giovedì 22 dicembre 2016

Auguri

Voglio chiudere questo anno ed aprire il 2017 condividendo queste parole. Mi sembrano un'ottima descrizione di quello che stiamo lasciando e di quello a cui stiamo andando incontro: sia a livello nazionale che internazionale.


"La politica perde perché ha perso la capacità di far sognare, di far immaginare un futuro diverso, non banalmente migliore, ma altro. 

La politica non vince perché non sa più perdere con dignità: ama perdere puntando sul sicuro, senza osare, senza cercare consenso tra chi si sente emarginato, ignorato, non compreso, costretto a scegliere tra il meno peggio. 

La politica perde perché non è coraggiosa, perché asseconda al ribasso quelli che ritiene gli umori dell’elettorato, senza peraltro riuscire davvero a intercettarli. 

La politica perde, tutta, perché non esiste più la posizione che spariglia, che irrompe con forza e costringe a un ragionamento diverso. 

La politica perde, tutta, perché è appiattita sulle stesse posizioni pur nelle diversità apparenti, perché si divide in schieramenti talmente eterogenei da non risultare credibili, perché si unisce, si consorzia, sceglie sponde, alleati e avversari non per raggiungere un progetto, ma per legittimare carriere, per alimentare percorsi personali. 

La politica non è tutta così e allora come facciamo a riconoscere le voci fuori dal coro? Come facciamo ad ascoltarle se in televisione non trovano spazio? Se sul web non urlano, non utilizzano link esca per attirare click e attenzione?"

(Roberto Saviano)