Esiste però una piccola frazione di mondo, con la sua incredibile umanità, che ancora mi sorprende per la sua poetica autenticità e la sua trasognante (talvolta inconsapevole) visione delle cose: questa, da sola, dà un senso a tutto.
Arvalia
Cose che odio: le persone serie, le false bionde, lo storicismo, gli astemi, i furbi, i delitti per onore, il titolo di dottore... (D. Buzzati)
venerdì 4 agosto 2023
Là fuori...
martedì 18 luglio 2023
mercoledì 12 luglio 2023
Canto d'estate
martedì 13 giugno 2023
Banalità patologica
Questo comporta una banalizzazione del bisogno ad esempio di conoscenza, di crescita personale, fino alla banalizzazione dell'idea stessa di equilibrio personale e di "felicità" personale tale da trasformare tutto questo in un puro e semplice bisogno di divertimento.
A questo punto, visto che si cerca di soddisfare solo il bisogno di divertimento, non interessa più il "cosa" ma il "come" attravero un processo che sia il meno possibile impegnativo da un punto di visto cognitivo perchè altrimenti si potrebbe comporomettere il divertimento. Per questo dilaga musica scadente di musicisti scadenti, libri scadenti di scrittori scadenti, film scadenti di attori e registi scadenti.
Tutto viene banalizzato, semplificato fino alla stupidità, e più l'offerta è banale, banalizzata e banalizzante più viene apprezzata a scapito di un'offerta qualitativamente migliore ma ritenuta troppo impegnativa e quindi noiosa e poco o per nulla divertente.
C'è da chiedersi fin dove arriverà un processo come questo?
martedì 2 maggio 2023
La "gente"
venerdì 14 aprile 2023
Conversazioni
martedì 28 febbraio 2023
Deserti
Questa umanità dalle doti intellettive decisamente modeste sta creando un deserto.
Quello che domina è la paura del nuovo: tutto deve ricalcare le orme di qualcuno venuto prima. Si determina una passione malata per la "minestra riscaldata".
Questo avviene ad esempio nella musica con l'esplosione patologica delle tribute e cover band che non rappresentano altro che mediocri esercizi di tecnica. Questa gente scambia la replicazione per fantasia realizzando opere vuote come se il contenuto possa scaturire da questo loro vuoto creativo giusto per magica alchimia.
E questo avviene in tutte le arti, non solo nella musica. La gente batte le mani ma io francamente non ci riesco.
Per questo quando vedo certi repertori o provo a leggere i libri di alcuni individui che il mercato etichetta come scrittori ho come la sensazione di trovarmi di fronte ad un fiume in secca...
Se mancano questi spazi bisogna che ce li costruiamo da soli...