Il mio computer si è sfasciato. Da alcuni giorni quindi non scrivo più post essendo in attesa che me le riportino finalmente aggiustato. Ora, per pochi attimi, occupo abusivamente un altro computer e, in pochi minuti, approfitto per scrivere queste due righe.
Ne sono successe di cose in questi giorni ed altre sono pronte ad accadere a breve.
La catastrofe di Messina dove tante persone hanno perso la vita. Tante, troppe volte è stato scritto che le ferite inferte al territorio si ritorcono contro di noi. Tutte le volte gli stessi discorsi, gli stessi rimpalli di responsabilità, amministratori pubblici che si accusano a vicenda, gli stessi funerali, la stessa rabbia. Lezioni che si dimostrano inutili perchè ogni volta siamo qui a scrivere e riscrivere le stesse cose. A riscrivere fondamentalmente la nostra incapacità di pensare in termini di bene comune...
E poi la politica italiana. Che dire? Difficile definire tutto questo come "politica"... Le opposizioni sono stanche, lacerate ed inconsistenti. Rimaniamo poi in attesa di sentenze che probabilmente individueranno qualche compormesso per salvare, come al solito, capra e cavoli. Il difficile è stabilire chi è la capra e chi è il cavolo in tutto questo...
E poi la politica locale: a Viterbo vengono arrestati amministratori pubblici per corruzione. Siamo sempre alle solite...
Insomma. Il mio computer è rotto e le cose sono sempre noiosamente e stancamente le stesse. Ci sarebbe tanto da scrivere e da gridare, talmente tanto che alla fine è meglio tacere, perchè c'è dignità anche nel silenzio...
Il mio computer è rotto. Meglio così...
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