Solo in Italia si arriva al paradosso della nesessità di una norma che impedisca di candidare mascalzoni nelle liste elettorali. Come per dire: deve intervenire il diritto quando la vergogna, la morale ed il buon senso sono carenti.
Eh sì, perchè se vivessimo in una società corretta, leale, e fondata su un minimo di fiducia ed onestà, una norma del genere sarebbe non necessaria.
Viene infatti da chiedersi che razza di personcine a modo gestiscano le segreterie dei partiti nostrani. Il nostro parlamento, ma del resto tutte le cariche pubbliche, sono occupate da "nominati" e non da "eletti". Con questo sistema elettorale sono le segreterie dei partiti che scelgono "chi" verrà "eletto". E questo vale per tutti i partiti. Se allora ci sono degli indagati, dei pregiudicati, degli inquisiti ad occupare uno scranno parlamentare (per non parlare dei voltagabbana, degli incompetenti, degli sciacalli e delle baldracche) di chi è la colpa? Del sistema elettorale? Dell'assenza di una specifica norma che impedisca questo abominio? E che responsabilità hanno i segretari e le segreterie dei partiti in tutto questo?
Se disponessimo di un'umanità decente e dignitosa nei vertici dei partiti, di certo una norma del genere non sarebbe necessaria.
E comunque troveranno sicuramente il modo di aggirarla.... statene certi!
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