Vorrei dedicare questo post alla memoria di Tommaso Padoa Schioppa. Vorrei soprattutto ricordare come sia stato, al di là delle varie affiliazioni e credenze politiche, un uomo di grande competenza e serietà. Questo fa molto riflettere se si pensa che in questi tempi più recenti queste qualità (competenza, serietà, professionalità, coerenza) sono risorse molto scarse e qualità dissonanti con lo scenario politico: la politica oggi guarda molto di traverso queste figure.
Quanto stride la figura di Padoa Schioppa con le tante soubrette diventate ministre e parlamentari, con i tanti arroganti ruffiani prestati alla politica, con i venditori di spazzole diventati supermanager!
In questi anni in cui ognuno si arrangia come può, in cui l'inganno e la truffa sono espressioni tollerate di gestione della cosa pubblica e privata, in cui il buonsenso è impopolare, il rispetto delle regole è oppressione anti-mercato, l'opera di Padoa Schioppa sembra appartenere ad un'epoca lontanissima: eppure un domani, quando si deciderà di fare marcia indietro e rimboccarsi le maniche, proprio dalla suo opera forse dovremo ripartire.
Si può dire di tutto di Tommaso Padoa Schioppa nel periodo in cui fu ministro di questa bizzarra repubblica: di certo non si può dire che sia stato un personaggio improvvisato, un ruffiano, un uomo di paglia, un prestanome, un esecutore di ordini che provenivano dall'alto.
Per questo penso che la perdita di Tommaso Padoa Schioppa sia una perdita grave per la nostra collettività: non perdiamo solo un economista (oltretutto che godeva di grandissima stima a livello internazionale - cosa che nessun politico attualmente può vantare), ma un esempio di rigore e coerenza.
Quanto stride la figura di Padoa Schioppa con le tante soubrette diventate ministre e parlamentari, con i tanti arroganti ruffiani prestati alla politica, con i venditori di spazzole diventati supermanager!
In questi anni in cui ognuno si arrangia come può, in cui l'inganno e la truffa sono espressioni tollerate di gestione della cosa pubblica e privata, in cui il buonsenso è impopolare, il rispetto delle regole è oppressione anti-mercato, l'opera di Padoa Schioppa sembra appartenere ad un'epoca lontanissima: eppure un domani, quando si deciderà di fare marcia indietro e rimboccarsi le maniche, proprio dalla suo opera forse dovremo ripartire.
Si può dire di tutto di Tommaso Padoa Schioppa nel periodo in cui fu ministro di questa bizzarra repubblica: di certo non si può dire che sia stato un personaggio improvvisato, un ruffiano, un uomo di paglia, un prestanome, un esecutore di ordini che provenivano dall'alto.
Per questo penso che la perdita di Tommaso Padoa Schioppa sia una perdita grave per la nostra collettività: non perdiamo solo un economista (oltretutto che godeva di grandissima stima a livello internazionale - cosa che nessun politico attualmente può vantare), ma un esempio di rigore e coerenza.
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