Da molti anni non ascolto più i messaggi di auguri di fine anno dei vari (chiamiamoli ancora così...) rappresentanti autorevoli delle più alte cariche ed istituzioni dello Stato. Diciamo che, data la pochezza dei contentuti, mi sembrava tempo sprecato: occupare quel tempo in qualsiasi altro modo la ritenevo cosa migliore.
Questo sentimento di indifferenza però quest'anno è stato sostituito da un sentimento di profondo disgusto. Mentre prima la sincerità ed il valore dei solenni messaggi d'augurio potevano essere equiparati in un modo o nell'altro a quelli delle pubblicità nei depliant dei centri commerciali o a quelli dei rappresentanti della Folletto (mi perdonino le persone in questione, ma sono evidenti i fini commerciali...) ebbene ora faccio molta fatica a tollerare - in questi mesi del 2014 traboccanti di corruzione, malaffare, collusioni fra criminalità organizzata e politica, impregnati di sperpero di denaro pubblico, di degrado sociale ed umano, di un tasso di indecenza che attraversa ogni pertugio della vita di questa sfortunata terra, - la faccia di un tizio in giacca e cravatta strapieno di soldi che sostanzialmente vive su un altro pianeta, completamente diverso dal mio, che mi augura una qualsiasi cosa.
Io personalmente non ho bisogno di messaggi, ma di fatti. Ho bisogno di azioni che permettano, non tanto a me, ma a mio figlio e alle generazioni più giovani di vivere. Non sopporto più che gente che ha letteralmente divorato il futuro di tutti noi mi auguri un 2015 fatto di ottimismo e speranze. Anche perchè è facile essere ottimisti quando si ha la pancia piena ed i piedi al caldo: è facile diffondere speranza quando si guarda al mondo esterno come ai pesci dell'acquario di Genova. Noi poveri senza-potere abbiamo rinunciato a tutto, al futuro, alla vita, alla serenità. Questi non hanno rinunciato nemmeno ad un centesimo... Noi dobbiamo vivere in mezzo al caos quotidiano con il rischio che ti derubino dentro casa mentre dormi e ti riempiano di botte per rubarti quattro soldi (e prima o poi toccherà organizzarsi da soli in qualche modo perchè così non si può più andare avanti...), loro stanno nei bunker come la nomenklatura sovietica...
L'unico augurio che posso fare a me stesso è quello di continuare a trovare la forza di sopportare ancora tutto questo, di resistere, di non perdere la calma. A loro - piccoli e grandi sciacalli della politica, delle istituzioni e dell'amministrazione pubblica, fantomatici manager-vampiri incapaci e cialtroni, tripponi servi e corrotti con tripla pappagorgia, auguro... beh! E' meglio glissare sulla cosa...
Consiglio di leggere questo articolo di Saviano. Così, per inizare l'anno nuovo in allegria...
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