giovedì 8 gennaio 2015

Missioni nello Spazio, miseria sulla Terra

Viviamo anni drammatici che spesso sembrano senza speranza. Le migliaia di persone morte e che stanno morendo di terribili malattie, la miseria generale che attanaglia gran parte della popolazione mondiale, la violenza e la crudeltà infinite che si abbattono spesso su persone innocenti, guerre incomprensibili, devastazioni ambientali catastrofiche, il cinismo senza freni del mondo della finanza globale... 

Con queste coarattersitche si apre questo 2015 che non lascia presagire nulla di buono. E allora mi chiedo: ha senso investire milioni di dollari e di euro per cercare delle intelligenze in altri pianeti quando non riusciamo a trovarla nemmeno qui sulla Terra? A senso puntare giganteschi telescopi in cerca di forme di vita nello spazio quando facciamo di tutto per distruggere la vita qui sul nostro pianeta?

Penso che veramente sia necessario riorganizzare le priorità non solo della politica ma anche della ricerca. Non si tratta solo di investire in ricerca scientifica e tecnologica, ma credo sia necessario definire urgentemente nuove espressioni del pensiero e della cultura per conseguire un'inversione ad U nelle mentalità delle persone che ci liberino dallo squallore mentale in cui oggi viviamo.

I recenti fatti di Parigi evidenziano platealmente che non solo un modello economico mondiale ha completamente fallito creando ingiustizie profondissime fra Stati, Continenti e all'interno dei singoli Stati, ma anche l'idea politica di convivenza fra popoli sta andando alla deriva. Sono passati i millenni ma stiamo ancora qui a sgozzare persone, a bombardare villaggi, ad impiccare donne, ad affamare nazioni, ad imporre a uomini e donne come vestirsi, cosa mangiare, cosa pensare e cosa scrivere. Abbiamo bisogno urgente di un nuovo Rinascimento mondiale, di un'Illuminismo globale e condiviso: abbiamo bisogno di una nuova religione a favore di tutta l'umanità e non contro chi ha credi diversi: non possiamo sguazzare eternamente in un medioevo violento ed anarchico.

La pochezza della politica, anche a livello mondiale, spinge però a sperare in un intervento magari di una pattuglia di Santi, di Illuminati, del Re del Mondo o chi volete voi perchè attualmente non si vede intelligenza degna di questo nome all'orizzonte: altro che intelligenze aliene. O forse veramente ci vorrebbe un intervento di qualche forma di vita aliena che mettesse tutto in ordine: chissà!

Dall'odio non può che nascere altro odio. Dalla stupidità non possono che derivare azioni e pensieri stupidi. Non facciamoci illusioni. 

Tornando ai tragici fatti di Parigi, considerando quanto sopra, non credo che la religione c'entri qualcosa. Viene da dire però a tutti quei fanatici che sventolano la religione per giustificare violenza e morte che forse dovrebbero sforzarsi di riflettere. Non so se il Dio delle "religioni del libro" esista o meno, almeno nei termini in cui costoro immaginano l'esistenza di Dio. Quello che so è che questo Dio, apparso sulla Terra da tempo tutto sommato piuttosto breve, da tempo ha abbandonato questo insignificante granello di pulviscolo. Ecco quindi elementi su cui riflettere: abbandono, pulviscolo, insignificante. Se ci guardiamo attorno non possiamo far altro infatti che constatare che questo Dio ha lasciato da molto tempo questo Pianeta: siamo rimasti soli a scannarci e a distruggere tutto. Saimo stati abbandonati da Dio: siamo atei nel senso più greo-romano di questo termine

L'umanità è quindi oggi l'elemento su questa Terra più lontano da questo Dio che probabilmente è molto più preoccupato e disperato per tutte le altre forme di vita animali e vegetali vittime di questi atei. 

Tutta questa rabbia e violenza che oggi dobbiamo sopportare, e che probabilmente dovremo sopportare in futuro, è quindi frutto di persone ingabbiate in un delirio di potenza che hanno trasformato Dio in un uomo (se fosse stato almeno una donna forse ci sarebbe stata meno violenza...) e l'uomo in un Dio neanche tanto intelligente.