L'Italia non è di certo un Paese laico. Anzi questo termine è spesso frainteso, confuso, male interpretato. In effetti un Paese che non ha una cultura umanistica e scientifica (anzi direi che sta spegnendosi da un punto di vista culturale), dove molto forte è la superstizione e dove la stessa religione si impregna di superstizione e di ignoranza profonda, dove la politica (a tutti i livelli) è sempre orientata dal Vaticano e prigioniera della paura di offendere il potere della Chiesa, non può dirsi realmente laico.
L'incapacità di imboccare una strada laica autentica e non equivoca è uno dei motivi che hanno impedito ed impediscono tuttora alla società italiana di vivere nella modernità: l'Italia non è un Paese moderno e, meno che mai, un Paese in grado di vivere il proprio retaggio storico classico in modo moderno.
Tutti noi abbiamo esperienze quotidiane di asfissia da assenza di laicità, manifestazioni di ottusità di pensiero, prevalenza della più ottusa superstizione e pregiudizio, ecc... ecc...
Su questo tema nodale, la cui assenza di soluzione pesa come un macigno su tutti noi, bisognerebbe tenere sempre aperta una discussione, svolgere degli approfondimenti e soprattutto sarebbe utile che le generazioni più giovani si interrogassero su questo problema. Questo perchè abbiamo di fronte delle sfide colossali come ad esempio come gestire l'agonizzante e violento tramonto delle religioni monoteiste che, a fronte della loro fragilità, hanno solo nella violenza (fisica, ideologica e verbale) l'unica arma per intimorire uomini e donne.
Intanto suggerisco la lettura di questo articolo.
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