lunedì 11 gennaio 2010

La Guerra d' Africa


I recenti fatti di Rosarno sono l'esplosione di una punta di un iceberg enorme che si nasconde all'interno della società italiana. Denota in particolare l'incapacità di ampi settori della nostra società di gestire, in termini politici, economici, sociali, culturali e amministrativi, il fenomeno dell'immigrazione. Ciascuno è alla fine lasciato da solo a fare i conti con questa questione: i Comuni (soprattutto i piccoli Comuni), le famiglie, le comunità, le scuole... Al di là dei decreti, dei regolamenti, delle norme e dei divieti, alla fine tutti si arrangiano come possono: e quando ci si arrangia spesso si è impreparati, si reagisce "a caldo", si fanno le scelte sbagliate e si dicono cose assurde...

In Italia esiste un paradosso incredibile: tanti detestano gli immigrati (talvolta anche in modo tacito e subdolo), ma alla fine tutti li cercano per fargli fare i "lavoracci": possono essere pagati pochissimo, non possono protestare, devono lavorare tantissimo, non devono avere pretese, possono essere licenziati facilmente.

E' dura per gli uomini ed è durissima per le donne.

Eccoli allora a migliaia nei cantieri edili, nei campi, a fare le badanti, a fare le prostitute, nei distributori di benzina, nelle piccolissime fabbriche; dove c'è da schiattare, là ci sono lavoratori immigrati.

Più del 30% degli lavoro agricolo in tutta Italia è svolto da immigrati irregolari: quindi non è solo un problema del Sud. Per tantissimi uomini e donne irregolari, il lavoro nelle campagne italiane è alla fine l'unico possibile: anzi il fatto che in Italia sia tanto diffuso il lavoro nero (non solo in agricoltura, ma in tutti i settori produttivi) funziona alla fine come calamita per tanti irregolari. L'economia sommersa è quindi un "fallimento" etico.

Il fatto poi che l'Italia rappresenti solo l'ingresso in Europa e una sede di passaggio verso destinazioni più allettanti (Nord-Europa) fa in modo che questi irregolari non abbiano alcun interesse a regolarizzarsi, integrarsi e a stabilizzarsi. Anche sotto questo profilo, l'Italia fallisce...

Fanno tanto comodo queste braccia senza volto e senza nome, ma, quando cala la sera pretendiamo che debbano sparire: questa umanità è solo "materia" di giorno (senza un'anima e senza coscienza), ma di notte deve diventare un "fantasma"...

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