Mentre dobbiamo assistere alla incapacità della politica nostrana di gestire l'emergenza immigrazione, mentre dobbiamo parimenti assistere al commercio di deputati e senatori, al tentativo della politica di porsi in ogni modo al di sopra delle legge e dei cittadini, alla non volontà di TUTTI i partiti politici di mettere mano ad una riforma seria della legge elettorale, mentre sempre più giovani rimangono senza lavoro e senza la possibilità di pensare ad un lavoro, ecco che trovo questa interessante nota tratta da LaVoce.info.
Ecco dove sarebbero i denari per la scuola, la ricerca, la cultura. Ma questi soldi non si toccano. Chissà perchè. Non ho mai sentito di un solo partito politico che, con i soldi dei propri parlamentari, decida di creare, che so, un fondo, una fondazione, una qualsiasi cosa, per reimpiegare queste risorse verso la società ed il bene comune. Mai. Solo chiacchiere e buoni propositi. Sono capaci di spendere un fiume di euro per le loro convention, per inutili tavole rotonde, pubblicazioni, seminari politici e giornate di studio: e dovreste vedere i buffet! Quando si tratta di "magnà" c'è l'apoteosi dello spreco e non si bada a spese.
Esiste un gigantesco business intorno alla politica italiana: consulenze, forniture, affitti, organizzazione eventi e manifestazioni, tramezzini e torte rustiche, e chi più ne ha più ne metta.
Ma sì! Facciamoci del male! E mi raccomando: ogni volta che possiamo, in qualsiasi occasione (elettorale e non), scegliamo sempre i peggiori. E poi rimpinziamoli pure di quattrini...
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