La condizione generale in cui versa l'Italia in queste settimane, soprattutto sul fronte politico - ma non solo, è sintomatica del fatto che non esiste più in questo paese una classe dirigente degna di questo nome. Dopo decenni di selezione avversa in cui il peggio-ma-fedele è stato sempre premiato e spinto in avanti, in cui si è fatto di tutto per tenere lontane persone creative e capaci di produrre idee (a cominciare dagli stessi partiti politici), in cui la competenza e la capacità sono state sempre viste con orrore, si è creata una sorta di Terra Bruciata popolata da individui con capacità scarse e competenze ridicole. Molto spesso questa umanità ha finito con il raggiungere livelli e responsabilità che sono ben al di sopra delle loro possibilità e capacità cognitive. Questo è avvenuto a tutti i livelli della gestione della cosa pubblica, ma anche all'interno di altri settori (anche nello stesso settore privato).
Una simile compagine si è dimostrata poi estremamente vulnerabile alla corruzione e al contatto con la criminalità organizzata. E adesso ci troviamo senza le risorse umane per gestire il fondo del barile in cui ci troviamo. Ma veramente qualcuno si aspetta di trovare delle risposte valide dal lavoro dei cosiddetti saggi? E di quale saggezza andiamo parlando? Esiste ancora della saggezza in Italia? Ma siamo ancora capaci di guardarci intorno? Qualcuno vede in giro testimonianze tangibili di una qualsivoglia forma di saggezza?
Oppure è vero il contrario? Non siamo forse il Paese dove ogni volta che si può fare una cosa male, quella viene puntualmente fatta nel modo peggiore possibile? L'Italia non è forse tappezzata da esempi di stupidità (urbanistica, infrastrutturale e decisionale in genere) che ci rendono un caso unico nel suo genere?
La paralisi generale in cui si trova l'Italia oggi non è dovuta alle difficoltà a trovare accordi ed intese a livello parlamentare, ma è causata dalla mancanza di profili adeguati in tutti gli snodi della società. L'Italia sguazza in un sistema che regolarmente gratifica il peggio e mortifica il meglio. Bisogna smetterla di prendersi in giro: un nuovo governo, una nuova maggioranza parlamentare non cambieranno mai le cose fintanto che non si rimetterà ordine (con il contributo di tutti) negli ingranaggi piccoli e grandi che dovrebbero far funzionare tutta la baracca.
Suggerisco inoltre la lettura di questo articolo.
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