non voglio entrare nelle polemiche più o meno istituzionali che stanno caratterizzando la politica nostrana di questi giorni e nemmeno fare ragionamenti sulla destra e sulla sinistra (che ormai sono delle etichette prive di senso): però continuo a pormi delle domande e a nutrire notevoli dubbi sulle capacità di tutte queste persone di affrontare e (forse) risolvere anche i più minimi problemi che la nostra società ha davanti a sè.
Se questa è la macchina politica che si è messa in moto per le elezioni regionali non mi meraviglia che all'ombra di una simile umanità si accampino donnine di malaffare, sciacalli camuffati da manager, la malavita più o meno organizzata, mascalzoni di ogni sorta.
Ho sempre pensato che la dignità consista nel saper tenere la "testa alta" anche nelle situazioni più difficili: io oggi non vedo dignità non solo in queste persone cui abbiamo affidato le nostre sorti, ma nemmeno in quegli uomini e donne che continuano a tollerare e sostenere questo stato di cose.
Si va in giro con le braghe calate: come i tanti sessuomani beccati nelle intercettazioni...
PS: solitamente mi prendo la briga di tradurre in inglese questi post. Questo è uno di quei casi in cui non so da dove cominciare: cosa traduco? Come faccio a spiegare delle cose simili?
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