lunedì 26 marzo 2012

Un Fisico Bestiale

Ho trovato questo articolo molto interessante e ricco di spunti di riflessione. E' un'intervista a James Watson un fisico di fama mondiale.


martedì 20 marzo 2012

A brief consideration

Just a brief consideration about the huge amount of financial resources italian parties everyday take away from the society as a whole
 



They have deceived us and they are still deceiving us. Since long time, italian political parties have abandoned italian society. They are still mocking us making huge damages to us, our families, all the honest members of the community.

 
They have abandoned the noblest, more honest and best components of the society of this unlucky land. We have to change. What are we waiting for?

Considerazione veloce

Una considerazione veloce-veloce sull'enorme volume di denaro che i partiti sottraggono quotidianamente alla società italiana.

Ci hanno ingannato e continuano ad ingannarci. Da tempo i partiti politici hanno abbandonato la società italiana. Continuano a prenderci in giro e a procurare danni incalcolabili a tutti noi, alle persone, alle famiglie e a tutta la società. 

I partiti hanno abbandonato al suo destino la parte più nobile, più onesta e più promettente di questa jellatissima penisola del Mediterraneo.

mercoledì 14 marzo 2012

Agony

In my recent posts I'm insisting on the issue "change". The reason is that I can't no longer stand this inertia: it's difficult for me to accept the data about unemployment among young people while Italian parties are stealing huge financial resources to the entire society. On the one hand we have a humus for a change (young people) while on the other hand we have italian political parties which are presently acting as a brake blocking ethic, social, economic progress in Italy. And, at present political parties are the undisputed winners in this contest.
Nonetheless, clear signs of the end of an age are evident enough: just thinking about the high prices for fuels which clearly evidence that the age of oil is near to an end. This decline should push us to imagine, design and implement a paradigm shift and a sudden change because "the new" surely will impose its role at any cost. But this is only one sign of the imminent and urgent change.

Italian society is likely to be unprepared to deal with any change and above all the italian political parties are unable to desing and implement any kind of future. They also show a clear unwillingness to prepare the future. They are relics of the past representing the sole real cause for the difficulties italian economy and society have to be competitive in the scenario of the globalization.


Italian politicians are discussing about the problem of how to create new jobs: but the real problem in Italy has not a technical or economic feature. If corruption, greed, fiscal evasion, illegality are not definitively removed any possible reform will be totally ineffective. The problem is to establish the rule of the law. But italian political parties are not interested in this issue: the result is an indecent political system without any kind of opposition.
Day after day, wider sectors of the italian society have to cope with a problem of "survival": the most common feeling is however the idea of "betrayal". It's a silent feeling but it's preogressively increasing its presence. We have been betrayed!

The only possibility is thus the opportunity to leave this country anchored to the past but with no chance for the future. It could be the same strategy adopted in East Germany at the end of the '80s: when people dediced to escape the GDR, they pushed the communist regime to the collapse.


Like in the USSR, bureaucracy, corruption and bad politicians are destroying all...

martedì 13 marzo 2012

Agonia

E' da un po' di tempo che insisto sul tema del "cambiamento". Eh sì perchè personalmente questa stasi mi va proprio stretta: non riesco a sopportare i dati sulla disoccupazione giovanile parallelamente alla voragine di soldi che i partiti politici sottraggono alla società nel suo complesso. Da un lato c'è l'humus del cambiamento (i giovani), dall'altro ci sono i partiti politici (tutti senza distinzioni) che sono un vero e proprio freno a mano per il progresso etico, sociale e civile di questa iellatissima penisola del Mediterraneo. E al momento, sono i giovani che pagano il conto della pacchia dei politici.

Eppure i segni della fine di un'epoca sono evidenti da un pezzo: basta pensare al prezzo altissimo dei carburanti. A parte le speculazioni delle lobbies dei petrolieri, questi rialzi dovrebbero farci capire che l'epoca del petrolio sta tramontnado e se non ci sbrighiamo ad immaginare, progettare e realizzare un "nuovo", allora questo stesso "nuovo" ci travolgerà di forza e per forza. E questo è solo uno dei tanti sintomi del tramonto di un'epoca. 

Ma i partiti politici italiani non vogliono e non sono intellettivamente in grado di pensare e realizzare il futuro. Non solo non permettono, a causa della loro incapacità e avidità, alle nostre imprese di essere competitive ma impediscono alla società italiana di evolvere e crescere: ed il governo dei professori, alla fin fine, non è che brilli in questo senso.

Sono tutti impegnati a trovare un sistema più flessibile per "licenziare", ma non si fa nulla per liberare il mercato del lavoro e la società intera di questa cappa pesantissima che grava su tutti: una cappa fatta di illegalità, corruzione, connivenze, elusione del diritto, sopraffazione,  umiliazione delle persone oneste. Se non si interviene su questi temi, tutte le "riforme" di questi personaggi sono solo chiacchiere fatte in malafede.

Un sistema politico indecente, come quello italiano, di fatto non ha un'opposizione: ed il controllo politico soprattutto della televisione fa sì che alla maggior parte dei cittadini e delle cittadine italiane, di tutto questo importi poco o nulla. 

E' pur vero che, settori sempre più ampi della società italiana sono ormai alle prese con problemi di sopravvivenza: ogni giorno che passa è sempre peggio ed il sentimento maggiore che si diffonde è quello del tradimento. La gente comincia a sentirsi tradita: è un sentimento ancora molto flebile e strisciante. Ma si sta insinuando come un tarlo. Anche quei partiti che sembravano "duri e puri" invece erano come tutti gli altri: se non forse anche peggio. Traditi!
 
 Per molti giovani la speranza maggiore è quella di andarsene via da una terra strapiena di passato,ma che non ha presente e tantomeno futuro.  Ciò mi fa pensare ad un famoso precedente: la grande fuga dalla Germania Est alla fine degli anni '80 che in pratica portò alla morte il sistema vetero-comunista della DDR.

Forse, invece di non andare a votare, dovremmo andarcene via tutti: come è accaduto nella Germania Est ciò potrebbe costringere tutto questo a svanire...

Nonostante alcune forme di protesta eclatanti, il malcontento, quello vero, è ancora espresso sottovoce: ogni tanto qualcuno si arrabbia in TV, ma la rabbia più pesante si esprime ancora dentro le pareti domestiche. Porprio come ai tempi dell'URSS... Un altro paragone preoccupante... 

Proprio come in URSS, burocrazia, corruzione e politica stanno uccidendo tutto.

giovedì 8 marzo 2012

Tempi Nuovi?

Viviamo in un periodo particolare, direi quasi strano. Tutti sembrano ormai concentrati su sè stessi, chiusi nel proprio piccolo io. Niente sembra più suscitare emozioni o reazioni. Le recenti gravissime notizie di fatti di corruzione politica non hanno suscitato reazione o interesse alcuno. Ormai sono vissuti dai più come un fatto fisiologico, normale, inevitabile. 

Come si fa a fare finta di niente quando la disoccupazione, giovanile e non, maschile e femminile, ha raggiunto livelli socialmente insostenibili ed intanto la politica continua a divorare fiumi di denaro pubblico senza produrre benefici per la società oppure si espone alla corruzione contribuendo pesantemente a distorcere il contesto economico delle imprese (se non paghi non lavori...)?

I carburanti hanno raggiunto livelli di prezzi elevatissimi tali da rendere l'uso del mezzo privato quasi un privilegio: esiste un programma di viabilità e trasporti pubblici adeguato a questa situazione? Direi di no. Si tira a campare come sempre finchè ci si riesce. 

Al di là dei casi contingenti, quello che mi impressiona è l'apatia generale, la mancanza di reazione, di senso critico, la voglia di reagire.  C'è bisogno di un grandissimo cambiamento in economia, nella società, nella politica; assistiamo all'agonia di strutture vecchie senza fare nulla per preparare il nuovo. Non è pensabile credere che i partiti (anche a livello locale) si mettano all'opera perchè, nonostante la situazione paradossale in cui la politica italiana si trova oggi, continuano ad essere impegnati a rosicchiare tutti gli ossi che restano da rosicchiare della collettività. La parola "nuovo" è sparita dal vocabolario sociale e politico di questo Paese. Tutto è terribilmente vecchio, obsoleto, superato. 

In Europa ci sono piste ciclabili, auto elettriche, quartieri verdi, e noi ancora con gli ingorghi, le macchine in terza fila, i SUV per fare la spesa, città orribili da vedere e da viverci. Abbiamo ancora dei politici che si fanno corrompere per pochi spicci e nascondono i soldi nelle mutande. Ancora questa roba! Basta perdinci: cambiamo registro!

La novità fa paura da queste parti; mi dispiace, ma non si cambia.

E allora bisognerebbe reagire "in proprio": ma come si fa? Se alzi un tantino la voce o se ti arrabbi (bisognerebbe anche capire il perchè certa gente è così arrabbiata) subito uno viene bollato di inciviltà o di incapacità di un dialogo politicamente corretto e civile. E se qualche politico può permettersi il lusso di minacciare questo e quello, la gente comune deve restare composta al posto suo senza fiatare, senza fare confusione, educatamente e garbatamente. Solo i politici possono offendere ed insultare, la gente deve comprtarsi bene. Anche questo è un privilegio della politica.

Al di là delle valutazioni di opportunità politica, ci sono due movimenti che devono essere considerati, nel bene come nel male, come l'unico segno di esistenza in vita di qualche frazione di questa società assopita:  i No-Tav ed i Forconi. Uno a nord e l'altro al sud, sono, comunque li si possa considerare, sono l'unico sintomo di una attività partecipativa diretta delle persone. Si può essere d'accordo o meno con quanto sostengono questi movimenti (e le modalità con cui essi agiscono), ma bisogna riconoscere che oggi sono l'unica espressione di reazione collettiva contro una classe politica indecente.