venerdì 30 settembre 2011

1.210.466 volte "Basta"!

Non posso che ricevere con un piacere quasi sadico la notizia della raccolta di 1.210.466 firme per il referendum per l'abolizione del Porcellum.

E' vero, è solo il primo passo verso un processo di abolizione di questa indecente legge elettorale: però la nostra moderna classe politica dovrebbe drizzare le orecchie. E' questo infatti un primo, forse piccolo segno, di quanto lontani siano questi signori dalla realtà della società italiana che, con questa raccolta di firme, ha ancora una volta fatto sentire la sua voce. 

I referendum insomma hanno ripreso a funzionare grazie anche,  e forse soprattutto, all'indecenza della politica italiana che ha raggiunto livelli tali da smuovere le coscienze di molte persone che magari per anni avevano scelto l'apatia ed il silenzio. 

Sapevamo di avere dei politici che non ci rappresentano affatto: ora abbiamo la conferma.


mercoledì 28 settembre 2011

Come siamo amministrati male...

Tutti siamo presi dal vergognoso spettacolo della politica nazionale: braghe calate, corruzione, tangenti a destra e sinistra, zoccole, sospetto di ingerenza della criminalità organizzata, incompetenza di ministri.... Per certi aspetti ci stiamo abituando a questa misera umanità di bassissimo profilo e questo è di per sè un fatto molto grave. Diciamo che viene considerato tutto questo come qualcosa di "dato": cioè viene considerato "normale" che in parlamento possa sedere un corrotto, un idiota, una prostituta, un mafioso, un incapace... Vabbè: che ci vuoi fare?

Questa discarica umana ci distoglie dalla politica "piccola", quella delle amminsitrazioni locali, e dalla sua efficienza/inefficienza. Non parlo ovviamente della grandi aree metropolitane perchè di fatto funzionano come una realtà di scala "macro" ovvero con le logiche di tipo "quasi-nazionale". Sono anche certo che ci sono tanti bravissimi sindaci, consiglieri, assessori, che si arrabbattano come possono senza risorse, senza mezzi e senza considerazione da parte di alcuno. Il problema dei tagli ai comuni è risaputo. Ma non è di questo che voglio parlare così come non voglio parlare della questione dei piccoli-medi comuni con infliltrazioni mafiose.. 


Quello che voglio mettere in evidenza è la fin troppo frequente incapacità e scadente qualità degli amminsitratori locali di tanti piccoli centri e borghi della nostra sciagurata penisola. Premesso che la spina dorsale dell'Italia è costituita da medi, piccoli e piccolissimi centri, basta gardare il paesaggio rurale di tanti territori per mettersi le mani nei capelli. Eh sì, perchè la qualità del paesaggio è un primo indicatore della qualità di chi amministra o ha amministrato quella terra. 

Quello che noto è che invece di apportare valore aggiunto alle iniziative locali, alla fine troppo spesso molte capacità collettive o attività territoriali non solo non vengono riconosciute ma vengono addirittura  ostacolate. Noto tante risorse e potenzialità locali, che potrebbero agire da volano per lo sviluppo locale, che invece continuano a rimanere spesso inutilizzate, sottoutilizzate, malgestite o devastate.


Il tutto viene aggravato dalla prevalenza della competizione sul senso di collaborazione , dell' individualismo sull’aggregazione. E’ un problema pertanto di mentalità e di cultura: ancora non abbiamo compreso che non si può più agire secondo il criterio “ognuno per conto suo”, ma si deve ricominciare a pensare in termini di un “noi” partecipativo, sopratuttto in questo periodo di sfascio politico ed economico. 

Di tutto questo c'è poca alfabetizzazione negli amministratori locali: questa cultura istituzionale è spesso assente o molto scarsa.  I piccoli Comuni non si devono quindi solo limitare alla "gestione ordinaria" del territorio, ma lavorare anche su questo versante per il quale non servono soldi, ma buona volontà ed un minimo di sensibilità. Ma al momento continuo a non vedere nè l'una nè l'altra...
 



mercoledì 21 settembre 2011

Un'Italia da Serie B

Il declassamento dell'Italia da un punto di vista di affidabilità economica e finanziaria ha suscitato e suscita tuttora molta impressione e timori. In realtà questo declassamento non è altro che la punticina microscopica di un gigantesco iceberg. L'unica cosa che tiene ancora in piedi questa classe politica indecente che ci ritroviamo è il fatto che, a fronte di società di rating che operano a livello internazionale sui mercati finanziari, non esistono altrettante società di rating in ambito politico ed etico.

Se esitessero, o almeno godessero di altrettanta influenza ed autorevolezza, sicuramente ci appiopperebbero un bel B-. Qui non è questione di essere influenzati dai media o da gossip politico. Anche un cretino cerebroleso ha oggi perfettamente il polso della situazione: siamo a livelli di squallore, incapacità ed indegnità mai conosciuti in passato. La chiesa colpevolmente tace. 

Le finte-bionde e i cafoni perennemente abbronzati in SUV continuano imperterriti ad applaudire tutto questo spettacolo da film horror. La Confindustria, che ha contribuito a creare e ha sempre sostenuto questa aberrazione politica innominabile, ora, con un'inversione ad U in perfetto "Italian Style" passa alla fase dello "scaricamento" e dell'uscita laterale...

L'affondamento dell'Italia sotto il profilo finanziario è quindi solo l'aspetto più appariscente (direi quasi un efffetto collaterale) dell'affondamento di un'intera classe politica e dirigente che trascina con sè tutta la società nel suo degrado totale. Non abbiamo una classe politica alternativa, collocata a debita distanza dal malaffare-clientelismo-corruzione, che possa prendere in mano la situazione.

Non c'è. E per questo, il ventaglio delle preoccupazioni e dei rischi in realtà è molto più ampio di quanto si creda.

martedì 20 settembre 2011

Cancelliamoli il prima possibile!

Guardate questo delirio. Fermiamoli prima che ci trascinino con loro...


Escort, l'intervista di Terry De Nicolò

Che fare?

Ho letto questo articolo di Flores d'Arcais su MicroMega. Ovviamente non posso che concordare: soprattutto per quello che riguarda la ramificazione di questo virus di gestione della cosa pubblica a tutti i livelli delle istituzioni. Penso però che la propagazione di questo male si ben più profonda e diffusa di quanto creda l'autore.

Intendo dire che ampi strati della società italiana sono complici di questo sistema al pari dei sodali politici degli attuali ras di regime e dell'informazione. Piccoli e grandi evasori, la criminalità organizzata (che beneficierà notevolmente della catastrofe verso cui stiamo precipitando) e la chiesa cattolica (che è complice di questa immoralità diffusa), forniscono una sorta di lubrificante (mi sia consentito il termine in questi anni di pornopolitica) che agevolano notevolmente la penetrazione del marciume in tutti i gangli della nostra società.

Ci sono alcune condizioni aggravanti che non mi fanno essere per niente ottimista. Qualcuno sostiene che bisogna fermare questo governo. Bene, ma mi sembra che questo governo (governo: una parola molto grossa) sia già fermo da tempo. Non esiste, e forse non è mai esistita, una vera politica di governo per la scuola, la sanità, la sicurezza, l'energia, l'ambiente, la ricerca, l'assistenza sociale: come giustamente scrive Flores d'Arcais non si è nè governato nè mal-governato: hanno semplicemente munto le risorse pubbliche (che sono di tutti) in tutte le forme (risorse economiche, ambientali, umane, culturali, socieli, ecc...) di questo iellatissimo Paese e se le sono semplicemente portate via nell'indifferenza generale. Eh sì, perchè mentre questo avveniva, ed avviene tuttora, gran parte dell'opinione pubblica ha di fatto perso "la propria opinione" delegando l'atto del "pensare" ad altri preferendo l'ipnosi televisa ed il consumismo cretino dei centri commerciali, dei SUV, delle barche, delle settimane bianche e degli happy hour. In effetti sembra di essere dentro un classico film da cine-panettone: come da copione (governativo) siamo diventati tutti un colossale bluff. Grazie a questo lavaggio del cervello siamo diventati (quasi tutti) dei cirlatani e venditori di fumo: gli uomini che corrono dietro le baldracche del momento e le donne che eleggono il "finto biondo" ad etica assoluta...

Il dramma è che solo un illuso può credere che allontanato berlusconi e la sua corte di dipendenti si possa risolvere il quadro complessivo: siamo privi di un'alternativa credibile. L'Italia attualmente non dispone di forze politiche alternative credibili: e la cronaca recente non ha fatto altro che far emergere la punta di un iceberg. E tutti sappiamo che non c'è un solo partito politco presente nel parlamento italiano che sia del tutto immune da questo stile cancrenoso della gestione della cosa pubblica. Nessuno...

Il rinnovamento e la salvezza di questa scalognatissima penisola può quindi provenire solo dal "basso": da donne ed uomini, da famiglie e comunità che non hanno nulla a che vedere con questo "lurido presente". Serve. diciamo così, una specie di effetto "Zedda".

Tutto il resto è una pia, inutile e colpevole illusione....

Che fare allora?

domenica 18 settembre 2011

La mega-furbata dell'IVA

Come era facilmente prevedibile sono subito scattati gli aumenti di tutti i prodotti e servizi a seguito dell'aumento dell'IVA. L'aumento era pressochè ovvio: meno ovvio è il suo ammontare. Sì perchè, come ai bei tempi dell'introduzione dell'Euro, in Italia ogni variazione dei prezzi, soprattutto se ex officio, vuole dire la possibilità di realizzare delle vere e proprie furbate e speculazioni come ad esempio aumentare i prezzi in misura molto maggiore di quello che dovrebbe normalmente avvenire.

Se quindi i prezzi avrebbero dovuto aumentare supponiamo di 10 molto spesso questo aumento è di 20, 50, 80. Tanto chi si mette lì a verificare il reale ammontare dell'aumento? Come sempre quindi, in periodi di difficoltà, gli sciacalli si mettono subito all'opera anche perchè i controlli sono pressochè nulli e tutti lo sanno. E a pagare sono sempre i soliti fessi strangolati dal lavoro dipendente e dal reddito fisso. Farsi dare una ricevuta adesso è un miraggio: manco a pensarci! Tanto ti dicono: "di questi tempi non conviene a nessuno. Tanto pagare le tasse solo a fare ingrassare i politici!"

Insomma all'orizzonte ci sono i soliti ignoti che guadagneranno e molto da questo periodo di stretta: meglio dire che è una stratta per alcuni mentre per altri la pacchia continua anzi aumenta.

Quindi prima di comprare qualsiasi cosa, contiamo fino a dieci e vediamo se si tratta di qualcosa di veramente utile ed indispensabile: altrimenti, lasciamo perdere. Smettiamo di comprare come dei cretini e cerchiamo di far inceppare questo ingranaggio perverso: una specie di sciopero dello shopping. Voi aumentate e io non compro più niente... vediamo se alla fine si mettono in testa di fare guerra all'evasione fiscale e allo sperprero di denaro da parte dei politici e dei loro sodali.

L'economia quindi va completamente fuori controllo, in tutti i sensi. E mentre questo accade siamo tutti ipnotizzati dalle solite braghe calate del momento. Cose molto gravi e sgradevoli: niente da dire. Ma sono molto sospette: come al solito siamo distratti da queste cose (sia pur gravi ripeto) e non ci accorgiamo del baratro che ci troviamo davanti. Mi sembra come sempre una strategia molto televisiva: buttarla sempre sugli scandali quando le cose vanno male.

Il paradosso è poi che tutti questi scandali non provocano indignazione, ma la solita invidia da parte di tanti uomini e donne. E' un'assurdità di cui non mi do pace. In un Paese normale di fronte a tanto sterco sarebbe montata una reazione morale forte, magari anche sull'onda di uno straccio di spirito religioso. Qui nulla: la chiesa cattolica tutto sommato approva (chi tace acconsente) e un primo ministro di moralità tutt'altro che specchiata continua ad essere l'diolo ideale della tipica finta-bionda italiana che si rispetti e del cafone superabbronzato sul suo SUV...

E poi ci meravigliamo che nulla cambi.

I referendum per l'abrogazione della legge elettorale sono spariti. Dove sono finiti? perchè non se ne parla più? Strano. Non sarà che neanche ai promotori conviene alla fin fine cambiare il Porcellum?

mercoledì 14 settembre 2011

Denunciate il soldato Ratzinger

Il Papa e tre "pezzi grossi" del Vaticano (i cardinali Bertone, Sodano e Levada) sono stati denunciati alla Corte penale internazionale dell'Aja da un'associazione di vittime dei preti pedofili per crimini contro l'umanita'. La denuncia è motivata dal fatto che il Vaticano avrebbe tollerato abusi e molestie su minori in tutto il mondo e protetto i responsabili.

Non voglio entrare nel merito dell'opportunità o meno di una simile denuncia, però rimane il fatto che il problema della pedofilia all'interno della Chiesa è un tema che deve essere sempre ricordato anche perchè la Chiesa stessa sembra fare poco o nulla (a parte benevoli rimbrotti da parte del papa) a riguardo.Parliamone ogni volta possibile, visto che i media tendono a mettere sottaceto queste questioni...

Certo che se la Corte dell'Aja prendesse in seria considerazione questa denuncia ci troveremmo di fronte ad un caso quanto meno interessante penalmente e moralmente. Viste le caratteristiche degli imputati, soprattutto l'aspetto etico (quello penale però non è di secondaria importanza) risulta di particolare interesse perchè ciò vorrebbe dire confermare la scomparsa definitiva di quel senso di santità che la chiesa cristiano-cattolica pretende di possedere ma che da molto tempo è andato perduto (se mai c'è stato...).

Pedofilia, giochi troppo spregiudicati con la finanza, accordi sotto banco con la politica corrotta e marcia:
una chiesa senza dignità, morale ed onore.

Figuriamoci poi ci se il vaticano pagherà mai l'ICI viste queste premesse...

venerdì 9 settembre 2011

I sistemi locali e l'occupazione

Sono giorni difficilissimi per l'economia nazionale. Lo sanno tutti. Il peggio è che le prospettive di lavoro future (soprattutto per le donne ed i giovani) sono veramente negative. Eh sì perchè le vittime primarie della sciaguratissima politica economica che questo Paese ha protato avanti in questi ultimi decenni sono sempre loro: le donne ed i giovani.

Quando tagliano le risorse per lo Stato Sociale in particolare tutto il peso di questi tagli finisce sulle donne. Tagliano i fondi alla sanità, all'assistenza agli anziani o all'infanzia o alla scuola? Tanto ci pensano le donne che "devono" rimanere a casa. Anche per la Chiesa cattolica è un sollievo: le donne devono rimanere a casa perchè le "scostumate" che lavorano sono la causa principale delle separazioni e dei divorzi. Quante volte ho dovuto sentire queste baggianate!

Non destinare risorse alla ricerca, alla formazione e allo sviluppo vuol dire tagliare le gambe alle generazioni future: i giovani non hanno competenze, non hanno prospettive, non hanno una minima base culturale e di pensiero per sviluppare delle competenze professionali.

I privilegi dei signori della politica (così sensibili alle tentazioni del "Dio Quatrino") vengono quindi pagati in toto dalle donne e dai giovani. Se nessuno si incavola vuol dire che va bene così...

In questi tempi quindi così oscuri, ha attirato la mia attenzione un interessante report (in inglese) apparso sul sito dell'Union of Concerned Scientist. Tratta della capacità potenziale dei sistemi agro-alimentari locali di creare occupazione e sviluppo. Mi sembra un tema certamente da approfondire e da esaminare perchè in particolare in Italia deteniamo grandissimi bacini di risorse e competenze territoriali che andrebbero appropriatamente utilizzate per creare sviluppo e posti di lavoro.

Il documento è visionabile in questo link.

mercoledì 7 settembre 2011

Verso il Crack: IVA compresa

Siamo al capolinea: decenni di sprechi, degrado politco e sociale stanno portando oggi il conto. E non è colpa dei mercati finanziari. E' certamente colpa di una classe politica e dirigente corrotta ed incapace che ha prodotto forze di governo e di opposizione completamente prive della volontà e della possibilità di gestire i processi sociali, politici ed economici della globalizzazione e del declino del potere degli Stati.
Con tutti questi soldi avremmo dovuto avere scuole modernissime, ospedali super efficienti, una rete di infrastrutture moderne. Invece è tutto il contrario. A cosa sono serviti i soldi allora? Il debito pubblico italiano è servito solo e soltato per finanziare il sistema di controllo politico feudale di una classe dirigente scadentissima.

Ma è una classe politica che ci siamo scelti noi: o forse non abbiamo mai avuto il coraggio di opporci a questo sistema che ha eletto l'assenza di dignità e vergogna come criterio base per la gestione della politica. La corruzione in tutti i livelli e formazioni politiche è arrivata dopo.

Oggi, con un mondo in completo stravolgimento, l'Italia si ritrova con formazioni politiche ed uomini politici più adatti a vivere in realtà più simili a quelle precedenti la Rivoluzione Francese che la contemporaneità. Abbiamo una classe politica ottocentesca che deve gestire la crisi attuale.

Beninteso: il governo in carica ha le sue colpe. Ma l'opposizione continua a non esistere. E questa inesistenza si manifesta con la mancanza di idee, programmi, uomini e donne realmente capaci di rappresentare le istanze più elementari della nostra sventurata società. Insomma in Italia non c'è veramente niente e nessuno che ci dia un minimo di speranza per il futuro. E questa la peggiore disgrazia che si possa immaginare...

E allora facciamo i conti con le trovate politiche per rimettere in sesto il bilancio nazionale: la più bella di tutte è certamente l'aumento dell'IVA. Cosa probabilemte accadrà? Crollo dei consumi, esplosione dell'evasione fiscale, piccoli vantaggi immediati per lo Stato e una fuga di risorse nel medio-periodo.

Però non c'è traccia di un minimo taglio di spesa per la politica. Geniale. Semplicemente geniale...