martedì 2 marzo 2010

Aprite le Finestre!

In questi giorni siamo tutti distratti da una lunga serie di fatti e fattacci: corruzione dilagante, scandali di ogni tipo, gravissimi disastri ambientali, elezioni regionali con tutti i loro strascichi (discussioni sulla par condicio, liste non ammesse, ecc...).

Si tratta di fatti certamente gravi ed alcuni anche gravissimi che "distraggono" (nel senso più letterale del termine) non solo l'attenzione dell'opinione pubblica ma che anche rischiano di far scivolare il nostro Paese in un provincialismo senza ritorno.

La nostra società ha urgentemente bisogno di spalancare le finestre, anche perchè questa aria viziata rappresenta l'humus principale di questo stato degradato di cose in cui oggi viviamo. Mentre in tanti sono impegnati a rubare, ad imbrogliare, a telefonare ecc... l'intera società si trova in uno stato gravissimo di sofferenza e questa sofferenza è maggiore proprio laddove questo sistema degradato e degradante trova maggiore diffusione e sostegno elettorale. Ovvero più c'è sofferenza sociale più c'è consenso nei confronti di quella classe politica che genera sofferenza sociale.

Questo corto circuito politico ha certamente delle radici in un corto circuito culturale come ampiamente descritto in questo articolo apparso su MicroMega. Intanto però questa condizione di sofferenza rende le comunità decisamente più fragili e vulnerabili sotto molteplici punti di vista. Consiglio la lettura di questo articolo apparso su laVoce.info sulle dinamiche di importanti indicatori sociali (come il lavoro e la famiglia) in due regioni a confronto: Emilia Romagna e Campania.

In breve, con un debito pubblico fuori controllo, con gli sprechi che dilagano e mentre avanza tutto questo terribile fracasso, la società italiana, anche abbastanza velocemente, scivola verso un baratro senza che nessuno abbia la minima intenzione di fare realmente qualcosa...

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