lunedì 21 dicembre 2009

L'Italia delle case-fantasma


Sarebbero più di un milione le case che non risultano al Catasto. Nel solo 2009 sono state scovate più di mezzo milione di case fantasma: la maggior parte di queste case sono il frutto di abusi totali e passibili quindi di demolizione. E' bastato confrontare le mappe con gli immobili esistenti ed effettuare delle ricognizioni aeree per costatare che esistevano delle anomalie che spesso tutti conoscono (soprattutto nei piccoli Comuni), ma che nessuno aveva il coraggio di denunciare.

E sì! Perchè basta fare due passi in campagna e ci si accorge con quale e quanta facilità possono spuntare ville e villette laddove prima c'erano pascoli o campi coltivati o dove dovrebbero sorgere dei "ricoveri per attrezzi" per uso rurale.

In questo caso non si tratta solo di un problema di evasione fiscale. La questione è decisamente più ampia. Tutto questo conferma infatti da un lato la più completa mancanza di una cultura del territorio e dall'altra il fatto che esistono un bel po' di italiani, come se ci fosse bisogno di ulteriori conferme, che se ne infischiano altamente delle regole minime che governano l'uso del territorio e la qualità dei paesaggi. Spesso poi i piccoli Comuni chiudono un occhio ed anche due perchè far rispettare queste regole vuol dire adottare una politica impopolare e magari pestare i piedi a qualche elettore o potenziale tale.

La difesa del territorio diventa quindi una questione impopolare!

E quindi chi può costruisce ciò che vuole, dalla villa, alla piscina al garage fino ai pozzi, stravolgendo tutto... Basta appunto fare un giro per le campagne e vedere questo sbriciolamento abitativo sparso ovunque senza regole, nemmeno quelle estetiche.

Tutto questo poi riconferma ulteriormente il ruolo critico degli uffici tecnici dei Comuni che oggi detengono un potere enorme a livello locale: spesso sono gli artefici del degrado o della salvaguardia dell'ambiente, del paesaggio e del territorio. Il tutto secondo il principio: i Sindaci vanno e vengono, l'ufficio tecnico resta.

Con buona pace dei cittadini...

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