E' arrivata l'estate e un po' come tutti nei weekend approfittiamo per una scappata al mare. Ti prendi un caffè, magari un gelato. Eppoi (perchè no) la sera una pizza in compagnia o una birretta rinfrescante. Il tratto comune di tutte queste scappatelle è uno solo: non c'è verso di farsi fare uno straccio di scontrino o di ricevuta fiscale.
La cosa buffa è che se ti azzardi a dire qualche cosa del tipo "Beh, scusi, non mi fa lo scontrino?" il tizio o la tizia alla cassa ti guardano con una faccia accusatoria manco avessi bestemmiato. Diciamo che l' espressione faccial-lombrosiana è del tipo: "Ma guarda 'sto figlio di bbonadonna che è venuto proprio qui a rompere i co(bip)! Se insiste je ce sputo pure nella pizza!!". In breve se provi a chiedere lo scontrino o la ricevuta sei marchiato come una vacca maremmana ed è meglio che non ci metti più piede in quel locale, perchè te la faranno pagare. Almeno questo è quello che si riesce ad immaginare decrittando il profluvio di brontolii e di mugugni del barista, del gelataio o del pizzettaro.
Ci manca solo che ti ritrovi con il volantino con la tua faccia con la scritta "Beware the asshole!" (chi conosce l'inglese sa di cosa parlo) oppure l'adesivo sulla porta tipo quello usato per i cani: sempre con la tua faccia, una bella barra rossa e la scritta "io non posso entrare".
Insomma evadono e ti fanno venire pure i sensi di colpa. Il tutto viene esacerbato dal silenzio che cala subito nel locale appena hai esternato i tuoi desiderata fiscali: tutti si girano verso di te per vedere come va a finire... Qualcuno piano piano sussurra: "mo' je meneno, mo' je meneno".
Questo per dire come siamo ormai assuefatti alla condizione di "evasione perpetua".
Qualcuno sicuramente sosterrà che sto esagerando. Sarà! Ma credetemi: quello che un tempo si faceva in silenzio e di nascosto, oggi te lo sbattono in faccia e la parte dello str(bip) tocca a te farla...
La cosa buffa è che se ti azzardi a dire qualche cosa del tipo "Beh, scusi, non mi fa lo scontrino?" il tizio o la tizia alla cassa ti guardano con una faccia accusatoria manco avessi bestemmiato. Diciamo che l' espressione faccial-lombrosiana è del tipo: "Ma guarda 'sto figlio di bbonadonna che è venuto proprio qui a rompere i co(bip)! Se insiste je ce sputo pure nella pizza!!". In breve se provi a chiedere lo scontrino o la ricevuta sei marchiato come una vacca maremmana ed è meglio che non ci metti più piede in quel locale, perchè te la faranno pagare. Almeno questo è quello che si riesce ad immaginare decrittando il profluvio di brontolii e di mugugni del barista, del gelataio o del pizzettaro.
Ci manca solo che ti ritrovi con il volantino con la tua faccia con la scritta "Beware the asshole!" (chi conosce l'inglese sa di cosa parlo) oppure l'adesivo sulla porta tipo quello usato per i cani: sempre con la tua faccia, una bella barra rossa e la scritta "io non posso entrare".
Insomma evadono e ti fanno venire pure i sensi di colpa. Il tutto viene esacerbato dal silenzio che cala subito nel locale appena hai esternato i tuoi desiderata fiscali: tutti si girano verso di te per vedere come va a finire... Qualcuno piano piano sussurra: "mo' je meneno, mo' je meneno".
Questo per dire come siamo ormai assuefatti alla condizione di "evasione perpetua".
Qualcuno sicuramente sosterrà che sto esagerando. Sarà! Ma credetemi: quello che un tempo si faceva in silenzio e di nascosto, oggi te lo sbattono in faccia e la parte dello str(bip) tocca a te farla...
2 commenti:
I tempi sono cambiati e non si vede solo dagli scontrini dei negozi al dettaglio.
Anche dalle prestazioni che prevedono fatture.
Una volta erano i clienti che chiedevano la possibilità di avere uno sconto anche senza ricevere fattura. Oggi, capita spesso che il prezzo base è senza fattura, se la chiedi c'è il sovrapprezzo!
Non c'è dubbio che il lavoratore dipendente è chiamato a pagare le tasse due volte: per sè e per questa gente...
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