martedì 31 gennaio 2012

Pensieri d'evasione

Quando ho visto per la prima volta questa scena, devo ammetterlo, mi ha fatto ridere. Oggi viene da ridere di meno perchè la realtà dell'evasione fiscale in Italia è ben peggiore di qualsiasi farsa. Andare in giro a verificare gli scontrini e le ricevute fiscali dei ristoratori, dei pizzettari, dei commercianti è una cosa piuttosto facile perchè non si possono muovere, sono lì con il loro esercizio commerciale: ci si domanda semmai perchè queste cose non le abbiano fatte prima ed in modo più sistematico.

Ci sono tanti altri "mestieri" dove si evade alla grande e non parlo dei soliti artigiani (elettricisti, meccanici, idraulici, ecc...); ci sono tanti professionisti (come i medici ad esempio) che non sono certamente un esempio di virtù contributiva e fiscale. 

Mi sono sempre chiesto poi quanto siano fiscalmente scrupolose le tante piccole e grandi società che si occupano di finanziamenti, prestiti, maneggi in borsa, fondi, mutui; quanti soldi girano in quelle stanze... Come staranno le cose in quegli uffici così "manageriali"? 

Insomma, quando cammini per strada e vedi passare un mega SUV (con tipo brezzolato dalla faccia perennemente color mattone e la finta-bionda al seguito) o un tipetto burino con una sportivissima auto da decine di migliaia di euro ti viene da pensare: non saranno mica degli evasori fiscali?

Certo, non si può fare di tutta un'erba un fascio, però, come diceva Andreotti: "a pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si azzecca".

mercoledì 25 gennaio 2012

Cretini si nasce o si diventa?

Questa è una delle domande esistenziali che sicuramente mi tormenta di più. Mi capita sui media di leggere delle dichiarazioni di persone che, per il ruolo che occupano, possono essere definite importanti e questa domanda mi viene subito in mente. Anche perchè, maggiore è il peso del ruolo che un cretino detiene, maggiori sono i danni che la sua cretineria può fare. Ma questi ci sono nati così o hanno studiato per diventare dei cretini?

C'è una cretineria relativa (che emerge in certe condizioni, in certe situazioni, si può essere cretini alcune volte ed altre volte no) e la cretineria assoluta (ovvero essere sempre cretini, in qualsiasi circostanza, tempo, luogo e situazione). La cretineria può essere molto pericolosa, perchè si accompagna spesso all'incompetenza: un chirurgo cretino ti può uccidere... Ma la cretineria peggiore è quella che si ritrova in chi occupa un ruolo di natura "politica" perchè incide pesantemente sulle vite di tutti: anche i non-cretini sono costretti a sopportare il peso della cretineria assoluta del decisore politico.

Solo un politico cretino (anche se dotato di un curruculum con i cosiddetti "controcavoli") apre la bocca e gli dà fiato. Magari tanti giovani e meno giovani che non hanno potuto o voluto intraprendere una carriera sfavillante nel mondo accademico, politico, istituzionale o professionale saranno forse degli sfigati, ma di sicuro non possono vantare una cretineria di simili proporzioni. 

Allora nel curriculum del brillante e giovane personaggio politico del momento bisognerebbe aggiungere ai vari master, incarichi e consulenze anche una laurea in "cretineria teorica ed applicata". E se non l'avesse ottenuta ad Harvard, Yale, Oxford o alla Bocconi siamo pronti noi (poveri mortali qualunque senza-potere) ad attribuirgliela volentieri "Honoris Causa".

lunedì 23 gennaio 2012

The Benefits of Ignorance

While Italy is under the pressures of those social categories opposing to any attempt to modernize this unlucky country, I have decided to use these moments in this boring Monday just to be a little unfair. In this blog I always try to be politically correct: today I can't... 

Of course I don't want to add further controversies against the above mentioned categories: too many people are doing this right now. I have nothing to say now about it.

I rather prefer to describe my personal experiences.

Well.. 

Yesterday in the afternoon, I have decided to go to the multiplex cinema with my wife because the weather wasn't good. There were some films in the programme but not particularly interesting: a stupid italian comedy, an animation film for children, a pseudo-horror film for teens and an american film about the racial discrimination in USA during the '60s (I don't know if you have understood what film it was). Considering the general level of these films, we have opted for the last one (it seemed to me to be not so stupid).

We have found very long queues at the box offices. Nonetheless, quite surprisingly, we realized that all the people were buying tickets for the other films (even adults with no children). Other cinemas were sold out, while we were less than 20 persons for our film.

What could one conclude from this? Considering that I have found such a situation in other circumstances (exhibitions, theatres: if you are in Paris at Louvre it's very difficult to meet italians because they all are  in Eurodisney) one could say that the average cultural level in Italy is so low that even a mid-level movie is considered too difficult, too intellectual, too serious. In brief we are coping with a so diffused infantilism that films for babies and children are considered good also for adults: they are the maximum an average adult spectator can achieve. 

Sometimes some sociologists highlight that parents are tending to assume styles and fashion clothes of their sons/doughters above all when they are teenagers. But parents are assuming their mentality too. Too many adults are showing not only the behaviour of a child but also the same mental schemes. The cultural level has become about the same: the same confused heap of notions learned once at school, pieces of info from TV, rumors from Internet. In Italy the most inportant sources for political, economic and cultural information are sport newspapers...

 We are in a very bad condition in Italy. But a benefit from this mounting wave of ignorance can be found in all this: when I will go to the cinema for a good film I'm sure that I'll find a seat...

I Vantaggi dell'Ignoranza

Mentre tutti quelli che possono prendere l'Italia per gli "attributi" lo fanno semza pensarci su due volte con scioperi, blocchi, urla, strilli e ricatti di ogni genere, io approfitto di questo lunedì di grigiore assoluto per essere un po' cattivello. Eh sì, perchè in questo blog cerco sempre di essere corretto (oggi si direbbe "politically correct") e di non prendermela con nessuno: oggi però non ce la faccio proprio e ho deciso quindi di essere sgradevole.

Ovviamente non mi voglio mettere a polemizzare con le categorie sociali di cui sopra: c'è già tanto polverone in giro e ci manca solo che aggiungo del mio. No, preferisco essere più leggero e civettuolo.

Dunque, partiamo dall'inizio. Ieri, con mia moglie, abbiamo deciso di andare al cinema multisala visto che era una domenica di tempo bruttino. Il programma dei film non faceva proprio faville: una commedia italiana sul cretinello andante, un film d'animazione per bambini e bambocci, un film di pseudo-horror per adolescenti idioti, un film americano sulla discriminazione razziale in America negli anni '60 (non so se si è capito di che film si tratta...). Ebbene, optiamo per questo utlimo film che, pur non essendo un film "impegnato", sembrava meno cretino degli altri.

Lunghissime file alle casse: sembrava difficile trovare i posti. Ma, con una relativa meraviglia, ci accorgiamo che la gente si accalcava (anche persone adulte che non accompagnavano bambini) per le sale dove si proiettavano gli altri film. In breve mentre le altre sale erano pressochè esaurite, per il nostro film non c'erano più di venti persone. 

Cosa si può concludere da questo? Tenendo conto che mi è capitata altre volte una situazione del genere (e non solo al cinema, ma anche alle mostre o alle rassegne o anche a Parigi dove non trovi un italiano a Louvre perchè sono tutti ad Eurodisney)), viene da pensare che il livello medio di qualità. diciamo così, "culturale" dell'italiano e dell'italiana medio/a è talmente basso che anche un film di livello medio viene considerato come "troppo serio", "intellettuale" o "difficile e noioso". Insomma l'infantilismo mentale è così diffuso che i film per bambini, o i cinepanettoni, o quelli di Aldo, Giovanni e Giacomo (con tutto il rispetto per il trio in questione), sono il massimo cui uno spettatore adulto può oggi arrivare.

Ogni tanto si dice che i genitori di oggi tendono ad assumere le mode o l'abbigliamento dei loro figli, soprattuto se adolescenti. Questo vale tuttavia anche per la mentalità: un adulto oggi tende ad avere non solo i comportamenti di un bambino, ma anche gli stessi schemi mentali. Addirittura  direi che il livello culturale è diventato pressochè identico ovvero tutto livellato ad un ammasso confuso di nozioni scolastiche elementari, brandelli di informazioni tratte da Superquark o Focus, sentito dire da Internet. Il meglio del meglio si realizza quando la "Gazzetta dello Sport" diventa l'unica fonte di informazione (con tutto il rispetto per questo giornale).

C'è da dire quindi che siamo messi piuttosto male. Eppure un vantaggio da questa montante ondata di ignoranza c'è: almeno quando fanno un bel film al cinema sono pressochè sicuro che troverò posto...

Grazie quindi e, concittadini e concittadine degni solo di una Mirabilandia nazionale, continuate così...

martedì 17 gennaio 2012

Capitani Coraggiosi

Con tutto il rispetto per le vittime e per i dispersi, ma la vicenda della nave da crociera Costa Concordia e del suo capitano mi sembra una specie di drammatica metafora dell'Italia di questi tempi.

Un capitano (la classe politica e dirigente italiana) che sembra del tutto un incapace e che se la svigna al primo pericolo per mettere in salvo sè stesso, una nave che sperona uno scoglio per effettuare una vera e propria "cavolata" inutile per salutare un qualche pezzo grosso (i  rapporti fra la medesima classe politica e i poteri forti), una nave totalmente allo sbando che si arena grazie solo ad un colpo di fortuna vicino al porto (lo stellone italiano cui tutti si rivolgono in caso di bisogno), un mezzo ammutinamento da parte di chi aveva un briciolo di ragione e cervello per far partire le procedure di evacuazione visto che il capitano non era in grado o non voleva farlo (speriamo che prima o poi questo avvenga in Italia però...), il fuggi-fuggi generale, il caos, la disorganizzazione, l'equipaggio composto per lo più da stranieri che fanno quello che possono... E chiude la metafora, l'immagine della Concordia-Italia mezza affondata con il rischio che sprofondi sempre più giù portandosi appresso i più sfortunati, con il rischio di una gigantesca catastrofe ambientale. Che altro dire?

Come sempre tiro fuori la questione della selezione avversa. Come avviene nella politica, nelle università, nella pubblica amministrazione, negli enti, ecc... ecc... scegliere gli incapaci può avere dei costi stratosferici. Come è avvenuto in questo caso in cui ci si dovrebbe chiedere sulla base di quali criteri è stato selezionato a capitanare una nave da crociera un personaggio che, a quanto è dato sapere, appare del tutto (e pericolosamente) inidoneo a questo ruolo, lo stesso bisognerebbe fare in moltissimi altri livelli della nostra società: quanto può essere utile avere sempre le persone sbagliate al posto sbagliato?

Comunque, che tristissima metafora...

lunedì 16 gennaio 2012

Resistenza Locale

Ogni giorno abbiamo conferme della distanza abissale che separa la società reale da quella irreale (la politica). Anche se cresce ogni giorno il numero delle persone che prendono il coraggio di indignarsi, gran parte della collettività, sia a livello nazionale che locale, resta bloccata in un completo torpore esistenziale e deliberato desiderio di continuare a vivere in uno gabbia fatta di catalessi assoluta. Per molti è certamente più tranquillizzante continuare la propria routine fatta di sciacallaggio sul posto di lavoro, avidità senza fine, calcio e calcetto, relazioni personali basate solo sull'interesse del momento. 

Si dice sempre che bisogna fare qualcosa sopratutto a livello locale. 

Personalmente non ho esperienze particolarmente positive da riportare in ambito di partecipazione locale: tutt'altro. Devo dire che i vari tentativi portati avanti in una piccola realtà locale, come quella dove vivo, sono stati a dir poco fallimentari. Assenza di sensibilità degli amministratori locali aggravata da scarsa alfabetizzazione sulle tematiche dello sviluppo locale, interessi sclerotizzati, paura del cambiamento, difficoltà a percepire il valore delle nuove opportunità, individualismo esasperato, cinismo delle famiglie e delle persone: tutto questo ha reso vana ogni iniziativa. Il risultato è facilmente evidente: assenza di spazi comuni e pubblici strutturati, scarsissimo coinvolgimento, attività limitate a pochi eventi folcloristici di scarso o nullo valore, degrado del paesaggio e del borgo, estinzione delle attività tradizionali.

Spesso mi sono trovato da solo a lottare contro i mulini a vento. Ma non si può fare i Don Chisciotte tutta la vita, perchè alla fine uno si stufa...

E' indispensabile quindi che le iniziative di successo promosse dagli "svegliati" vengano messe il più possibile in circolo, condivise e possibilmente imitate. Sono un importante stimolo per cercare di scuotere un assetto che, come dimostrano recenti fatti di natura politica-istituzionale, non ha alcuna intenzione di mutare, nemmeno all'interno di piccole comunità locali. 

Su Altraeconomia ho trovato questa pagina che tratta di un'interessante iniziativa di movimentazione di informazione dal basso. Essa si lega ad importanti inziative di difesa delle realtà locali dallo sciacallaggio degli speculatori di ogni sorta. Per maggiori informazioni su queste iniziative, visionare questi siti:  
 www.timu.it
http://www.ahref.eu/it

giovedì 12 gennaio 2012

Mediocrity

We are so worry in Italy about financial markets' trends, increases in the spread values, Mr. Marchionne interviews, etc. but many basic issues of the italian crisis still remain excluded from the general discussion.

Italy is socially, culturally and, consequently, economiccaly blocked and surely no economic measures presently designed by Mr Monti will solve the problem. The clearest evidence of this condition is the great difficulty in creating opportunities: job opportunities, business opportunities but also opportunities in generating and implementing new ideas, projects, initiatives at any level in culture as well as in politics.

But I wonder: is it just a problem of lacking ideas or is it a problem of lacking creative people capable to generate ideas?

Surely, decades of systemic destruction of the education, university, research and training systems provoked the creation of human resources culturally weak and structurally ignorant: this is a crowd of unable, unskilled and incompetent individuals determining a society qualitatively modest only capable to efficiently act as disciplined consumers ready to obey to any order by any kind of commercial. After decades of politics made of political marketing, polls, merchaindising and shows italians have become consumers of the "political product" rather rather informed and aware citizens.

The italian political class has been responsible as well as victim of this mechanism. It is surely responsible just considering that the so called adverse selection (the wrong person in the wrong place) and the rooted fear of skilled people, preferring political fidelity to critical minds, have pushed away those more talented, skilled and honest individuals from intalian politics and political parties. These parties are now full of unable, unskille and naive individuals...

Italian politics have been in the same time victim of this. Generation after generation, political decision makers became worse and worse: now, coping with many difficult and complex issues, we have in Italy a very modest political class in parliament, in reagional and local insitutions and in any institutional entity where politics have some influence. This mechanism has been then extended to the italian society as a whole.

This is no longer a problem of meritocracy: this is an urgent problem of social and cultural surviving. Today Italy is dramatically hit in its vital nerves: its human and mental hubs. We have to admit that important stocks of intelligence and talents have been destroyed and pushed away from the cultural, social and political scene. We have lost, and we are still losing, critical stocks of skills, capabiltities as well as intellectual potentials which could have played a decisive role within the evolution process of the italian society and its institutions.

Italy is not evolving: it's rather suffering a deep regression and involution. We are thus sinking in a structurally impoverished society capable to produce only nediocrity and ignorance as life style.

Mediocrità

Siamo tutti preoccupati dell'andamento dei mercati, dell'allargamento dello spread, delle dichiarazioni di Marchionne, ma ci sfuggonno alcune questioni di base che i media tendono a tralasciare.

Il nostro Paese è socialmente, culturalmente e, di conseguenza, economicamente bloccato e non sarà di certo Mr Monti colui che riuscirà a sbloccare la situazione. La manifestazione più palese di questo blocco è la difficoltà ad esempio a creare "opportunità": opportunità di lavoro, di fare impresa, ma anche di delineare e portare avanti idee, progetti, iniziative di qualsiasi genere nella cultura o nella politica. 

Mi chiedo: è un problema di carenza di idee oppure è un problema di carenza di persone capaci di generare e portare avanti delle idee?

Indubbiamente decenni di distruzione sistematica della scuola, dell'università e della ricerca hanno provocato la creazione di un'umanità culturalmente ed esistenzialmente debole ed ignorante (nel senso letterale di ignorare): una moltitudine di individui incapaci ed impreparati che determinano una società qualitativamente modesta, ma che agisce come un esercito di consumatori disciplinato e pronto ad eseguire qualsiasi ordine che provenga dalla pubblicità (in tutte le sue variegate manifestazioni) e dalla moda del momento. Decenni di politica fatta di marketing, sondaggi di opinione, merchandising, ballerine e piazzisti hanno trasformato gli italiani da cittadini in consumatori del "prodotto politico".

La classe politica e dirigente italiana è stata la diretta responsabile e, alla fine, principale vittima di questo sistema perverso. E' sicuramente responsabile perchè la cosiddetta selezione avversa (la persona sbagliata nel posto sbagliato), la paura delle persone talentuose che potevano mettere in ombra i boss della politica, preferire la sudditanza alla critica, hanno determinato la fuga dalla politica delle menti più preparate e più colte: i partiti si sono riempiti di figure grottesche, inetti, incapaci ma fedeli servitori del padrone del momento. 

Ma è stata acnhe vittima perchè si è creato un corto-circuito politico; i decisori politici, generazione dopo generazione, sono sempre stati più scadenti dei predecessori. Oggi una classe politica e dirigente decisamente modesta e scadente si trova a decidere della sorte di tutti: in parlamento, nelle regioni, nelle province, nei comuni ed in tutte le istituzioni dove la politica può inflitrarsi. Si decide quindi in modo sempre peggiore e sempre più inefficiente.Questo si propaga a cascata su tutta la società.

Non è più quindi una questione di meritocrazia: è una questione di sopravvivenza sociale e culturale. L'Italia mi appare oggi pericolosamente lesa nei suoi centri vitali ovvero quelli "umani" e mentali. Sono stati annientati ed allontanati dalla scena politica, culturale e sociale riserve decisive di talenti e di intelligenze, di capacità e di critica. Abbiamo perso e stiamo ogni giorno perdendo enromi bacini di potenzialità intellettive che avrebbero potuto giocare (e che possono giocare ancora) un ruolo decisivo nell'evoluzione della società italiana e delle sue istituzioni.

L'Italia non si evolve, ma si in-volve. Stiamo quindi affogando in una società strutturalmente "depauperata" che può produrre solo mediocrità, pressappochismo e ignoranza come stile di vita.

lunedì 9 gennaio 2012

The thin line

There's a thin line (thin like a siberian oil pipe) linking the tax evaders recently found by the italian police in the luxury winter vacation destination of Cortina (Italy)  and the italian politicians: their common strong defence of their privileges created and enjoyed damaging the entire italian society. Between these two extremes there's a long number of groups and categories which finally are acting in the same way: everyone is trying to protect his/her own interests damaging the others.

This is Italy!

The problem is that Italy is a land full of treasures and richness (natural, cultural, human, economic, historical, etc.) which have never stimulated the sense of virtue among the common people: the heritage and fortune of this land are a real damnation because they attract thieves of any kind.


Italy itself, just considering the foolish comments of the people who are defending the above mentioned tax evaders, is day after day becoming the "biggest fraud in the world". And the main beneficiaires of this collosal legalized fraud are always the same people operating in the general complicity.


These big beneficiaries are getting richer and richer despite the present conditions of crisis and recession exploiting the italian society as a whole. Italy is thus becoming poorer and poorer not only in economic terms but also in environmental, ethical and social terms.


This authorized pillage of the italian resources is still under way: everyday we are loosing territorial resources, entrepreneurial expertise, professional skills, scientific know how. All this is giving place to mediocrity, criminal behaviours, corruption as only alternatives in these times of crisis.

In the mean time italian politics is never sleeping: it's a greedy monster devouring all even if at present seems to be apparently in the background. The pillage continues....

Quel filo sottile...

C'è un filo sottile (sottile come un gasdotto siberiano) che lega gli evasori di Cortina ai signori parlamentari: la strenua difesa dei propri privilegi a danno della collettività. In mezzo a questi due estremi si collocano un'infinità di gruppi e grupposcoli che alla fin fine si comportano allo stesso modo: tutti difendono i propri vantaggi danneggiando gli altri.

Il fatto è che l'Italia è una terra piena di ricchezze (umane, naturali, storiche, intellettuali, culturali, ecc...) che non hanno mai stimolato la virtù nei suoi abitanti: la ricchezza di questa terra è una vera e propria maledizione perchè stimola la furberia e attira i ladri che si manifestano nelle più svariate forme.

L'Italia stessa, prendendo atto ad esempio dei commenti di chi difende l'economia e la cultura dell'evasione, è essa stessa "la più grande frode del mondo". Ed i principali beneficiari di questa grande frode legalizzata sono sempre gli stessi che agiscono nella complicità generale.

Questi grandi beneficiari si arricchiscono sempre di più, nonostante la fase di forte recessione, alle spalle dell'intera società che invece si impoverisce sempre di più. Ma è l'Itala stessa che si impoverisce il cui impoverimento è espresso dal degrado ambientale (di cui non si parla più), dal degrado morale, dall'erosione della dignità delle persone. 

Il saccheggio autorizzato delle risorse di questo sfortunato Paese continua senza sosta: perdiamo risorse territoriali, capacità imprenditoriali, intelligenze e professionalità. Il tutto lascia il campo alla mediocrità, alla criminalità, alla corruzione. 

La politica italiana (dal parlamento ai comuni) è un mostro famelico che non dorme mai anche se in questi giorni sembra aver fatto un passo indietro. Questa gente non opera per apportare benessere e dare prospettive per il futuro: saccheggiano l'Italia solo per loro...