L'Italia brucia. Come sempre. Questo è il vero, unico, autentico tormentone dell'estate italica. E si finisce per dire e ridire sempre le stesse cose: gli incendi sono dolosi, i mezzi ed il personale scarseggiano, non ci sono i soldi per questo e per quello, vanno in fumo le riserve naturali e i boschi.
Siccome tutte le estati è la stessa cosa, non si può parlare di emergenza. E' la regola. E come al solito non si fa nulla, all'infuori di spegnere il fuoco del momento.
Bisogna rendere i reati contro l'ambiente e la natura (tra cui l'incendio doloso) decisamente più "pesanti" di quanto non siano ora e soprattutto fare in modo che i colpevoli vengano puniti sul serio. Ma la lentezza della macchina della giustiza vanifica tutti gli sforzi.
E poi bisogna spezzare il business degli incendi: in troppi guadagnano dal fuoco e dal suo spegnimento. Bruciare un bosco è sempre un bell'affare, per tanti, per troppi. Lo sappiamo tutti. Non siamo mica scemi...
O per lo meno, non fino a questo punto.
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